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Phil Spencer: “la clausola di parità non c’è più”

Xbox One boot

All’inizio di questa generazione di console, i titoli indie si sono concentrati soprattutto su PS4 e il motivo va ricercato nella tanto discussa clausola di parità.

Phil Spencer si è espresso in merito a questa clausola rivelando che non sarebbe più in vigore.

 

Penso che la clausola di parità sia morta. C’è questa idea che viene chiamata clausola di parità ma in realtà non c’è alcuna clausola. Negli ultimi quattro o cinque mesi siamo stati molto chiari e trasparenti riguardo al nostro modo di lavorare. Se c’è uno sviluppatore che sta creando un gioco e non è in grado di farlo per entrambe le piattaforme non c’è problema, accettiamo release scaglionate. Lo abbiamo fatto in passato e lavoreremo con loro su questo.”

Se un’altra piattaforma dovesse stringere un accordo per la creazione di una versione esclusiva non permettendo alla software house di pubblicare su altre piattaforme per un anno quando il gioco uscirà un anno dopo lavoriamo insieme per rendere il gioco speciale in qualche modo. Le persone si lamentano di questo ma se hai fatto un accordo con un’altra compagnia e sei stato pagato sono felice e possiamo stingere lo stesso tipo di accordo. Sarà meglio per te in realtà dato che le persone non vogliono lo stesso gioco vecchio di un anno ma vogliono qualcosa di nuovo“.

Andrea "AndrewDex" De Santis
Il giovane Andrea nasce con la passione dei videogiochi, ma sviluppata con la Play Station 2, grazie sopratutto alla madre che non faceva altro che giocare mentre era incinta di lui e si dilettava alla vecchia console Atari. Dal momento in cui prese per mano il joystick e provato Devil May Cry, la sua vita sociale terminò...fu l'inizio della fine!

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