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Nightflyers – Recensione dei primi due episodi della prima stagione

Nightflyers, la serie evento tratta da uno dei racconti dello scrittore statunitense George R. R. Martin, sta per sbarcare in Italia sponda Netflix a partire dal prossimo primo Febbraio. Dopo il grande successo ottenuto dalla serie negli Stati Uniti, il padre letterario di Game of Thrones è dunque pronto a stupire anche il pubblico italiano con questo nuovo thriller fantascientifico che, un po’ come fece al tempo il regista Ridley Scott con il suo “Alien”, strizza l’occhio al genere Horror.

Nightflyers

Tratto da una novella scritta agli inizi degli anni ottanta da George R. R. Martin che porta il nome di Dieci Piccoli Umani, Nightflyers narra le vicende di un gruppo di scienziati ed esploratori che, a bordo della più tecnologica astronave mai creata dall’uomo, vaga nell’universo in cerca di forme di vita intelligenti in grado di aiutare il genere umano nella lotta contro l’estinzione. Durante questo viaggio, che porterà l’astronave Nightflyers a visitare i luoghi più remoti dello spazio, i nostri scienziati verranno messi a dura prova da una serie di eventi inspiegabili che instaureranno a bordo un clima di profonda tensione, tanto da rendere incerto l’esito della missione e la sopravvivenza dell’equipaggio stesso.

Nightflyers Fedeltà alla carta

Questa nuova serie, composta da dieci episodi, non subisce stravolgimenti e resta fedele alla trama originale della novella. Nei primi due episodi facciamo la conoscenza del capitano Roy Eris che guida la spedizione alla ricerca dei Volcryn, una misteriosa razza aliena di cui il genere umano è a conoscenza anche se non ha mai stabilito un contatto con loro. Gli alieni in questione possiedono tecnologie e conoscenze che gli umani vorrebbero fare proprie. Per riuscire nell’impresa di stabilire un contatto con questa avanzatissima razza aliena il nostro equipaggio farà affidamento su un ragazzo dai poteri telepatici. Per la nave e per i membri del suo equipaggio i guai iniziano prima di poter contattare i Volcryn, visto che i membri dell’equipaggio iniziano a morire uno dopo l’altro fino a quando il telepate riesce a percepire una strana presenza. Quella che inizialmente poteva sembrare una tra le più classiche storie di fantascienza, muta progressivamente con il passare del tempo e lo scenario sci-fi lascia il posto ad uno più cupo e ostile tipico del genere Horror.

Nightflyers

George R. R. Martin è una vera e propria garanzia, visto che da più di trent’anni si misura con un genere che mischia Horror e fantascienza nella medesima storia e, come abbiamo imparato, a lui riesce dannatamente bene. Lo scrittore smentì a suon di premi letterari tutti i critici che al tempo dissero che Horror e fantascienza non potevano coesistere all’interno di un racconto. Gli amanti del genere ne andranno letteralmente pazzi, ogni episodio è curato nel minimo dettaglio e nulla è lasciato al caso; questo grazie anche all’ottima caratterizzazione dei personaggi, ognuno con le sue mille sfaccettature che verranno fuori nel tempo e a seconda delle situazione in cui il singolo sarà costretto a misurarsi mostrando la sua vera natura o facendo i conti con le sue paure più nascoste. La ricerca di nuove forme di vita aliene viene quasi subito messa in secondo piano e lo scenario cambia totalmente. L’astronave, da miracolo tecnologico e fortezza inespugnabile, si trasformerà con il passare dei minuti in una vera e propria prigione dove a farne le spese saranno proprio i membri dell’equipaggio che dovranno iniziare a vivere in uno stato di ansia perenne, convinti che ogni cosa a bordo della Nightflyers possa diventare un pericolo. Nightflyers non ha assolutamente deluso le aspettative. Anche se si tratta per ora solamente dei primi due episodi (che abbiamo potuto visionare in anteprima), il risultato e la costruzione di questi ultimi lasciano ben sperare.

Nightflyers

7.5

Una storia che, almeno per il momento, ha il pregio di non perdersi in banalità grazie all'ottimo lavoro della regia che riesce a proiettare lo spettatore nei luoghi più remoti dello spazio, dove la tempra di ogni singolo membro dell'equipaggio verrà messo a dura prova.

Valerio Pagnotta Proietti
Ventisettenne romano con una grande passione per il cinema d'autore, i gangster movie e i film del maestro Tarantino. Cresciuto a pane, Magic e fumetti americani, ama vivere al massimo ogni sua passione, condividendole sempre con qualcuno per renderle migliori.

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