Definirsi un fan sfegatato di Sonic the Hedgehog significa giocare a tutti i suoi giochi, compresa la saga BOOM. Questa è stata la mia missione da fan di Sonic e amante del genere platform e proprio per questo ci terrei a fare una piccola premessa: la saga di Sonic Boom si distacca moltissimo da quella ad alta velocità alla quale siamo abituati: “Ma Marva… QUINDI SONIC NON CORRE?? OMGOMGOMGOMG!” Non intendo proprio questo, diciamo che corre quel poco per ricordarci che non è Mario, e la recensione qui di seguito servirà a farvi capire meglio quello che voglio intendere.
E’ in questo modo che voglio definire la trama di questo capitolo, dato che è una storia senza arte nè parte: Eggman scopre un minerale chiamato “Magnite” col quale potrà finalmente sbarazzarsi di Sonic e i suoi amici una volta per tutte; con un cambio di scena troviamo Sonic e Amy alle prese con degli strani vortici climatici che, dopo un’esplosione, vanno ad incanalare nei loro dispositivi il potere del Fuoco e del Ghiaccio, potere che grazie alla mente brillante di Tails sarà dato anche agli altri membri ovvero Knuckles e Sticks. Veniamo a scoprire dell’esistenza di un robot, D-Sastro Bot, creato appositamente per collezionare la magnite tramite poteri di magnetismo (scusate il pessimo gioco di parole ma il suo compito è proprio questo); il robot però non riesce ad attrarre altro che metallo e facendosi vedere inutile viene calciato via da Eggman e mandato a controllare le faglie di energia. Questo è il plot iniziale: la storia non si allontana affatto e non ha colpi di scena classici a cui siamo stato abituati nei titoli del porcospino blu; ma in un platform di certo non si pretende molto, per questo andiamo ad analizzare il gameplay.
Il gameplay di Sonic Boom Fire and Ice oltre ad essere in visuale 2D è caratterizzato proprio da questi poteri di fuoco e ghiaccio e anche dalle abilità dei personaggi stessi, ma andiamo per ordine: i nostri eroi si troveranno a scoprire i piani di Eggman girovagando in diverse aree dell’arcipelago dove vivono; partiremo infatti dalla Barriera ghiacciata di Kodiak, passando per l’Isola costiera (isola dove pernottano i nostri cinque personaggi), le Antiche Paludi, L’isola dei Tuoni, i Giardini Gotici, la Baia Sanguinaria e l’isola Magna Rock. Per colpa dei canali costruiti da D-Sastro per portare la magnite in tutte le isole, queste hanno ora dei problemi climatici dati da giganti blocchi di ghiaccio o pozze d’acqua ed è qui che i nostri nuovi poteri entrano in gioco: premendo infatti il tasto L o R potremo switchare da una modalità all’altra fra il potere del ghiaccio e del fuoco, permettendoci di congelare le grandi chiazze d’acqua e passarci sopra, oppure attraversare grandi blocchi di ghiaccio sciogliendoli grazie al potere del fuoco. Poteri molto interessanti se non fossero fini a questa modalità: oltre a queste grandi pozze liquide o solide, troveremo l’utilizzo del ghiaccio solo per congelare getti idrici, permettendoci così di scivolarci sopra o grazie al potere del fuoco potremo accendere delle micce per far esplodere della dinamite; tutto molto carino se non fosse che i getti idrici sono esclusivi di un mondo come gli stessi barili di esplosivo. Ad aiutarci naturalmente nel poter avere una scelta di gioco più vasta ci sono i cinque protagonisti che saranno caratterizzati da abilità personali: Sonic potrà utilizzare il suo dash dopo essersi appallottolato per raggiungere in minor tempo la prossima avventura e potrà saltare più in alto grazie ad un mini dash che, usato lateralmente o in basso, gli permetterà di distruggere dei blocchi di pietra; la piccola Amy avrà a disposizione il suo martello PikoPiko che le permetterà di interagire con delle colonne facendole abbassare per un breve tempo; Tails potrà usufruire delle sue due code per cadere più lentamente rispetto gli altri e potrà usare la sua pisola a raggi per eliminare degli ostacoli particolari; il possente Knuckles potrà usufruire della sua forza per scavare nel terreno e raggiungere zone tramite il sottosuolo; infine la pazza Sticks potrà usare il suo boomerang per raggiungere pulsanti inaccessibili e naturalmente distruggere i malvagi robot di Eggman; anche qui però penso seriamente che la distribuzione degli ostacoli analoghi alle capacita peculiari dei personaggi siano errati o mal progettati dato che troveremo ad usare alcuni personaggi interamente in un livello e poi quasi mai più nella storia.
Durante i livelli di Sonic Boom Fire and Ice ci ritroveremo a raccogliere non solo i nostri amati Ring ma anche altri 4 collezionabili: i martelli di Amy, che serviranno a modificare l’aspetto del suo martello PikoPiko, i ninnoli di Sticks, che serviranno a sbloccare dei robot speciali che potremo utilizzare nell’Isola dei Tuoni grazie alla modalità gara: qui troveremo infatti il laboratorio di Tails e portandogli dei cristalli di Magnite, terzo elemento collezionabile nei livelli, potremo sbloccare appunto dei robot per competere in dei mini game contro i nostri amici. Rimanendo nel discorso dei minigame, uno fra questi è posizionato in ogni livello platform come livello segreto: qui avremo un limite di tempo e dovremo usare al meglio tutti i poteri a nostra disposizione per recuperare un Frammento di Figurina, l’ultimo dei quattro collezionabili che potremo dare a Knuckles in cambio di immagini extra nella galleria video/audio/immagini accessibile dalla casa di Sonic. Un gran numero di collezionabili insomma che, come potete vedere dal titolo di questo paragrafo, mi ha ricordato molto Crash Bandicoot, anche per la presenza di 3 livelli speciali: in due di questi livelli interpreteremo un robot di Tails che dovrà raggiungere la fine del livello dentro un sottomarino oppure a bordo di un hovercraft; oppure potremo interpretare Sonic in un livello frontale dove dovremo evitare gli ostacoli per raggiungere la fine e ricevere il nostro meritato premio che in moltissimi casi sarà rappresentato da un frammento di figurina.
Molti di voi a questo punto si staranno chiedendo: “Ma Marva, se questo gioco non è poi così male perché tutti ne parlano male?” Sfortunatamente cari lettori la saga di Sonic Boom presenta un grave problema: Sonic non corre, o almeno fa finta di farlo! In che senso? Innanzitutto, le uniche scene di corsa nei livelli 2D sono date dagli acceleratori che troveremo nel pavimento; lo stesso dash che presentano tutti i personaggi li porta da una camminata ad una corsetta accennata, facendoci perdere completamente il senso di velocità tipico della serie. Parlando di Sonic, anche quest’ultimo trova delle difficoltà nel correre; infatti pur possedendo uno sprint personale, per il modo nel quale sono stati costruiti i livelli, gli permetterà di sprintare per qualche secondo o poco più. Pensate che nemmeno nelle sezioni di corsa classica come la pattinata sulle ringhiere sarà possibile accelerare o nei livelli di corsa frontali, se useremo il dash, non potremo spostarci a destro o a sinistra; insomma, hanno caratterizzato in maniera molto carina diversi dettagli del gioco ma hanno lasciato da parte l’elemento che contraddistingue Sonic da diversi anni: la velocità. Per chiudere in bellezza il reparto grafico non brilla particolarmente, passando da scene 3D come quelle del cartone animato a scene in game paragonabili ad una grafica fra Nintendo 64 e GameCube; per quanto riguarda il comparto sonoro anche qui troviamo una certa calma nelle musiche, di sicuro strano viste le tracce molto “movimentate” che di solito caratterizzano al meglio le fasi di alta velocità dei vecchi capitoli. Come ultima postilla vorrei sottolineare anche che il gioco è sprovvisto di vite, quindi non avrete neanche tanta voglia di impegnarvi nel giocare a Sonic Boom Fire and Ice grazie (o per colpa?) di questa mancanza.