Non possiamo certamente negare che il 2023 sia l’anno per eccellenza degli RPG: con l’uscita di Baldur’s Gate, Starfield e molti altri titoli, avvertiamo in modo sempre più evidente una vera e propria omologazione videoludica.
A parlarci di questo moto che sta progressivamente trasformando la varietà in un’unicità dal retrogusto di gioco di ruolo è uno dei re degli RPG videoludici: Todd Howard, uno dei più importanti membri di Bethesda.
Il leggendario sviluppatore dietro TES: Morrowind ha recentemente rilasciato le seguenti dichiarazioni, come riportato da GamesRadar:
“Penso che il genere stesso si sia amalgamato un po’ con tutto. Non riesco a immaginare più un gioco che non abbia XP e l’aumento di livello, qualunque sia il punto di partenza.”
“A questo punto bisogna avere ben chiare le caratteristiche del gioco di ruolo “puro”: penso sia facile farsi un’idea al riguardo se si gioca agli RPG vecchia scuola. Adoro il genere perché può essere qualsiasi cosa: può contenere azione, può contenere qualsiasi altro tipo di gioco al suo interno ma essere comunque trasformato in un RPG. Anche un gioco di corse può facilmente diventare una sorta di RPG.”
“Cerchiamo di rimanere fedeli a ciò che siamo in rapporto a che vogliamo vedere in un gioco. Abbiamo anche creato uno sparatutto spaziale: quello è un gioco di ruolo? Sì e no.”
Una delle saghe che più di tutte hanno avvertito questo moto tendenziale è certamente quella di Assassin’s Creed, soprattutto con i capitoli Origins, Odyssey e Valhalla, anche se sembra che le cose stiano per tornare alla normalità con l’imminente Mirage.
