Recensione

Punch Club – Recensione

La vita di un lottatore non è certo facile come possiamo pensare. Come ci insegnano le biografie dei più grandi lottatori della nostra epoca, o film come Rocky e Million Dollar Baby, la strada di un combattente è irta di difficoltà e solo grazie al duro allenamento e alla propria forza d’animo è possibile superarle. Ispirato da molti dei film di pugilato che hanno caratterizzato gli anni ’80 e ’90, l’indipendente team russo Lazy Bear Games ha dato vita a Punch Club. Questo videogioco, disponibile per PC e dispositivi mobile, ci permetterà di vivere la nostra personale avventura all’interno del mondo delle arti marziali miste, in un gioco a metà tra un GDR e un gestionale.Punch Club

L’inizio di una leggenda

Tutto ha inizio nella vostra infanzia. Vostro padre, uno dei più grandi lottatori della città, viene brutalmente ucciso da un oscuro e misterioso uomo con un occhio rosso, lasciandovi di fatto orfani. Per vostra fortuna Frank, l’amico poliziotto del vostro defunto padre, decide di adottarvi e, negli anni a venire, vi instrada sulla giusta via. Ma il tempo passa e con esso cresce anche la vostra sete di vendetta. In una giornata come tante farete la conoscenza di Mick, un vecchio allenatore di arti marziali miste ormai in pensione, e questo vi cambierà al vita. Vi troverete così a sfidare avversari sempre più forti alla ricerca della verità sul vostro passato, in un videogioco che si ispira fortemente a tutti quei film e quelle serie TV che hanno caratterizzato gli anni ’80 e ’90.Punch Club

Comincia con un spazzata, continua con un gancio e concludi con un montante!

Punch Club è un gestionale un po’ atipico, ma il suo punto di forza sta proprio in questo. Infatti, a differenza di altri giochi di questo genere, la trama svolge sicuramente una parte importante. Non dovrete quindi solo preoccuparvi dei vostri allenamenti, ma dovrete anche intrattenervi in eventi più o meno casuali che vi permetteranno di scegliere da che parte della legge stare. Seguirete le strada dell’onestà impostavi da Frank o cederete all’idea di fare soldi facili con azioni non propriamente legali? Grazie a questa scelta, gli sviluppatori vi permetteranno di arrivare alla conclusione della vostra avventura seguendo due strade diametralmente opposte, fornendovi di fatto una ventina di ore di gioco. Come dicevamo all’inizio, questo titolo è caratterizzato da una spiccata componente GDR. Infatti, con il susseguirsi degli allenamenti e dei vostri combattimenti, acquisirete sempre più punti abilità che vi permetteranno di acquistare alcuni talenti necessari per superare le crescenti difficoltà a cui sarete sottoposti. L’albero delle abilità partirà da un tronco centrale che poi si diramerà in base allo stile di combattimento che vorrete seguire. Avrete quindi accesso alla via dell’orso se punterete tutto sulla vostra forza fisica, alla via della tigre se farete affidamento sulla vostra agilità e alla via della tartaruga se deciderete che il vostro punto di forza sarà la vostra capacità di resistere ai colpi.Punch Club

Scegliere lo stile di combattimento più adatto a voi sarà presto necessario. Infatti imparerete in fretta che un buon combattente deve focalizzarsi su un solo punto di forza. Questo perché ogni giorno i vostri progressi andranno inesorabilmente a diminuire. Ovviamente non basterà solo allenarsi duramente per andare avanti nel gioco, ma sarà anche necessario dedicare del tempo alla vostra vita. Nel corso delle nostre partite saremo ben presto posti davanti a un grosso ostacolo, ovvero guadagnare il vil denaro con cui mantenerci. Il denaro, come in ogni società avanzata, ricoprirà un ruolo fondamentale all’interno di questo gioco. Vi servirà infatti per pagare l’abbonamento alla palestra per le vostre lezioni individuali e per ultimo, ma di certo non per importanza, per comprare il cibo per il vostro sostentamento. Essere dei risparmiatori esagerati però non vi aiuterà. Scegliendo infatti di camminare per le strade anziché comprare il biglietto per l’autobus, prima o poi vi imbatterete inevitabilmente in bande di criminali che vorranno derubarvi e, a meno che non siate davvero forti, rischierete ogni volta di trovarvi con il portafoglio vuoto. Insomma, gestire la vostra vita non è affatto facile.Punch Club

L’hub di gioco cerca di essere il più semplice possibile ed è composto da due barre separate. Nella parte in alto, oltre ad un piccolo riquadro che vi permetterà di tenere sott’occhio le vostre necessità primarie (salute, fame, divertimento e sonno), avrete la possibilità di vedere il livello delle vostre abilità, i vostri punti talento e i soldi rimanenti nel vostro portafoglio. Nella barra verticale sono invece localizzati cinque piccoli menù che vi permetteranno di vedere le vostre statistiche, partecipare ai combattimenti, comprare nuovi talenti, muovervi per la città e ricontrollare i vostri progressi nella storia. Nonostante Punch Club sia sviluppato da un team russo, è stato localizzato in dodici diverse lingue, compreso l’italiano. Grazie a questa traduzione sarete in grado di cogliere tante piccole sfumature della trama che i meno avvezzi alla lingua inglese si sarebbero sicuramente persi. C’è però da notare qualche piccola imperfezione nella traduzione delle abilità, che potrebbe porvi in inganno.Punch Club

Stai attento a non andare K.O.

Se da un parte Punch Club risulta davvero innovativo grazie alla sua componente GDR, dall’altra ci troviamo presto davanti ai limiti forniti dai videogiochi gestionali. Infatti ci ritroveremo spesso a dover fare i conti con una ripetitività di fondo che ci porterà a rifare le stesse azioni per più giorni di seguito durante i nostri faticosi allenamenti. Anche i combattimenti si portano dietro qualche problema. Nonostante questi siano ben strutturati e forniscano calcoli precisi sulle probabilità di colpire e sui danni che effettueremo, ci pongono davanti ad una struttura passiva che non ci permette di interagire in nessun modo durante il loro svolgimento. La nostra unica interazione avverrà solo prima dell’inizio della lotta, dove ci verrà chiesto di scegliere le mosse migliori da far utilizzare al nostro lottatore.Punch Club

Citazioni a GO GO

Come già anticipato prima, Punch Club si ispira fortemente a diversi film e serie TV degli anni ’80 e ’90, ma non solo. Durante la vostra partita avrete modo di trovare svariati Easter Egg. Non sarà infatti difficile riconoscere personaggi come Apu, l’inserviente del Jet Market dei Simpson, Adriana, la moglie di Rocky, e Mickey, il personaggio interpretato da Brad Pitt in The Snatch. Impossibile poi non notare il furgone dell’A-Team all’interno del garage di casa nostra. Proprio per questo motivo credo che, considerando tutto il citazionismo che riporta a quegli anni, l’utilizzo di una grafica a 8-bit per la creazione di Punch Club sia stata un’ottima scelta. Se però da una parte la scelta di utilizzare una grafica rétro potrebbe essere un punto di forza per questo gioco, dall’altra l’utilizzo di una colonna sonora così spoglia è quantomeno limitante. Ci ritroveremo infatti ad ascoltare le stesse quattro o cinque melodie in tutto il nostro percorso e, alla lunga, diventeranno quasi fastidiose. Questo è però un limite facilmente superabile abbassando completamente il volume della musica e utilizzando come sottofondo le più celebri canzoni che hanno caratterizzato i i film di di combattimento degli ultimi quarant’anni.

Punch Club

7.8

Punch Club è un videogioco che riesce a unire magicamente due mondi diametralmente opposti: quello dei gestionali e quello dei giochi di ruolo. Grazie alla sua grafica volutamente rétro e alle moltissime citazioni prese dai film e dalle serie TV che hanno caratterizzato gli anni '80 e '90, questo titolo è una gioia per gli occhi di tutti i videogamer più nostalgici. Sfortunatamente a causa di una ripetitività di fondo nel gameplay e a una colonna sonora un po' spoglia, questo gioco non si presta a lunghe sessioni di gioco, ma saprà comunque divertirvi per molte ore.

Marco Crippa
Il mio debutto nel mondo videoludico inizia verso la fine del 1990 con un bellissimo Commodore 64. Negli anni a venire sono passato da una console all'altra senza mai sdegnare il mio amato PC, ma senza amarne mai una in particolare. Non sono tipo da console war, io compro la piattaforma in base alle sue esclusive così da non dovermene mai pentire.

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