Peter Molyneux ultimamente è al centro delle critiche per le troppe dichiarazioni e promesse fatte e poi non mantenute su Godus, l’ultimo titolo del game designer che non ha di certo entusiasmato i consumatori e la critica.
Molyneux ha parlato proprio di questo suo “vizio” di infrangere le promesse al Dubrovnik Reboot Festival:
“A quell’epoca ho iniziato a fare questo terribile errore [riferendosi a quando parlava di Fable alla stampa NdR]. Oddio, vorrei rannicchiarmi in una palla e scivolare via. L’errore che ho fatto, e ho fatto ancora e ancora e ancora, e se lo farò mai di nuovo probabilmente continuerò a farlo, l’errore che ho fatto è stato andare e parlare alla stampa delle mie attuali idee. Come potete vedere, dal fronte dello sviluppo iterativo, l’idea attuale sembra la cosa più interessante di sempre. Sembra che si incastrerà nella struttura, ma a volte bisogna buttarla via.”
Uno degli esempi più tipici di quest’abitudine di Molyneux può essere notato in Fable: il game designer infatti dichiarò che piantando una ghianda si sarebbe visto l’albero crescere nel tempo:
“Con mio sommo orrore, quello è diventato il titolo. Fable avrà delle ghiande che fanno crescere gli alberi. E ovviamente non ce l’aveva. Il risultato è che tutti si sono scagliati contro. Le persone erano così accalorate. Per questo bisogna stare attenti con la stampa. Non stavo mentendo. Le persone sono arrivate a dire che era un imbroglio e che sarei dovuto essere arrestato. La stessa cosa avviene nel mondo di oggi.”