Ocean’s 8 – Recensione del film con Sandra Bullock e Cate Blanchett

Alberto "Allister" De Lorenzis
Di Alberto "Allister" De Lorenzis Recensioni Lettura da 4 minuti
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Ocean's 8

Gary Ross prende le redini di una delle saghe di Caper Movie più famose e importanti del nuovo millennio. Con Ocean’s Eleven la categoria ha rivissuto di nuova luce e avvicinato il genere del “colpo grosso” alle attuali generazioni. Passati ben più di dieci anni dall’ultima pellicola della saga, il famoso regista ha deciso di creare un lungometraggio a sé stante scrivendo una nuova sceneggiatura in collaborazione con Olivia Milch. Riuscirà Ocean’s 8 a portare a termine il cambio generazionale con il suo nuovo cast di star tutto al femminile?

Debbie Ocean (Sandra Bullock) sorella del truffatore Danny Ocean (George Clooney) dopo essere stata incastrata dal suo partner di affari (Richard Armitage) viene colta in flagrante e portata al fresco per diversi anni. Avendo scontato la sua pena e ridotta a cinque anni per buona condotta, la nostra protagonista è pronta per tornare in gioco in grande stile. Durante la sua condanna la donna ha infatti avuto diverso tempo per elaborare il colpo del secolo, ma per attuarlo avrà bisogno di riprendere i contatti con il mondo criminale e mettere su un team di sole professioniste (di “lei”, perché loro di solito non vengono notate, e lei non vuole che questo succeda). Grazie all’aiuto dell’amica Lou (Cate Blanchett) la squadra prende lentamente forma. Il piano principale è quello di sfilare dal collo della bella Daphne Kluger (Anne Hathaway) il Toussaint, una collana di diamanti Cartier dal valore di oltre 150 milioni di dollari, durante l’annuale ballo di gala ospitato nel Metropolitan Museum of Art di New York. Per compiere il furto sarà indispensabile il contributo di ognuna delle donne radunate: Rose Weil (Helena Bonham Carter) stilista ormai in decadenza, sarà incaricata di vestire la celebrità. Amita (Mindy Kaling) gemmologa esperta frustata dal lavoro con la madre, si occuperà di tagliare le pietre preziose. Tammy (Sarah Paulson) tranquilla casalinga con il vizio del contrabbando, procurerà tutte le apparecchiature necessarie. Palla 9 (Robyn Rihanna Fenty) la misteriosa hacker, coprirà le altre manomettendo la sicurezza mentre Constance (Nora Lum) l’abile ladra di strada, compierà l’atto effettivo.

Ocean’s 8 è una goduria per gli occhi. Riprendendo un filone cinematografico già funzionante e ben collaudato nel corso degli anni, il tutto viene stravolto quel poco che basta per offrire un prodotto diverso ma comunque familiare e intrattenente. Tutto scorre fluidamente mantenendo sempre alto l’interesse dello spettatore e conservando uno stile di narrazione impeccabileper l’intera proiezione. Con un umorismo sporadico ma funzionale e con le tante comparsate di un certo livello (troveremo anche personaggi della trilogia originale) l’asticella tenderà sempre verso l’alto. Come al solito non mancheranno imprevisti e colpi di scena (prevedibili e non) che si alterneranno nello svolgimento forse fin troppo semplicistico della trama, ma che comunque rimarranno camuffati e di poco rilievo rispetto all’ottima recitazione, alla classe, e alla presenza scenica dell’intero cast di stelle presenti al suo interno. Insomma un ottimo ritorno degno dei suoi predecessori (se non di più).

Ocean's 8
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Voto 8
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Nato e cresciuto nel panorama videoludico con e da mamma Sony. Nonostante la forte passione per il retrogaming, è sempre aggiornato sulle ultime novitá e pronto a condividerle con gli appassionati come lui.