Quantum Break: Story Line rivelata!

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor News Lettura da 2 minuti

Remedy parla della storia del suo nuovissimo Quantum Break

QuantumBreak

 

Gameplay a parte, uno scorcio della storia di Quantum Break ci voleva proprio ed a parlarne è Oskari Hakkinen  Capo Sviluppo del titolo:

Principalmente un gioco deve essere emozionante: quando ti muovi, quando giochi, non ami sentire il flusso dell’adrenalina mentre cerchi un riparo mediante una capriola? Se non riesci a far provare tutte queste sensazioni, beh nessuno potrà seguire la tua Fiction. Sono le emozioni che ho indicato prima che io chiamo Remedy pedigree, un qualcosa che non si può spiegare ma si deve vivere: questo è ciò che puntiamo a fare con Quantum Break!

Parole fortissime, che concludono con:

Quantum Break non sarà soltanto un gioco Remedy, ma rappresenterà IL GIOCO: un punto di riferimento per il domani; il gioco definitivo!”

Nei panni del protagonista, Jack Joyce, saremmo in grado di utilizzare i nostri poteri di rallentamento temporale per immobilizzare i nemici, salvare persone da esplosioni prima della detonazione. Novità assoluta è sicuramente la parte in cui i giocatori potranno interpretare anche l’antagonista principale Myllyrinne: dei sui potere ce ne parla Sam Lake, il direttore creativo.

alla fine di ogni episodio di Quantum Break, sarà vostro compito vestire i panni del cattivo che possiede il più potente potere di manipolazione temporale; saranno le vostre scelte come Myllyrinne a determinare il futuro della storia; fatte le vostre scelte, vedrete un video in alta qualità nel quale, contrariamente agli altri giochi in Quantum Break potremmo vedere in prima persona come le vostre scelte impatteranno nella storia

Queste sono le premesse del gioco che sta per sconvolgere le fondamenta degli Shooter in terza persona, firmato Remedy esclusivamente su Xbox One!

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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.