Resident Evil Village: gli easter egg più interessanti del gioco

Scopriamo insieme gli easter egg di Resident Evil Village che ci hanno maggiormente colpito, tra citazioni ai titoli passati e tanto altro.

Valentina Valzania
Di Valentina Valzania GL Originals Lettura da 9 minuti

Resident Evil Village è indubbiamente uno dei titoli videoludici più interessanti del momento, Capcom ha fatto nuovamente centro rendendo felice la community della saga e anche gli amanti dell’horror e del gotico in generale. A tal proposito vi rimandiamo alla nostra recensione per sapere cosa ne pensiamo, in maniera minuziosa e approfondita. Ma oltre ad avere un lato narrativo ed estetico profondamente affascinanti, Resident Evil Village ha tanti piccoli easter egg sparsi all’interno del suo lugubre mondo; minuscoli dettagli nell’ambientazione o nei dialoghi che stanno venendo fuori, man mano che tutti gli appassionati si sono ritrovati a esplorare sia il villaggio che il castello della Dimitrescu. Alcune sono citazioni agli iconici giochi del passato, altre sono piccolezze che hanno saputo strappare un sorriso ai videogiocatori (e ai malinconici). L’ispirazione al quarto capitolo si fa sentire anche sotto questo aspetto, ma non sono rare le citazioni a prodotti che non hanno nulla a che fare con la saga Capcom. Curiosi? Allora tenetevi forte.

Risulta fondamentale precisare che questo articolo non è spoiler free, quindi se non avete ancora terminato la vostra esperienza con l’ottavo capitolo continuate a leggere a vostro rischio e pericolo.

 Resident Evil Village e l’easter egg di Joseph Kendo e George Trevor

Gli appassionati della saga staranno già fremendo dopo aver letto due nomi che risalgono a un passato molto lontano della saga videoludica. Questi due easter egg si trovano all’inizio dell’avventura, quando Ethan è ancora all’interno della sua nuova casa con Mia e la loro bambina. Girovagando al piano superiore potrete esplorare due stanze, entrambe con delle grandi librerie da esaminare. Entrando nella prima ed esaminandone la libreria apparirà il titolo di un’opera scritta proprio da George Trevor, colui che aveva costruito la Spencer Mansion nel primo capitolo di Resident Evil.

Resident Evil Village easter egg

Esplorando l’ufficio, che si trova sempre al piano di sopra, ci si scontra con un altro riferimento carico di malinconia: infatti, esaminando la libreria apparirà una descrizione che fa riferimento direttamente a Joseph Kendo e al suo particolarissimo manuale sulle pistole. In effetti Kendo è lo storico proprietario del negozio d’armi visitabile all’inizio di Resident Evil 2. Inoltre, il personaggio aveva anche avuto un piccolo ruolo all’interno dei remake dedicati al brand che sono usciti nel corso di questi ultimi anni.

Resident Evil Village easter egg

Le vicende dei Baker

Resident Evil Village è innegabilmente legato agli eventi di Biohazard e un easter egg piuttosto facile da trovare ci parla un po’ della vicenda dei Baker, che stava sostanzialmente alla base di tutte le vicende vissute a Resident Evil VII. O meglio, si parla di quello che è stato divulgato una volta passata la terribile avventura di Ethan e Mia all’interno della casa. Un giornale, che potete trovare sempre a casa dei Winters, racconta infatti la “versione pubblica” di quello che è accaduto nel settimo capitolo.

Resident Evil Village easter egg

Secondo l’articolo, le vicende che abbiamo vissuto nel gioco sarebbero state ridotte a una catastrofica perdita di gas che avrebbe causato la tragica morte di tutta la famiglia Baker. Inoltre viene specificato che la zona è stata interamente sigillata e resa inabitabile per i successivi dieci anni. Informazioni interessanti che ci fanno capire meglio come si sono concluse le passate vicende di Ethan (e quanto l’azienda Umbrella sappia sempre coprire bene i suoi errori).

“What’re ya buyin’?”

Il Duca e il suo emporio sono i veri protagonisti dell’ottavo capitolo di Resident Evil, ormai il web e l’intera community lo hanno confermato con tutto l’affetto e l’amore che è stato dato al personaggio. Alcuni lo avevano già notato, prima ancora che il titolo uscisse ufficialmente: il Duca sembra particolarmente vicino alla figura del mercante che era presente in Resident Evil 4. La stessa frase che pronuncia “what’re ya buyin’?” è una citazione a quella macabra e tanto adorata figura del quarto capitolo, ma c’è ancora di più. Dopo aver visitato più volte l’emporio, il Duca specifica che quella frase è “qualcosa che un suo vecchio amico era solito dire”.

 

Siamo insomma davanti a un easter egg volutamente proclamato e accertato pienamente dalle parole del nostro caro e singolare venditore, un’ennesima strizzata d’occhio agli appassionati della saga videoludica horror per eccellenza. Non è un caso che proprio in questi ultimi giorni stiano circolando per tutto il web innumerevoli teorie sul Duca, le quali probabilmente continueranno a rimpolpare i forum più famosi per molto tempo.

Il “bastardo che prende a pugni i massi”

L’easter egg di cui andiamo a parlare si trova più avanti nel gioco rispetto a quelli trattati fino ad ora. Durante la battaglia con Heisenberg, quest’ultimo comincia a parlare del suo nuovo “amico” Christ Redfield e si lascia scappare un riferimento a Resident Evil 5 indubbiamente divertente. Lo chiama “bastardo che prende a pugni i massi”, in inglese “boulder-punching bastard”, riferendosi al momento iconico a fine quinto capitolo in cui Chris Redfield comincia a picchiare un masso gigante per salvare il proprio partner. Heisenberg fa riferimento a una delle scene più iconiche e ridicole di tutta la saga, sfoggiando la sua conoscenza in ambito Resident Evil e riportando alla mente dei giocatori un ricordo piuttosto ridicolo ma indubbiamente divertente.

Resident Evil Village easter egg

L’origine di tutto

Village ha saputo incuriosire tutti a livello narrativo, ma è riuscito a fare ancora di meglio, tra gli easter egg più interessanti e più apprezzati dalla community c’è quello scoperto all’interno di una stanza sommersa da lettere e immagini che trattano vari eventi, ma il testo importante da esaminare è quello di una singola lettera che è firmata da Oswell E. Spencer (fondatore dell’azienda Umbrella) e indirizzata a Mother Miranda. All’interno si trova una narrazione piuttosto lunga che scava in modo profondo all’interno di tutto il franchise di Resident Evil.

Leggendo si scopre come il fondatore abbia deciso di aprire Umbrella Corporation dopo aver trovato un misterioso virus in Africa. Il rapporto tra Oswell e Mother Miranda sembra esistere da almeno 15 anni, l’uomo parla di quando il lavoro lavoro della donna sia stato d’ispirazione per lui e quanto aver visitato il villaggio anni prima abbia fatto la differenza per la sua ricerca. Si parla di rivelazioni importantissime che arricchiscono maggiormente l’intera storia della saga e creano un’origine più definita e assolutamente interessante. Vi lasciamo gli screen della lettera, che purtroppo siamo riusciti a recuperare solo in inglese.

“Creep” dei Radiohead

Come ultima dritta, vi vogliamo parlare di qualcosa di leggero e divertente, mettendo da parte tutta la lore di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti. Come avevamo preannunciato già all’interno dell’introduzione, i riferimenti all’interno di Resident Evil Village non sono solamente videoludici. In questo caso si parla di una citazione molto importante in ambito musicale, nello specifico alla canzone Creep del gruppo rock Radiohead. Dove potete trovarla? Si trova nel garage in cui avviene la prima terrificante trasformazione di un lycan, precisamente sul retro di una bottiglia di cui non sappiamo il contenuto.

Resident Evil Village easter egg

Il testo viene citato al posto di quelli che sarebbero dovuti essere gli ingredienti, o meglio l’INCI del prodotto imbottigliato. Per riuscire a vederlo dovrete fare uno screen e cercare di leggere la minuscola scritta, ma possiamo assicurarvi che ne varrà la pena. In attesa di altre scoperte allettanti che ci saranno sicuramente nelle prossime settimane, vi consigliamo di continuare a dare uno sguardo ai nostri articoli sul nuovo videogioco Capcom, in quanto ci sarà ancora molta carne al fuoco.

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