Prometheus: Fire and Stone – Recensione

Matteo "mata_luce" Franco
Di Matteo "mata_luce" Franco Recensioni Lettura da 4 minuti

Come avevamo detto nella scorsa review del fumetto Aliens, il 2017 si è rivelato essere l’anno di Alien, il terribile e spietato alieno immaginato e realizzato dal famoso regista Ridley Scott. Non è soltanto una serie cinematografica ma è anche un’importante serie di fumetti, il cui sviluppo ha avuto inizio dopo la seconda pellicola della saga, ovvero Aliens: Scontro Finale, ritenuta da molti superiore alla prima. Durante il periodo di lancio dell’ultimo capolavoro Alien: Covenant, di cui potrete trovare nuove informazioni qui, la Saldapress ha deciso di pubblicare tutti i fumetti vecchi e nuovi relativi a tale opera. Quest’oggi andremo ad analizzare il fumetto Prometheus: Fire and Stone, grazie alla nostra personale recensione.

Partiamo col dire che questo capitolo è solamente il primo di cinque. La Dark Horse, che produce tutte le storie pubblicate ora da Saldapress in Italia, con il progetto Fire and Stone si propone di unire gli universi narrativi di PrometheusAlienAvPPredator; si tratta, senza ombra di dubbio, di un esperimento importante quanto interessante. L’episodio Prometheus: Fire and Stone è diretto e sceneggiato da Paul Tobin, autore anche di altri fumetti altisonanti come SpidermanI Fantastici Quattro: con questo progetto Tobin ha dimostrato di saper scrivere anche sceneggiati fantascientifici. Ad un primo acchito, giusto le prime 20/30 pagine, la trama potrà sembrare lenta ed inutile, ma andando avanti diventerà l’opposto di ciò che pensiate.

Prometheus

Il tutto è il continuo del film Prometheus: difatti la trama gira intorno alla nave Prometheus che non ha fatto ritorno dal suo viaggio su LV-223. Una squadra di esploratori sarà dunque incaricata del suo recupero, avendo come scopo finale quello di capire cosa sia successo. Ma come ogni film della serie ci ha insegnato, questa è solo la storia che si vuole far credere all’intero equipaggio; il leader Angela, infatti, ha ben altri obiettivi ovvero scoprire le origini del genere umano. Questa sua iniziativa sarà la causa della morte di alcuni suoi compagni, ignari dei secondi fini del suddetto comandante. Il pianeta su cui dovranno atterrare, casualmente, è proprio la casa degli xenomorfi, i quali inizieranno a decimare tutti; ma loro sono solamente la punta dell’iceberg, il luogo infatti pullula di creature mostruose e non solo! 

Prometheus

Una delle cose che si nota fin da subito, è sicuramente il lato della caratterizzazione dei personaggi presenti. Grazie soprattutto a Tobin, essi avranno tutti un loro modo di pensare ed agire, sia a scopi benevoli che ostili per il resto del gruppo. Il mistero fa da padrone in Prometheus: Fire and Stone: dopo aver letto una pagina, si vuole passare subito alla successiva per vedere come si evolvono le situazioni. Caratteristica che non può mancare in fumetto horror/sci-fi, è un disegno assolutamente adatto e in questo caso vengono in nostro aiuto Juan Ferreyra (BatmanGreen ArrowSuicide Squad) e suo fratello. Lo stile del primo è grezzo, sporco e prediletto da colorazioni cupe e scure, proprio quello che ci vuole in un ambiente come questo; il secondo, invece, è più adatto alla tinta del fumetto, predilige colori freddi, tristi, utilizzati per marcare il contesto del prodotto.

In conclusione possiamo dire che Prometheus: Fire and Stone è un prodotto adatto ai veri patiti della serie cinematografica e fumettistica. Ovviamente è anche ottimo per i fan dell’horror/sci-fi che, puracaso non conoscessero Alien e tutto ciò che gli vien dietro, si ritroveranno a non capirne a pieno la storia. Sperando di avervi incuriosito, vi invitiamo a leggero, ma attenzione: non spegnete la luce!

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Amante di tutti i generi videoludici, ma più in specifico di quelle opere prettamente single-player: a Matteo "mata_luce" Franco piace vivere le storie dei personaggi e da grande vuole diventare come Naked Snake, alias Big Boss. Il cammino è arduo e tortuoso, ma non demorde.