Koei Tecmo decide di festeggiare il 35° anniversario di una delle loro saghe più appezzate con un titolo tutto nuovo. Nobunaga’s Ambition: Taishi parte dalle migliorie inaugurate cinque anni fa dal predecessore Sphere of Influence, permettendo ai giocatori di rivivere alcune delle battaglie e degli eventi più importanti dell’era Sengoku in Giappone. Diciamolo subito e senza troppi giri di parole: per via della localizzazione in Inglese e per una complessità che più volte non si esita a definire disarmante, Nobunaga’s Ambition: Taishi è un gioco per pochi. Per intenderci, è impossibile paragonare il titolo di Koei Tecmo alla media degli strategici occidentali, perché questi sono ben lontani dall’offrire un ventaglio di possibilità equiparabile. Anche un titolo come Total War: Rome II rischia di sembrare limitato se accostato a un prodotto come Taishi.
Nobunaga’s Ambition viene visto come il “Total War dell’Oriente”: si tratta di un paragone che non vuole minimizzare o paragonare due titoli fondamentalmente diversi, ma questa visione ci aiuta a capire in linea generale che ci troviamo di fronte ad uno strategico puro e profondo. Che i succitati siano due giochi aventi filosofie disparate lo si capisce dai primi istanti di gioco. Il filmato d’apertura è un discreto riassunto delle attività che potremo svolgere da bravi reggenti del clan. Prima ancora di tuffarci nelle molte campagne dell’Era degli Stati Combattenti, ci viene data l’occasione di creare il nostro Lord. L’editor è estremamente complesso e bisognerà scegliere tra innumerevoli opzioni per dar vita al condottiero: nome, cognome e timbro di voce non sono che gocce di pioggia in un mare di strade percorribili. Nobunaga’s Ambition resta votato alla pura strategia, rimane fedele al gameplay storico di simulazione, oltre a proporci il Giappone del periodo Sengoku.
Questo periodo storico è caratterizzato dalla presenza costante di guerre tra famiglie in un arco temporale che va dal 1545 al 1582, un periodo che coincide con la caduta di Oda Nobunaga, l’uomo che voleva unire il Giappone sotto la bandiera della sua dinastia. In questo contesto, il gioco ci permette di controllare il clan di Nobunaga, oppure di un’altra grande famiglia o vassallo del territorio, differenziando la scelta con una serie di doti morali che caratterizzano il clan scelto e che differiscono per l’approccio alla campagna: penseremo al benessere del popolo o saremo dei veri tiranni? Subito dopo inizia una fase di tutorial che ci aiuta a comprendere come gestire la politica feudale finalizzata all’unione del Giappone. Si tratta di una guida iniziale articolata, tuttavia non particolarmente complessa, che ci introduce i due pilastri portanti del gioco: Resolve System e Council System.
Il Resolve System è il cuore pulsante del gameplay, perché dà vita alle scelte che determinano l’unificazione giapponese in molteplici modi, rivelandosi uno dei grandi miglioramenti di Taishi rispetto al suo predecessore. Ogni strada che decidiamo di percorrere regalerà al giocatore delle strategie che possono rivelarsi vantaggiose o meno. Il Council System è invece un altro organo funzionale del complesso sistema di gestione. Infatti, in sede di Consiglio che si tiene ogni tre mesi, i Consiglieri possono esprimersi in merito alle questioni militari, economiche, agricole e commerciali. Dipenderà da noi accogliere richieste e osservazioni per far crescere il nostro dominio nel migliore dei modi.
Ma non giochiamo a Nobunaga’s Ambition: Taishi solo per fare politica. Per conquistare altri territori succede di doversi scontrare non di rado con altre fazioni, dando inizio alla guerra. Attraverso i giochi di questo genere abbiamo imparato che fare la guerra è una vera arte. Anche in Taishi, gli approcci al conflitto sono diversi e spaziano dal un sistema libero come l’imboscata, o aggressivo caricando subito il nemico, il tutto basato sulla scelta dell’ufficiale in comando. Questi ci propone le sue tattiche e la disposizione delle unità per incrementare le possibilità di vittoria, mentre per concludere positivamente un conflitto dovremo riempire la barra della supremazia in battaglia o sconfiggere il generale avversario. Sotto questo punto di vista, lo svolgimento della campagna è stato studiato per prestare massima fedeltà agli eventi storici. Questo significa che se muoveremo guerra al clan sbagliato nel periodo sbagliato, ci ritroveremo inevitabilmente sconfitti vanificando ogni sforzo. Tenendo in considerazione questo aspetto, Nobunaga’s Ambition: Taishi è uno strategico davvero ben congegnato: facendo le giuste mosse ragionate otterrete la vittoria, contrariamente sarete conquistati.
Graficamente non sono stati compiuti molti passi avanti rispetto al predecessore, anche se in questa saga specifica sono ben altri gli aspetti che contano. Tutte le cut-scene sono realizzate in modo impeccabile, evocando ai massimi livelli le bellezze paesaggistiche e le fattezze dei nostri eroi giapponesi, anche con l’ausilio dei disegni che sembrano dei veri acquerelli.
Nobunaga’s Ambition: Taishi è sicuramente un simulatore storico di qualità, tanto consigliabile agli esperti del genere (e della storia del Giappone), quanto ermetico e al limite dell’inaccessibile per un neofita. L’aggiunta del Resolve System rende ancor più completa e poliedrica l’esperienza di gioco, già di per sé molto profonda. Le fasi di pianificazione e di battaglia sapranno fare la gioia degli amanti del periodo Sengoku, per non parlare della gigantesca galleria contenente le biografie di centinaia di condottieri del tempo.
Questo capitolo migliora in ogni sua parte il predecessore, ampliando una sezione del Consiglio che è il vero cuore pulsante di questo nuovo capitolo. La fedeltà storica del titolo Koei Tecmo è quasi disarmante, dando perfino poca libertà al giocatore sullo svolgimento degli eventi legati all’unità del Giappone. La fruizione del titolo con dialoghi e menù completamente in inglese, soprattutto se consideriamo che è uno strategico, per qualcuno potrebbe rappresentare un ostacolo.