One Piece: l’anime si ferma, rinvio a data da destinarsi

Stando a quanto riportato dallo stesso Eiichiro Oda, ovvero l’autore del manga più venduto del mondo con oltre 480 milioni di copie, l’anime di One Piece è stato rimandato “a data da destinarsi” a causa di un attacco hacker ai danni dello studio di produzione di Toei Animation.

L’autore ha condiviso sui social un lungo post in cui ha dato il triste annuncio, che comunica che il 6 marzo è avvenuto un attacco illegale da terze parti, che ha avuto accesso nel network della compagnia, con un danno che ha affetto non solo One Piece, ma anche i futuri episodi di Digimon Ghost Anime, Dragon Quest: The Adventures of Dai e Delicious Party Precure.

Lo studio, nonostante non abbia colpe, si scusa per l’accaduto. Nel post di Oda, egli annuncia anche che l’episodio che dovrebbe andare in onda il 13 marzo non è stato affetto dal problema, per gli altri però non si saprà nulla. In ogni caso, gli aggiornamenti saranno condivisi sul sito ufficiale di One Piece.

Toei Studio non ha ancora sfortunatamente condiviso alcuna informazione aggiuntiva riguardo al grave attacco, ma è chiaro che qualche hacker esperto si sia introdotto nei server interni dello studio e abbia cancellato alcuni file delle animazioni: questo porterà lo studio a rimanere intere settimane indietro rispetto al programma, cosa che ha appunto portato a rimandare tutti i propri progetti riguardanti gli anime citati.

Come detto, oltre a One Piece anche altre opere sono afflitte dal problema, con ogni prossimo episodio che è stato rimandato o spostato, o in alcuni casi con la ripartenza da un determinato numero di puntate indietro per la messa in onda.

Di certo una situazione gravissima, che per diverso tempo – non ancora noto – lascerà i fan dell’anime a bocca asciutta, nell’attesa di nuove informazioni dal già citato sito ufficiale di One Piece.