Dopo Crymachina, gli stessi sviluppatori di Furyu, hanno ben pensato di sviluppare qualcosa di diverso rispetto al passato, non tanto per il genere, visto che si tratta sempre di un action RPG, ma più per il setting e per la struttura molto più ampia rispetto ai titoli precedenti. Sì, perchè Crymachina, come anche Crystar che fa sempre parte dello stesso universo, erano dei semplici dungeon crawler fini a sé stessi, dove si esploravano mondi futuristici per poi tornare alla base a tirar le somme per ripartire nuovamente. Reynatis invece, l’ultima creazione di Furyu appena uscita nella terra del Sol Levante, e che uscirà da noi in lingua inglese a fine settembre, è completamente diverso, in quanto si tratta di un semi open world, dove si potrà esplorare per lo più il quartiere di Shibuya a Tokyo. Ambientata ai giorni nostri ma con tematica magica, ci porterà anche in mondi paralleli attraverso dei portali, oltre a deserti e molto altro ancora.
La Trama
Dunque di cosa tratta questo progetto inedito? Il gioco narra le vicende di un mago di nome Marin che come altri maghi vive come un reietto, in una società dove i maghi sono visti come persone pericolose, e per questo da allontanare dalla società. Costretto quindi a celare la propria identità assieme agli altri maghi, dovrà sfuggire alla M.E.A. (Magic Enforcement Administration), un’organizzazione atta a punire i maghi e chi fa uso di stregonerie di vario genere con scopi benefici, tuttavia lo fa utilizzando la magia negativa con lo scopo di trasformare le persone umane in mostri orribili, e seminando morte e distruzione per le città, impossessandosi di droga ed altri traffici illeciti.
Marin però, si alleerà con altri maghi e con dei ribelli stessi dell’organizzazione M.E.A., tra cui Sari, al fine di vivere serenamente senza celarsi in una Tokyo che non ammette diversità, sconfiggendo per sempre le forze dell’organizzazione.
Pronti a prendere il pad
Potremmo dire che a livello di azione, le combo effettuate dai vari personaggi che costituiscono il vostro party – come nei titoli precedenti creati da Furyu – si creano grazie alla combinazione dei tasti quadrato, triangolo e cerchio, mentre il tasto X sarà utilizzato per saltare, il tasto R1 per schivare ed il tasto L1 per trasformarsi usando la barra Burst. Nei combattimenti per attaccare dovrete trasformarvi appunto nella vostra forma “magica” o “awakened”, cioè risvegliata, utilizzando l’abilità Burst.
Per trasformarvi però saranno necessari degli MP (Magic Points) che si troveranno esattamente solo la vostra barra vitale, quella degli HP (Health Points). La peculiarità di questo gioco rispetto ad altre produzioni, è che non potrete essere perennemente trasformati per le strade di Shibuya come anche durante i combattimenti, ma sarete umani e senza la possibilità di attaccare i nemici, ma solo schivarli. Dunque come ci si può trasformare per poter combattere?
Tutto questo ruota attorno alla meccanica fondamentale del gioco, che consiste nell’assestare una counter (contromossa) ad uno specifico attacco impartito dai nemici, che è appunto contrastabile con essa. È solo facendo la contromossa che sarà possibile riempire parzialmente la barra degli MP al fine di trasformarsi ed attaccare usando le varie skill. Questa però una volta che sarete trasformati ed attaccherete i nemici che vi circonderanno, si esaurirà velocemente, dopodiché per riempirla dovrete ripetere il processo. Addirittura se la riempirete completamente senza utilizzarla, potrete fermare il tempo per un breve periodo e dare luogo ad un vero slow motion nel quale potrete uccidere i vostri nemici usufruendo del rallentamento (ovviamente potrà esservi utile anche contro i numerosi boss del gioco). Potrete utilizzare tre personaggi alla volta tra quelli del party, e passare da uno all’altro in ogni momento creando delle combo devastanti. Una volta però che lo avrete cambiato, dovrete attendere che l’indicatore si riempi per poterlo sostituire nuovamente.
Ogni personaggio ovviamente avrà delle caratteristiche specifiche, alcuni saranno più propensi per attacchi melee (corpo a corpo), mentre altri saranno più orientati verso gli attacchi magici e gli attacchi a distanza. Ognuno di essi avrà anche delle super mosse uniche da poter attivare denominate Last Manace, dalla potenza eccezionale. Come ogni action/rpg che si rispetti, avremo dei punti esperienza da collezionare uccidendo i nemici e portando a termine le missioni secondarie, che ci faranno progredire di livello, sbloccando anche altre abilità (che si trovano anche girovagando per le strade di Shibuya, dove meno vi aspettereste, tipo sui muri dei grattacieli, o addirittura sui tetti delle macchine, nella metropolitana, o in angusti vicoli urbani).
Tale meccanica ci ha portato subito alla memoria un grande gioco uscito parecchi anni fa che fu Neo: The World ends with you, il quale tra l’altro è tra le collaborazioni del gioco. A tal proposito non vi sveliamo altro, ma state tranquilli! Se lo avete amato avrete un motivo in più per acquistare ad occhi chiusi Reynatis. Altri titoli simili per meccanica che dobbiamo assolutamente citare sono l’ottimo Dusk Diver del quale sono usciti ben due capitoli, ma anche il famoso Kingdom Hearts di Square Enix, ambientato nei mondi Disney.
Passeggiata tranquilla a Tokyo? Neanche per idea!
Se pensavate di girovagare per Tokyo allegri come fate in Yakuza, Shenmue o altre produzioni ambientate nella capitale giapponese, vi sbagliate di grosso, perché stavolta sarà esattamente come vivere Assassin’s Creed o Metal Gear Solid, ma dentro un Anime Game. Infatti è vero che potrete girare liberamente i quartieri giapponesi dell’intera città, ma saranno pieni delle forze nemiche della M.E.A, ma anche di tantissimi esseri umani che in realtà sono dei mostri, e che vi attaccheranno senza batter ciglio. Nel mentre sarete impegnati a fare shopping nei vari negozi giapponesi per rifocillare il party, dopo le estenuanti battaglie affrontate, o mentre starete portando a termine svariate missioni secondarie chiacchierando con svariati personaggi e correndo da un quartiere all’altro.
Il vero problema è che una volta che vi avranno costretti a combattere, e una volta terminato il combattimento (e quindi che vi avranno costretto ad abbandonare la forma umana trasformandovi nella vostra vera forma magica), un indicatore di stress aumenterà gradualmente fino a raggiungere il suo massimo. Fortunatamente è possibile ridurlo tramite appositi oggetti, oppure nascondendosi negli appositi safe spot durante le vostre scorribande a Shibuya, che se cercherete di renderle il più stealth possibile senza farvi vedere dai nemici disseminati lungo il percorso, sicuramente vi faranno avere meno a che fare con questo fastidioso problema.
Passando quindi da un posto all’altro è possibile ridurlo, ma talvolta ci è capitato di raggiungere il massimo, e a quel punto le forze della M.E.A sono intervenute per ucciderci, ed è così che è avvenuto uno dei nostri primi Game Over del gioco, poiché si tratta di una circostanza dalla quale è impossibile uscire vivi, e anzi, dovrete assolutamente impedire che ciò accada con ogni vostro mezzo.
A proposito di uscirne vivi, possiamo garantirvi che il gioco è molto impegnativo, specialmente se non siete livellati abbastanza, se non avete ovviamente equipaggiato le giuste abilità, e se non avete usato i personaggi più efficaci con determinati nemici e boss o situazioni caotiche. In queste dovrete giocare di strategia per uscire dalle situazioni più complicate, perché vi assicuriamo che i danni che riceverete saranno ingenti, e vi consigliamo di fare scorta di oggetti curativi (ci sono vari sistemi per riempirsi e farmare determinati oggetti).
Come ormai da prassi per ogni gioco d’azione frenetico come in questo caso, anche Reynatis non sfugge al problema di una telecamera non sempre all’altezza specialmente quando si è vicini al muro in vicoli stretti dove si è costretti a combattere con boss enormi ed altri temibili nemici. Un altro problema non tanto trascurabile, ma che ci auguriamo possa esser corretto con le prossime patch – che tra l’altro stanno aggiungendo missioni speciali come DLC gratuite – è la totale assenza di un livello di difficoltà selezionabile, o comunque che ci venga proposto di abbassare, dati i numerosi Game Over.
Tecnicamente differente
La durata del gioco si attesta sulle venti o trenta ore a seconda di quante missioni secondarie avete portato a termine pur non avendo contenuti End Game dopo i titoli di coda della trama principale (a parte un negozietto con dei carinissimi micetti che vi chiederanno degli oggetti specifici affinché possiate aumentare le slot dei vostri personaggi per l’aggiunta di ulteriori abilità). Non esiste neanche una forma di New Game Plus, che avremmo invece apprezzato.
Tralasciando ciò, il gioco tecnicamente non ha mai alcun calo di frame rate per garantire che l’azione sia sempre freneticissima anche nei momenti più concitati colmi di nemici ed effetti speciali. Questo è possibile, come nel caso di Crymachina, grazie alla scelta da parte di Furyu di optare per un motore grafico che non gestisce una grafica da current gen, ma una grafica quasi in cell shading in versione anime, quindi molto leggera per un hardware performante come PS5 dove abbiamo giocato per intero la nostra avventura in versione giapponese.
Provammo la demo anche su Nintendo Switch, dove effettivamente il gioco, per motivi ovvi, gira ad un frame rate minore, ma non per questo non era godibile. Dal lato audio, le musiche sono sempre molto ritmate ed avvincenti, e sinceramente se già ce lo aveva ricordato il tipo di combattimento veloce e frenetico, anch’esse ci hanno ricordato molto Kingdom Hearts di Square Enix, anche per le sembianze del protagonista Marin in versione trasformata che somiglia molto a Sora.