Non ne avremo mai abbastanza, né di NieR, né della storia che contraddistingue questo ormai consolidato brand. Dopo l’esplosione di successo quasi inaspettata per NieR Automata e la successiva riscoperta da parte degli appassionati di NieR Gestalt (unica versione del primo titolo sovvenuta in Europa due generazioni fa), era quasi scontato l’arrivo di una remastered del titolo originale in tempi non sospetti. Come vi abbiamo già spiegato nella nostra anteprima infatti, NieR Replicant uscì solamente sul mercato nipponico in concomitanza con Gestalt, i quali differivano tra loro solamente per poche caratteristiche – testuali e contestuali – legate al protagonista (in modo simile a quanto accade con i titoli Pokémon). Questa remastered quindi segna non solo la possibilità di rivivere il gioiello di Yoko Taro e compagni sotto una veste totalmente diversa, ma anche l’arrivo ufficiale di questa versione nel nostro territorio. Scopriamo nella nostra recensione se NieR Replicant ver.1.22474487139 riuscirà a far splendere agli occhi dei più una gemma estremamente sottovalutata ai tempi dell’uscita, una gemma da cui potrebbe nascere un gioiello ancora più bello.
Il fratello, la malattia, il futuro
Se non si ha familiarità con gli avvenimenti della serie Drakengard, la collocazione temporale di questo gioco potrebbe sfuggire ai più, ma negli ultimi giorni abbiamo redatto un articolo che vi spiegherà come sono collegati i vari capitoli, da Drakengard fino a Nier Automata. La storia di NieR Replicant, e di conseguenza anche quella di NieR Replicant ver.1.22474487139, si apre con un prologo ambientato nell’estate del 2049 durante una fredda tormenta, col mondo e l’umanità devastati dalla malattia sviluppatasi dopo l’uccisione della Bestia Madre nel 2003. Dopo questa introduzione, che farà da tutorial base, inizierà la storia vera e propria ambientata nel futuro – 1.312 anni dopo – e che vedrà protagonisti dei personaggi analoghi a quelli del prologo.
Saremo infatti al comando del protagonista di cui potremo scegliere noi il nome, che farà di tutto per curare la sua sorellina, affetta da una misteriosa malattia chiamata Necrofagia. Senza entrare nel dettaglio, soprattutto se siete tra coloro che non hanno mai potuto giocare la versione originale del gioco, sappiate che comincerete la vostra avventura solo per il suo bene, con punto di partenza un quieto villaggio dove i due sono apprezzati da tutti. Qui il protagonista vive di lavori umili e riceve ricompense aiutando gli abitanti del villaggio con mansioni di diverso tipo, ma soprattutto la caccia. Le personalità più forti di questo posto sono due ragazze gemelle che rispondono al nome di Popola e Devola (che vi saranno molto familiari se avete giocato Nier Automata), dove soprattutto la prima sarà indispensabile per le vostre missioni. Come incontrerete la fortissima guerriera Kainé, il giovane Emil e il libro magico Grimoire Weiss? Ve lo lasceremo scoprire da soli.
Magia e lame affilate
NieR Replicant ver.1.22474487139 presenta dal punto di vista del gameplay tutte le caratteristiche base del gioco originario, anche se il lavoro di potenziamento ha fatto in modo che venissero portate ad un livello assolutamente superiore, come leggerete più avanti nella recensione. I comandi di movimento si rifanno alle basi del genere action rpg all’arma bianca, sfruttando i tasti a destra del pad per salto (anche doppio), attacco leggero e pesante con cui concatenare combo melee, e tasto azione. La prima caratteristica che tuttavia distingue NieR dagli altri giochi, riguarda le azioni che potremo compiere tramite i tasti dorsali, che potremo personalizzare a nostro piacimento sia nella posizione, sia nella tipologia. Che siano raffiche di magia, una Mano Oscura, una Lancia, o semplicemente una parata con la spada o una schivata, sceglieremo noi quale equipaggiare e in quale punto, ma attenzione! Perché potremo dover lasciare alcuni poteri fuori dai giochi, e scegliere di equipaggiare al momento giusto quelli più consoni al combattimento attuale (dopotutto, abbiamo un limite di 4).
Proprio le abilità magiche saranno importantissime, e verranno sprigionate grazie al potere del nostro fido Grimoire Weiss, che fluttuerà sempre al fianco del protagonista. Queste offrono la grande possibilità – che dovrete necessariamente sfruttare spesso – di compiere attacchi a distanza, soprattutto quando sarete in grossa inferiorità numerica o gravemente feriti. Il tutto va a combinarsi con un sistema di telecamera libero e decisamente favorevole alla gestione sia dei movimenti, sia degli attacchi a distanza (equilibrio figlio anche degli aggiustamenti fatti con Automata). Le armi di cui disporrete saranno di vario tipo, differenziandosi in peso, versatilità, e anche in potere magico conferito al protagonista. Potranno anche essere potenziate, non soltanto alla vecchia maniera, ma anche con le Parole: queste verranno assimilate da Weiss durante i combattimenti, e uccidendo le varie Ombre potremo collezionarle e utilizzarle. Potrete usarle anche per potenziare le vostre magie, e conferiranno buff e vantaggi in pieno stile RPG.
Con tutte queste migliorie, è naturale che anche il gioco in sé ne esca un pochino semplificato, con una curva di apprendimento meno ripida e con le bizze tecniche non più presenti ad ostacolare il giocatore. C’è tuttavia la possibilità di scegliere la difficoltà a inizio partita, e potete regolarla anche in game. In modalità facile potrete addirittura selezionare il combattimento automatico, ma volete davvero togliervi tutto il divertimento?
Una storia da raccontare
Nier Replicant presenta una buona longevità per quanto riguarda la storia principale, ore che passerete giocando accompagnati da un turbinio di sentimenti ed emozioni contrastanti. Vedrete cambiare le location, gli npc, e addirittura vedrete variare lo stile di gioco e la telecamera in svariate occasioni. Se a questo aggiungete anche la bellezza di circa 70 missioni secondarie – alcune delle quali potrebbero addirittura fallire e non essere più completabili -, il quadro diventa decisamente più intrigante e ancora più variegato. Alcune missioni saranno anche divise in fasi, alcune delle quali disponibili soltanto in alcune parti di gioco.
Oltre ai finali che già conosciamo (e che richiedono la conclusione di diverse run in gioco, dove però a parte la prima vi vedranno ripartire dal secondo atto) ne è stato inserito uno del tutto nuovo, che non vi anticiperemo, e che risulta essere la seconda novità più grande inserita dal punto di vista narrativo. Seconda, perché la prima sono un paio di ore di gioco extra inserite all’interno della storia rispetto al primo NieR: ad un certo punto infatti sarà presente una parte inedita, una missione principale con tanto di filmati, che risulta in ogni caso inserita a pennello e non una forzatura. Non sottovalutate questo finale aggiuntivo però, perché rivela delle informazioni decisamente importanti per la lore di Nier.
Una vera rinascita
È storia ormai nota che il NieR di undici anni fa soffrisse di gravissimi problemi dal punto di vista tecnico. Lo studio Cavia, nonostante i grandi sforzi, è riuscito a creare un titolo di netto sotto alla media qualitativa richiesta nella generazione 360/PS3, anche a causa di un budget risicatissimo nonostante il marchio Square Enix alle proprie spalle. Questo nuovo Nier Replicant è stato definito dallo stesso Yoko Taro una “versione migliorata”, e quindi né una remastered, né un remake; a dir poco una grandissima occasione per vivere (o rivivere) questa avventura in maniera degna. Cosa cambia quindi in NieR Replicant ver.1.22474487139?
Il comparto tecnico è stato totalmente stravolto: tutti i modelli sono stati ricostruiti, dai personaggi alle texture delle mappe, l’illuminazione e la distanza di rendering sono stati ottimizzati, con degli effetti di luce prima totalmente assenti, e la scomparsa del fastidioso “effetto farina” su schermo. La versione originale girava a 720p e fino a 30 fps, mentre la versione migliorata raggiunge 4k e 60fps. La nostra prova si è svolta su PlayStation 5 tramite retrocompatibilità, e possiamo assicurare che la fluidità raggiunta su schermo è sensazionale: un salto di qualità enorme, decisamente ciò che ci aspettavamo (anche se siamo ancora lontani dai livelli che la generazione videoludica appena cominciata ha saputo mostrarci). Queste modifiche sono assolutamente fondamentali, dato che in questo modo finalmente il gioco ha ricevuto la dinamicità che un titolo del suo genere merita. Quindi risulta davvero un peccato constatare come alcuni fattori siano stati lasciati in secondo piano, come ad esempio i modelli dei personaggi secondari e degli NPC, tutt’altro che curati, e con addirittura doppioni che possono essere trovati sparsi per le città.
Se è vero che la bellezza sta nei dettagli, e soprattutto che proverbialmente non va mai cambiata una squadra vincente, le scelte per tutto ciò che riguarda il comparto artistico sono state azzeccate: per rendere omaggio al titolo originale, infatti, sono stati coinvolti gran parte dei doppiatori originali del gioco (compreso l’immancabile Grimoire Weiss), ma soprattutto le tracce della magnifica colonna sonora sono state riproposte, riregistrate e arricchite con delle aggiunte dove se ne sentiva di più il bisogno. Questo ha portato a una grande qualità audio, oltre che ad alcune tracce inedite. Ritorna anche la soave voce di Emi Evans, che ha donato espressività e musicalità a tutte le canzoni da lei cantate (tra cui l’iconica Canzone degli Antichi). Piccola chicca per gli amanti di Automata, è che sarà possibile giocare questo Replicant con la colonna sonora di NieR Automata come sottofondo. A dir poco, avrete l’imbarazzo della scelta.