Al di là delle apparenze e del grande successo riscontrato dalle vendite di PlayerUnknown ’s Battlegrounds, Bluehole deve fare i conti con tantissimi giocatori che iniziano a mostrarsi insoddisfatti del trattamento che l’azienda sta riservando loro.
Una vera bufera infatti ha travolto PlayerUnknown ’s Battlegrounds, che nell’ultimo mese è stato recensito in modo molto negativo su Steam. Tante di queste recensioni sembrano arrivare dai giocatori cinesi che non avendo un proprio server locale, e dovendo collegarsi ad altri server, sono costretti a giocare con dei Ping molto alti, accusando lag e impuntamenti.
Le lamentele non finiscono qui, tra le recensioni alcuni giocatori non condividono le scelte effettuate dall’azienda. Alcune di essi sostengono la mancanza di aggiornamenti, altri accennano alla presenza di banner pubblicitari che infastidiscono le sessioni gioco, obbiezioni per altro condivisibili considerato che il titolo è a pagamento e non è free-to-play. A questo si ricollega inoltre il fatto che anche alcune skin e altri oggetti sembra siano a pagamento.
Nel silenzio di Bluehole, i giocatori possono, per ora, giocare solo con tali disservizi in un gioco pagato circa 22 euro e sperare che le cose migliorino in futuro. Se il trend rimane lo stesso, di certo le vendite subiranno un bel contraccolpo.