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Il Nintendo 64 diventa maggiorenne

Gli anni passano per tutti e arriva il giorno della maggiore età: bhè oggi è il giorno di una console che ha fatto la storia, che ha dato il via ad una vera e propria evoluzione videoludica, una console che ha unito tanti pregi ad alcuni difetti che magari ne hanno minato il successo, ma che di sicuro l’hanno resa indimenticabile. Oggi il Nintendo 64 compie 18 anni.

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Uscito in Giappone il 23 giugno del 1996 (in Italia arrivò il 1° marzo 1997), il N64 successe al Super Nintendo Entertainment System (SNES), e fu davvero una rivoluzione: non solo per la prima volta si scopriva l’incredibile grafica 3D, ma per la prima volta saghe storiche, amate da tutti fino a quel momento solo in 2D, fecero il grande passo entrando nel mondo della terza dimensione: da Super Mario 64 a The Legend of Zelda Ocarina of Time, da StarFox 64 a Donkey Kong 64, da The Legend of Zelda: Majora’s Mask a Kirby 64, e solo per citare i soliti volti conosciuti.

Ma un evento così importante, per una console che ha fatto la storia, non può limitarsi ad un articolo che vi racconti in maniera oggettiva solo la news, per questo ora i nintendari del team di GameLegends vi diranno la loro, sulle emozioni che hanno provato la prima volta che hanno acceso la console e hanno esplorato un nuovo, incredibile mondo in tre dimensioni.

Nintendo64

Xenom: che dire, ho sempre avuto la passione per il mondo videoludico, e fin dalla tenera età assillavo i miei genitori per l’acquisto dei più svariati videogiochi, ero innamorato di quell’arte spiaccicata sullo schermo, quel 2D in cui il personaggio poteva essere controllato da me. Ma ecco che il Nintendo 64 ha cambiato tutto: quell’analogico centrale di cui ignoravo la funzionalità mi apre un mondo nel momento in cui ho inserito per la prima volta la cartuccia di Super Mario 64. Basta livelli in cui partivo dal punto A per arrivare al punto B, ora potevo esplorare i vasti livelli senza limiti, potevo fare quel che volevo: esplorare i giardini, il castello di Peach, nuotare in laghi immensi, volare grazie a delle ali appiccicate al cappello. Super Mario 64 è stato davvero qualcosa di incredibile, che mi ha fatto ancor di più amare il mondo videoludico e Nintendo. Ma quando pensi di aver raggiunto il picco di emozioni, ecco che arriva Ocarina of Time: Nintendo era riuscita a trasmettere, nuovamente, la magia e l’epicità tipica della saga di Zelda in un ennesimo capitolo, ma questa volta in 3D. Hyrule in sella ad Epona non era mai stata così bella e vasta. Ma non posso citare tutti i giochi che mi hanno emozionato, perché rischierei davvero di annoiarvi con righe e righe di emozioni, quindi mi limiterò a dire: se lo scopo dei videogiochi è divertire e rimanere nel cuore dei videogiocatori, il N64 con me ci è riuscito in pieno, la Nintendo Difference aveva colpito ancora.

Nucky: il Nintendo 64 potrei definirlo personalmente come la mia primissima maturazione da video giocatore. Infatti, dal classico gioco a a perditempo bambinesco dello SNES, sono passato gradualmente a giocare con la testa di un primo adolescente a titoli imponenti come Zelda, Mario 64, Bomberman e tanti altri… è la console che ha veramente fatto colpo, ricordo perfettamente a distanza di 15 anni tutte le ore spese egregiamente con quel bellissimo pad colorato di rosso e tanta spensieratezza. A mio avviso non torneranno mai più giochi su console di quello stampo e importanza, ogni gioco del N64 ha fatto la storia!

Damiano "Xenom" Pauciullo
Videogiocatore da quando aveva 3 anni grazie ad un bel GameBoy rosso fiammante, si chiede ancora come facesse a quell'età a completare i giochi. Predilige i platform (soprattutto se come protagonista hanno un idraulico baffuto) e i giochi d'avventura (ma solo se il personaggio ha una tunica verde); diciamo che quel 23 settembre del 1889 avevano previsto la sua nascita, fondando quindi la Nintendo.

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