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Rampage: Furia Animale – Recensione del film con Dwayne “The Rock” Johnson

In pochi fortunati si ricorderanno quel periodo della loro vita in cui per giocare ai videogiochi bisognava uscire di casa armati di gettoni per buttarsi nella prima sala arcade vicino casa. Tra questi si trova il canadese Brad Peyton che, mosso anche lui dalla recente moda dei revival videoludici al cinema, ha deciso di portare sul grande schermo un grande classico come Rampage. Il cabinato ideato da Midway Games nel 1986 offriva la possibilità di impersonare tre grottesche creature con il solo ed unico obiettivo di distruggere tutto quello che capitava a tiro. Nonostante la trama basilare, Ryan Engle è riuscito comunque ad estrarre un contenuto valido per rendere reale questo progetto e farlo approdare nelle sale cinematografiche.

Viste le fruttuose collaborazioni in Viaggio nell’isola misteriosa e San Andreas il regista per il suo protagonista ha scelto il volto del maschio alfa del cinema moderno. Con la sua prestanza fisica e l’immancabile carisma con il quale lima i suoi ruoli da duro, l’ex wrestler Dwayne Johnson diventa così il primatologo Davis Okoye. Dopo aver salvato un cucciolo di gorilla albino di nome George dai bracconieri, l’uomo cresce l’animale nel suo centro di accoglienza creando così un forte legame con esso. Quando la creatura si ritroverà a sua volta coinvolta in un incidente genetico che la vedrà ingrandirsi a dismisura, sarà compito del suo migliore amico, quello di fermarlo prima che commetta danni irreparabili alla popolazione di Chicago. 

Come se non bastasse, il gorilla non è l’unico animale ad aver subito una mutazione, anche un lupo ed un alligatore sono finiti vittime dello stesso trattamento e daranno manforte nella distruzione. Fortunatamente per Okoye, al suo fianco in questa missione potrà contare sull’aiuto della genetista Kate Caldwell, interpretata da Naomie Harris e sul misterioso agente governativo cui presta il volto Jeffrey Dean MorganInsieme questi individui dovranno fermare il prima possibile il malvagio e strampalato piano dei due fratelli a capo della compagnia che ha sviluppato il mutagene a causa di tutto questo. Tutti ingredienti ottimali per un film d’azione che promette scintille e adrenalina per tutta la sua durata.

Sebbene le premesse fatte fossero ben poco invitanti, il film di Rampage non è da bocciare in toto. La trama piatta e semplicistica è visivamente ritagliata tutta attorno al ruolo del personaggio principale, ritagliando una cornice ben fatta, ma rimanendo comunque una base scarna utile solo per mostrare effetti speciali esagerati. Una realizzazione tecnica che diventa il lato forte, nonché vero fulcro di questo lungometraggio. Questi effetti, sono infatti veramente ben realizzati ed imponenti, nonché onnipresenti per l’intera proiezione. Tutto questo viene supportato nei momenti più calmi da un umorismo basilare che però riesce a strappare una risata nonostante tutto. Insomma, un prodotto di intrattenimento fine a se stesso e senza troppe pretese, utile a divertire e passare qualche ora di svago senza troppi pensieri.

Rampage: Furia Animale

5.5

Rampage è cinema di intrattenimento senza mezze misure. Un classico film di azione ad uso e consumo delle masse. Ovviamente questo non rimarrà impresso a lungo nel panorama cinematografico ma regalerà certamente qualche ora di svago allo spettatore senza troppe pretese.

Alberto "Allister" De Lorenzis
Nato e cresciuto nel panorama videoludico con e da mamma Sony. Nonostante la forte passione per il retrogaming, è sempre aggiornato sulle ultime novitá e pronto a condividerle con gli appassionati come lui.

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