Il mondo delle opere targate Tom Clancy’s curate da Ubisoft è davvero ricco di opportunità, ma la software house nel corso degli ultimi anni ha deciso di concentrarsi in particolar modo al fine di supportare il suo Rainbow Six Siege, titolo competitivo che dopo un lancio non del tutto entusiasmante ha avuto modo di ritrovare la giusta strada e ricevere tonnellate di contenuti di mese in mese, ricevendo un supporto della community sorprendente. Fra le varie operazioni che hanno caratterizzato il gioco, i fan hanno avuto modo di apprezzare in particolar modo il contenuto a tempo limitato che ha preso il nome di Outbreak, e dopo la rimozione dal gioco è diventato ufficialmente il nuovo Rainbow Six Extraction, un vero e proprio gioco stand-alone ambientato all’interno dell’universo di Rainbow Six Siege. A poco più di un mese di distanza dal lancio della nuova opera, vogliamo parlarvi delle nostre impressioni relative a quest’esperienza, ulteriormente approfondita dallo sviluppatore dopo il nostro primo articolo a riguardo.
Ancora più cooperazione in Rainbow Six Extraction
Come accennato, questa volta non abbiamo a che fare con un titolo competitivo, visto che il gioco si concentra esclusivamente sulla componente PVE, mettendo i giocatori a confronto con degli alieni e varie missioni da compiere per procedere nell’avventura, con però alcuni tratti distintivi dell’esperienza principale. Vuoi per gli operatori che fra una frase e l’altra hanno già avuto modo di dimostrare il proprio carisma, vuoi per un sistema di shooting che anche in veste PVE riesce a risultare grintoso e ben realizzato, il titolo sembra partire sin da subito con la marcia giusta, allontanandosi però da alcune delle meccaniche di Siege e optando invece per un’esperienza coop a tratti molto più ragionata. In questo caso la giusta tattica ci darà modo di salvare la vita dei membri della squadra, in quanto l’obiettivo non è semplicemente sterminare i nemici e vincere il round, visto che sono presenti obiettivi da raggiungere ben specifici.
In questa esperienza gli utenti avranno modo di avanzare sempre di più con i progressi dei propri personaggi, migliorando il loro equipaggiamento e di conseguenza le loro potenzialità una volta calati in missione, il che permetterà agli stessi di affrontare sfide sempre più difficili in questo spietato universo invaso dagli alieni, che a tratti addirittura presenta tinte tendenti all’horror. Nel corso delle varie missioni infatti, la squadra di operatori dovrà coprirsi le spalle più di una volta per via dei moltissimi mostri che sbucheranno da ogni angolo, agendo tatticamente al fine di far uscire tutti sani e salvi, avanzando facendosi coraggio con l’obiettivo di completare gli incarichi di missione assegnati.
Combattere la terrificante invasione aliena
Nonostante la fantastica grafica in-game, le armi e l’interfaccia ricordino inevitabilmente il capitolo da cui questa esperienza è nata, stando a quanto mostrato dallo sviluppatore avremo invece modo di giocare delle avventure completamente differenti, in grado di colpire anche chi non ha mai apprezzato la formula dello sparatutto tattico per via della sua estrema vena competitiva. Inoltre, è previsto anche un supporto post lancio non indifferente (ne abbiamo parlato in maniera approfondita in questo articolo), visto che la software house si occuperà dell’aggiunta di nuovi contenuti nel corso dei prossimi mesi per rinfrescare l’opera di tanto in tanto. All’infuori dell’endgame che stando a quanto anticipato risulterà già di per sé alquanto corposo, gli autori permetteranno agli utenti di sbloccare nuovi contenuti per non far diventare stantie le molte missioni e mappe che accompagneranno Rainbow Six Extraction al lancio.
L’utilizzo degli operatori già amati grazie a Rainbow Six Siege, inoltre, non garantisce già di per sé un clima solamente “familiare” per gli utenti, in quanto la scelta degli autori punta a garantire molta varietà del gameplay, vista la presenza di setup unici e di abilità ben differenti per ogni personaggio. Considerando poi che avanzando il tutto diventerà sempre più difficile per le squadre di giocatori, e che nelle fasi finali di gioco il minimo errore potrà causare la completa rottura della cooperazione, l’utilizzo di alcune team comp e di abilità specifiche per le missioni avrà sicuramente modo di aggiungere pepe all’esperienza. Avremo finalmente modo di mettere mano sulla versione definitiva del gioco il 20 gennaio 2022, e dopo diversi spiacevoli rinvii (assieme a uno sfortunato cambio di nome) che hanno caratterizzato lo sviluppo della nuova esperienza Ubisoft, saremo pronti a provare quello che sembra uno spin-off cooperativo interessante e pieno di carisma.