Nel corso della giornata odierna, si è tenuta un’interessante intervista presso le pagine di Reset Era durante la quale Park Seong-sa, responsabile del comparto indie targato Nintendo, ha voluto chiarire la posizione della società nipponica nei confronti del mercato indipendente, a detta di Seong-sa posta su di uno stesso livello di rilevanza rispetto alle produzioni videoludiche più famose. Qui di seguito potete leggere quanto dichiarato:
Reset Era:
Qual è la differenza tra gli indie e i giochi convenzionali sul Nintendo eShop?
Park:
Sulle console Nintendo non facciamo differenze tra un titolo tripla A e gli indie. Attualmente sono alla pari sul Nintendo eShop. Non li mettiamo in secondo piano solo perché sono indie e allo stesso tempo non diamo loro meno priorità dei giochi AAA.
Reset Era:
A differenza delle altre piattaforme, gli indie possono essere portatili come la gran parte dei titoli delle altre grandi compagnie. Essere indie all’estero è divenuto quindi un vantaggio e i consumatori che giocano a titoli indipendenti stanno aumentando.
Park:
Considerando che trattiamo giochi indie, credo che sarebbe fantastico se fossero brand maggiormente appetibili. Tuttavia, in Giappone, la consapevolezza degli indie è ancora molto debole, quindi per prima cosa vorremmo che la gente li riconoscesse e li trovasse interessanti. Non vogliamo “discriminarli” solo perché sono indie.
Per esempio, se ideassimo uno store soltanto per gli indie, e i consumatori iniziassero a pensare che lì troverebbero soltanto giochi noiosi, allora in futuro potremmo avere un mercato dove l’etichetta “indie” potrebbe portare i consumatori ad ignorare un prodotto.
Reset Era:
Quindi stai dicendo che l’etichetta di giochi “indie” potrebbe essere controproducente?
Park:
Sarebbe bello se l’etichetta di “indie” aggiungesse sempre del valore al prodotto, ma c’è anche la possibilità che classificare qualcosa in questo modo potrebbe portare al disinteresse. Penso che sia qualcosa che dobbiamo evitare ad ogni costo.