Rogue Company – Recensione del moderno sparatutto tattico

Ecco la nostra recensione di Rogue Company, sparatutto in terza persona sviluppato da First Watch Games e pubblicato da Hi-Rez Studios.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane Recensioni Lettura da 8 minuti
7.9
Rogue Company

Il mercato degli sparatutto in terza persona può ritenersi più che florido, in fondo al giorno d’oggi questo è favorito dall’immancabile Fortnite, battle royale che è riuscito a far assaporare questo genere un po’ a tutti. Tuttavia, il sistema di shooting del titolo di Epic Games rispecchia uno stile adatto e funzionale solamente grazie alla presenza delle costruzioni, come di molte altre meccaniche. Attraverso le conquiste dei colossi storici del genere, come la saga di Gears o di Resident Evil, gli sparatutto in terza persona hanno saputo mutare (nel bene e nel male) di volta in volta, proponendoci continuamente nuove idee sempre più moderne. Ne sono esempi lampanti le saghe di Uncharted e The Division, titoli che puntano su formule senza dubbio più moderne, ma c’è da considerare che sul lato del multiplayer only, gli sparatutto in terza persona puri e moderni non sono stati particolarmente approfonditi. Approfittando dell’occasione, lo sviluppatore First Watch Games si è quindi preparato per la pubblicazione Rogue Company su PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.Rogue Company

Uno sparatutto in terza persona moderno nel concept, nelle ambientazioni e nel gameplay, che vuole unire le piattaforme attraverso un sistema di cross-save e cross-play fin dalle premesse, e che attualmente è disponibile in accesso anticipato attraverso i pacchetti fondatori. L’opera punta ad affermarsi senza toccare la mediocrità, garantendosi dei server continuamente pieni grazie alle piattaforme e alla formula free to play, che verrà implementata in fase di rilascio. Nel corso degli scorsi giorni abbiamo potuto mettere mano su Rogue Company e analizzare le sue meccaniche, i suoi personaggi e le sue peculiarità. Il tutto potrebbe rendere il prodotto di First Watch Games un gioco da tenere d’occhio, indipendentemente dalla piattaforma o dallo stile di gioco prediletto, che si voglia intraprendere una partita di tanto in tanto o stazionare nei server senza sosta. Vediamo quindi nelle prossime righe di che si tratta!

La banda di Rogue Company

Proponendo un menù e un sistema dei personaggi in parte ispirato alla formula di Rainbow Six Siege, Rogue Company vuole classificarsi come un vero e proprio shooter con vari personaggi. Le partite sono infatti popolate dai Rogue, soldati predefiniti con peculiarità esclusive, i quali verranno controllati dai giocatori in squadre da 5. Nonostante il menù di selezione mostri una chiara carenza per la quantità di questi, la caratterizzazione degli esotici soldati lascia un po’ a desiderare, almeno per quanto riguarda il character design e il mancato approfondimento di ognuno. Non parliamo di eroi che rimarranno impressi nella mente del videogiocatore una volta chiuso il gioco, e alla fine dei conti potranno essere affini all’utente di turno quasi solamente per le loro peculiarità ludiche. Tuttavia, sul fronte del gameplay questi sono stati ben differenziati, e sembra che alle spalle ci sia stato un beta testing davvero sorprendente, dato l’attuale bilanciamento di tutte le classi disponibili. Nonostante non si sia formato ancora un meta, e conseguentemente delle squadre che sfruttino precise sinergie per le fasi di attacco e di difesa, ogni personaggio riesce grazie all’abilità del giocatore a farsi valere contro gli altri, vista soprattutto la fortunata assenza di poteri troppo fuori dalle righe.Rogue Company

Rogue Company è attualmente bilanciato in ogni suo aspetto, considerando però che la quantità dei contenuti lascia ancora a desiderare

Le modalità di gioco sono attualmente solo due, una limitatezza di fondo accentuata anche dalla loro poca incisività, ed è chiaro che lo sviluppatore dovrà lavorare al più presto per implementare ulteriori mappe e contenuti di gioco, come anche un necessario sistema di partite classificate. Parliamo di Demolizione, una serie di round più competitivi, e del classico Deathmatch, dove degli obiettivi da detenere permettono di togliere vite alla squadra avversaria, proprio come le uccisioni. Round dopo round, la squadra vincitrice e i giocatori più valorosi otterranno risorse maggiori, per potenziare il proprio arsenale attraverso nuove armi, abilità passive, o migliorie degli oggetti già in possesso. Ogni personaggio presenta un negozio personalizzato e permanente, che caratterizza quindi la sua line-up e le sue possibilità una volta giunto in partita. Quanto acquistato permane di volta in volta, ma anche in questo caso il bilanciamento evita di creare situazioni di dominio. L’intero ecosistema del negozio in-game risulta quindi funzionante e permette alla squadra in svantaggio di recuperare attraverso la sola tattica di gioco.

Proiettili e tattica

L’abilità dell’utente risulta a dir poco fondamentale e, grazie alle meccaniche brevettate dallo sviluppatore, anche i giocatori console possono tranquillamente competere con quelli PC (che restano tuttavia ovviamente avvantaggiati dalle possibilità di scelta delle periferiche di gioco). Come già accennato, Rogue Company punta a modernizzare i classici sistemi da sparatutto, e diamine se ci riesce! Le partite sono infatti dinamiche all’inverosimile, e ogni stile di gioco – se ben portato in campo – riesce a premiare in base alle scelte compiute al momento giusto, indipendentemente che si voglia puntare su un approccio più strategico o che si preferisca l’aggressività. La coordinazione con la propria squadra è la base per la vittoria, dato anche che i personaggi finiscono sempre a terra prima di decedere, e che quindi possono essere salvati e protetti da un compagno vicino.

Il sistema di shooting tattico corona le peculiarità del titolo

Il successo risiede nel giusto posizionamento, ottenibile grazie alla possibilità di schivare e di muoversi con velocità e scaltrezza, producendo rumore e rischiando quindi un agguato avversario, nonostante qualche pecca del sistema audio debba ancora essere sistemata. L’utente ha la continua possibilità di cambiare la visuale, passando da una spalla del personaggio all’altra, ottenendo quindi con continua dinamicità una visione dei dintorni e degli angoli, i quali risultano più pericolosi che mai a causa del time to kill non particolarmente esteso, ma sicuramente in linea con le numerose possibilità di mobilità e le abilità presenti per ogni agente. Il tutto funziona a meraviglia e riesce a dare una boccata d’aria fresca ai classici sparatutto, divertendo senza alcun dubbio, anche se la pochezza dei contenuti accenna velocemente a farsi sentire, minando quindi l’attuale esperienza di gioco. Il titolo potrà sicuramente trovare una sua dimensione, specialmente una volta che si confermerà come free to play, sempre se lo sviluppatore riuscirà a colmare le lacune che contornano l’opera.

Rogue Company
7.9
Voto 7.9
Condividi l'articolo
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.