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Nioh 2: Il Primo Samurai – Recensione del terzo DLC

L’interesse della cerchia che si è raggruppata attorno all’ottimo titolo di Team Ninja non accenna a diminuire, e dopo aver apprezzato molto i primi due DLC dedicati a Nioh 2 – ovvero Il Discepolo del Tengu e Oscurità nella Capitale – si torna nel Giappone feudale con il terzo e ultimo contenuto aggiuntivo: Il Primo Samurai. Come da copione, continua la crociata conto Otakemaru, anche se questa volta la nostra tappa andrà a segnare la fine del viaggio di Hide. Prima di cominciare la breve analisi, sappiate che la sensazione questa volta è che le cartucce siano state sparate tutte nei primi due contenuti aggiuntivi, come in un mitragliatore, per poi rimanere in un certo senso con le briciole in questo ultimo DLC. Tuttavia questa rimane solo una sensazione, perché nonostante non ci siano stavolta nuove armi a presenziare, Nioh 2: Il Primo Samurai aggiunge anche un nuovo livello di difficoltà, chiaramente dedicato ai veterani e a coloro che sono sopravvissuti alla severa selezione naturale del titolo Koei Tecmo.

L’ultima tappa

Come abbiamo già detto, questa volta con l’ultimo viaggio nel tempo accompagneremo Hide in quella che sarà la chiusura dell’arco narrativo. Questo capitolo finale, nonostante proponga ad un prezzo più che accessibile (9,99 €) dei contenuti gradevoli, presenta caratteristiche diverse rispetto a i primi due. La cosa più importante è che questo tris di eventi, proposti in meno di un anno dal rilascio del gioco principale, è riuscito a proporre ai giocatori una grandissima fetta di contenuti, ma senza stravolgere il concept generale del gioco e senza far diventare più “pomposo” il tutto. La prima differenza riguarda la narrativa: in questo terzo atto dei DLC infatti ci troviamo di fronte a solamente 2 missioni per la storia, che sommate a quelle secondarie e alla vostra abilità vi terrà impegnati tra le 5 e le 7 ore. Inoltre in queste non verremo a incontrare alcun personaggio storico, come siamo stati precedentemente abituati… ma tranquilli, le bossfight vi riserveranno qualche gradita sorpresa.

Attenzione però, perché “breve” non è sinonimo di “semplice”, e se affronterete Nioh 2: Il Primo Samurai con spavalderia, ne farete presto le spese. Come era già capitato nella versione pre-patch del gioco originale, il picco di difficoltà è particolarmente alto, e con l’ingresso di nuovi nemici Yokai a darvi filo da torcere, la concentrazione richiesta sarà massima. Non date quindi per scontato che per affrontare le missioni degnamente le vostre build siano perfette, soprattutto perché (anche a causa dei nuovi nemici) i nuovi set di armatura che potrete ottenere saranno utili (e per un paio di stili in particolare, utilissimi).

nioh 2: il primo samurai

Il sogno e l’otretomba

Nonostante la trama fili liscia e diretta nella sua brevità, la scrittura e la presentazione delle missioni non appaiono particolarmente ispirate, formando una sorta di “compromesso”. Quando ho parlato di sensazioni disfattiste (la storia delle briciole) mi riferivo solo a coloro che si sarebbero fermati a solo tali attività, ma l’oscura voragine di ore ed ore di gioco che seguono la storia sono proprio dietro l’angolo, e creano la sfida perfetta per tutti i veterani. La ciccia vera e propria di questo ultimo DLC infatti sta nella sua anima hardcore: il contenuto è chiaramente votato ad accontentare la citata cerchia di giocatori che hanno continuato a macinare ore nel gioco e a potenziarsi man mano. Questo è possibile grazie al nuovo livello di difficoltà proposto, chiamato “Il Sogno del Nioh“, adatto solo a giocatori veterani, ma anche grazie all’endgame inserito: si tratta della modalità “Oltretomba“, che segue i passi del già noto Abisso del primo Nioh, e che prevede oltre 100 piani di pura sfida e adrenalina dove continuare la personale ricerca del proverbiale “limite massimo”.

Nioh 2: Il Primo Samurai

7.5

Nonostante questo DLC sia dedicato in particolar modo ai veterani di Nioh 2, possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una conclusione soddisfacente dell'arco narrativo proposto. Nonostante a livello di contenuti veri e propri si potrebbe riscontrare un calo rispetto ai primi due episodi, i giocatori ne guadagneranno molto soprattutto nella longevità regalata dall'endgame, e da una sfida che anche solo in termini di difficoltà richiederà tutte le vostre skill. Inoltre, il prezzo estremamente accessibile (come anche i predecessori) lo rendono comunque un acquisto onorevole.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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