Un’analisi dettagliata dell’APU (un componente che lavora sulla CPU e la scheda grafica) di PlayStation 5 è stata pubblicata dall’utente Twitter Fritzchens Fritz, il quale ha rivelato alcune caratteristiche chiave sulla struttura interna della console. Il guasto dell’APU di PlayStation 5 sembrerebbe infatti confermare che alcune parti della FPU Zen 2 sono effettivamente assenti dall’architettura della macchina. Non solo. Un altro utente ha in seguito notato che non c’è una cache unificata per la CPU o per la GPU. Questo probabilmente non significherà molto per gli utenti meno esperti di componenti hardware, ma si stanno già rincorrendo alcune voci secondo le quali la console non è così potente come affermato dagli sviluppatori.
A first quick and dirty die-shot of the PS5 APU (better SWIR image will follow). It looks like some Zen 2 FPU parts are missing. pic.twitter.com/PefXCxc3G1
— Fritzchens Fritz (@FritzchensFritz) February 14, 2021
L’assenza di queste componenti potrebbe infatti provare che effettivamente la console di Sony non sia così potente come dovrebbe essere. Tuttavia, ci sentiamo di prendere queste considerazioni con le dovute accortezze. Non sono state ancora rilasciate delle analisi ufficiali e approfondite in merito alla questione, oltre al fatto che questo tipo di guasto non sembra essersi presentato su un numero tale di console in grado di farci seriamente preoccupare, a differenza dei problemi che molti utenti stanno segnalando in questi giorni riguardanti il nuovo DualSense, che sembra affetto da drifting (un problema agli analogici), che sta tormentando da anni i giocatori di Nintendo Switch.
La PlayStation 5 è stata rilasciata negli Stati Uniti il 12 novembre 2020 e nel Regno Unito il 19 novembre. La console ha già venduto oltre 4,5 milioni di unità in tutto il mondo, mettendo fin da subito in chiaro di non voler perdere la console war con Xbox Series X di Microsoft. Nonostante ciò, la console soffre ancora di penuria di scorte, situazione aggravata dall’azione degli scalper che sono in grado di aggirare le code online per acquisire ordini prima dei clienti abituali. Fino a nuove conferme, quindi, vi suggeriamo di prendere con le dovute accortezze l’analisi dell’utente Twitter.