New Pokémon Snap – Recensione, alla ricerca dello scatto perfetto

Dopo più di 20 anni, si torna a fotografare i Pokémon nello spin-off New Pokémon Snap su Nintendo Switch ambientato nella regione di Lentil.

Ivana Murianni
Di Ivana Murianni Recensioni Lettura da 9 minuti
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New Pokémon Snap

Sono passati ben 22 anni da quando, complice un po’ di curiosità, inserivamo nei nostri Nintendo 64 la cartuccia di un nuovo e bizzarro spin-off dedicato al mondo Pokémon in cui, stranamente, non avremmo fatto combattere i nostri mostriciattoli tascabili, come era abitudine fino a quel momento. Stiamo ovviamente parlando di Pokémon Snap, perla nascosta del 1999 ora portata a nuova vita col sequel New Pokémon Snap di cui vi parleremo oggi in questa nostra recensione, opera prodotta da Bandai Namco e disponibile in esclusiva su Nintendo Switch. Spolverate le vostre macchine fotocamere e preparatevi a partire all’avventura; in silenzio, però, o i Pokémon scapperanno!

Benvenuti a Lentil!

Nei primi momenti di gioco in New Pokémon Snap, il Professor Speculux e Rita ci danno il benvenuto nell’incontaminata regione di Lentil, ricca di paesaggi naturalistici da far invidia al National Geographic in cui si verifica uno strano fenomeno. Infatti, saremo chiamati a investigare proprio su quest’ultimo, chiamato Lumina, che sembrerebbe far risplendere i Pokémon durante la notte. Ma cosa lo causa? E come funziona? Con l’intento di raccogliere indizi per scoprirlo, il Professor Speculux ci chiederà di compilare un Fotodex, ovvero una vera e propria enciclopedia di scatti. Per svolgere questo arduo compito, avremo in dotazione il NEO-UNO, un portentoso veicolo col quale esplorare i diversi percorsi di Lentil, pieni zeppi di Pokémon selvatici.

L’osservazione passiva non è tutto: infatti, è possibile interagire coi Pokémon grazie alle Mele soffici, utili per uno spuntino veloce o per infastidire i mostriciattoli tascabili che, dormendo, vi intralciano la strada, o al Poké Flauto, la cui musica fa ballare o svegliare alcuni Pokémon. In più, nella nostra rosa di strumenti avremo anche il Radar, che segnalerà la presenza di punti di interesse o bivi, e le Sfere Lumina, che illuminano i Pokémon o i Cristalfiori, particolari piante presenti a Lentil. Quindi, per completare al 100% ogni livello è necessario tornarci più volte quando si saranno sbloccati tutti questi potenziamenti.

Per completare il Fotodex, bisogna scattare delle foto che poi saranno classificate in diverse categorie (da 1 a 4 stelle); ciò significa che ogni Pokémon va ripreso più volte in pose diverse, dalla più comune alle più bizzarra. Tuttavia, questo sistema di classificazione risulta inutilmente macchinoso: il giudizio del Professor Speculux suona spesso casuale e poco appropriato. Così, una foto in cui il mostriciattolo tascabile in questione viene ripreso solo di striscio vale molto di più di un primo piano con un bello sfondo. In più, c’è da sottolineare che alla fine di ogni esplorazione è possibile mostrare solo una foto per specie, costringendovi di fatto a ripetere ancora una volta lo stesso percorso (e gli stessi scatti) per amor di Fotodex.

Come si può intuire da queste premesse, i livelli di New Pokémon Snap hanno un numero altalenante di pregi e difetti. Indubbiamente, specie se pensiamo al titolo del 1999, siamo di fronte a degli stage ben curati nei minimi dettagli e pullulanti di vita: nei primi momenti di gioco (ma anche in ogni prima esplorazione di un nuovo livello!) la sorpresa e la voglia di scoprire ogni minimo particolare e Pokémon nascosto sono fortissime. C’è chi dorme, chi gioca, chi si nasconde tra gli alberi: è un’impresa non lasciarsi sfuggire nulla, ma senza che l’esperienza risulti stressante o concitata. Tuttavia, rispetto al numero dei Pokémon presenti in New Pokémon Snap, i livelli sono davvero pochi, specie se si considera che ogni livello viene esplorato nelle sue versioni alternative (a seconda del momento del giorno o dei percorsi intrapresi). La ripetizione risulta ancora più accentuata se consideriamo che ogni stage ha la sua barra dell’esperienza, quindi a seconda dei punti accumulati potremo vedere nuovi Pokémon e nuovi pattern di comportamento tornandoci ancora una volta.

New Pokémon Snap recensione

Anche la grafica è ballerina, croce e delizia del gioco: i livelli sono meravigliosi da vedere e si nota la cura tipica di Bandai Namco. Tuttavia, quando si gioca in portatile (modalità che supporta anche il giroscopio, come accadeva in Pokémon Let’s Go Pikachu & Eevee) si avverte notevolmente il calo di risoluzione, specie in alcuni livelli in cui le texture appaiono particolarmente confusionarie, a differenza di quando li si gioca in modalità fissa. Inoltre, le cutscene di New Pokémon Snap deludono un po’: nonostante i modelli 3D siano molto belli, il basso frame rate (non sempre particolarmente stabile) dà un’aria da work in progress ai filmati. Insomma, date le premesse e i trailer, era lecito aspettarsi qualcosa in più da Bandai Namco.

New Pokémon Snap: tra tradizione e innovazione

Sviscerati gli aspetti più critici di New Pokémon Snap, passiamo adesso alle innovazioni introdotte in questo attesissimo sequel. Rispetto al titolo del 1999, troviamo un numero sensibilmente più alto di Pokémon che si nascondono tra i livelli (217 invece di 63). Anche i livelli appaiono meglio caratterizzati: stavolta non siamo in generici boschi o centrali elettriche, Lentil è una regione viva, incontaminata e con le sue specificità e questo ben emerge dalla lore che scopriamo tra un livello e l’altro. Anche il pool di personaggi (contente un omaggio a Pokémon Snap, visto che Todd ne è il protagonista) è credibile e si sposa bene coi toni del gioco, che in questa sua nuova iterazione risulta molto più realistico. Interagire in modo efficace coi Pokémon non è facile né artificioso, bisogna capire la natura di ogni specie, invece di bersagliarlo furiosamente di Mele fino a farlo cadere tra le fiamme o nell’acqua più o meno insensatamente, come accadeva in Pokémon Snap (sì, Charmeleon, Weepinbell, Moltres: sto parlando di voi).

Tra le altre piacevoli funzioni aggiuntive, troviamo un sistema di trofei, tutti da sbloccare e collezionare, per niente comune in un gioco Pokémon dopo la meteora Bianco 2 & Nero 2. Similmente, la Lentil Community offre un numero considerevole di minisfide, il cui obiettivo è ritrarre i Pokémon in alcune particolari situazioni, aiutandoci anche a completare il Fotodex con gli scatti più impegnativi. Anche il supporto online si sviluppa sul versante community: infatti, grazie al gioco online, possiamo personalizzare le nostre fotografie (un po’ come accadeva in Pokémon Ultrasole e Ultraluna) e condividerle con gli utenti di tutto il mondo, che potranno votare i loro scatti preferiti. Un’altra piccola chicca che strizza gli occhi a tutti i nostalgici che avrebbero tanto voluto stampare le foto di Pokémon Snap è la compatibilità con stampante Instax Mini Link, disponibile anche in un’edizione speciale dedicata a Pikachu per l’occasione.

In conclusione, New Pokémon Snap è un gioco dal pacing rilassante e senza troppe pretese: non a caso, molti videogiocatori appassionati di Animal Crossing ne sono entusiasti. Spin-off atipico, New Pokémon Snap ci mostra come ritrarre i Pokémon selvatici nei loro habitat naturali è tutt’altro che noioso; è un’esperienza a 360° per grandi e piccini, avvicinati nel gioco dalla sensazione di puro spettacolo di fronte alla vera vita dei Pokémon al di fuori di battaglie e avventure. Imperdibile per tutti gli amanti dei mostriciattoli tascabili di ogni età.

New Pokémon Snap
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Voto 8
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Classe '95, laureata in Mass Media e Politica e studentessa del master in International Screenwriting and Production. Retrogamer nostalgica, amante dei giochi indie (specie se in pixel art!), sceneggiatrice esordiente (Fr33d0m - Upper Comics, Shingan - Shockdom, BLossom - Kyoudai Manga) e bassista dall'animo rock, potrebbe essere avvistata mentre corre in giro per il mondo, persa nei suoi pensieri.