Uno dei motivi dell’insuccesso di Wii U è stato sicuramente il poco supporto delle terze parti: per quanto la scarsa potenza della console rispetto alle rivali PlayStation 4 e Xbox One sia in qualche modo legato a ciò, nel caso del Wii la situazione era completamente diversa, nonostante anche quest’ultima fosse di molto inferiore rispetto a PlayStation 3 e Xbox 360. Il problema di fondo quindi non è tanto nelle console quanto nella politica adottata da Nintendo nel corso di questi anni, che ha portato ad un calo del 90% dei titoli third party.
Come potete vedere da questo grafico pubblicato dal sito finder.com, le due console peggiori in quanto a numero di giochi non sviluppati da Nintendo sono il N64 e il Wii U, le due macchine effettivamente più bistrattate e criticate in quanto a numero di software disponibile (qualità di esso a parte). Situazione poi migliorata con il GameCube che in ogni caso non riesce a raggiungere gli ottimi numeri del NES e SNES, con ripercussioni effettive sul numero totale di vendite di console. Il grandissimo successo del Wii è evidente nel numero enorme di titoli di terze parti: i 101,18 milioni di console vendute erano una base enorme e appetibile per le varie software house che hanno dunque spremuto al massimo la vecchia console di Nintendo, cosa che non si è ripetuta con l’attuale Wii U, che ha i numeri peggiori di qualsiasi altra console della compagnia giapponese.
A questo punto non ci resta che sperare in una ripresa con l’ancora misterioso NX; le premesse sembrano esserci tutte e già molte software house sono al lavoro sul nuovo hardware Nintendo, insieme ad altre che si sono espresse in maniera molto positiva su ciò che potrà offrire NX.