Nanoleaf Canvas – Recensione degli intriganti pannelli per l’illuminazione

Ecco la nostra recensione dei pannelli RGB quadrati Nanoleaf Canvas, perfetti per decorare con stile qualunque tipo di ambiente.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane Recensioni Lettura da 4 minuti
8.4
Nanoleaf Canvas

Il mercato dei pannelli da parete RGB continua a essere sempre più fiorente man mano che passano gli anni, in quanto sono ormai molte le case di produzione che hanno deciso di cimentarsi nell’attività di produzione di questi oggetti decorativi, i quali sono acquistabili in diverse forme e funzioni. Fra i loro pregi figura un’estetica davvero interessante e particolare, che lascia spazio a mille possibilità di abbellimento per ogni tipo di ambiente, come anche una perfetta personalizzazione attraverso strumenti semplici e intuitivi. Nei contro però, per ogni tipo di modello, troviamo un prezzo non indifferente, sicuramente non adatto a tutte le tasche e altamente penalizzante per chi desidera acquistare molti articoli e decorare spazi come pareti intere, realizzando ad esempio grandi figure specifiche. Tuttavia, ogni pannello ha le sue features, come anche un suo costo specifico, e noi abbiamo messo mano sui Nanoleaf Canvas di forma quadrata.

Nanoleaf CanvasParliamo di veri e propri quadrati pieni di features già disponibili per l’acquisto sulla piattaforma di Amazon. Sono attualmente offerti un totale di due tagli, lo Starter Kit formato da 9 pannelli dal costo di circa 20€ l’uno, e l’Expansion Pack da 4 pannelli con circa lo stesso prezzo cadauno, nonostante quest’ultimo richieda il bundle precedente per funzionare correttamente. Senza indugiare, vediamo quindi le potenzialità di questi articoli.

Rimodernare con i Nanoleaf Canvas

Nati come successori dei Nanoleaf Aurora, questa versione modernizzata è perfetta per la creazione di mosaici colorati, che possano rendere unici gli ambienti dove vengono posti. I suddetti quadrati possono essere montati con estrema facilità su pressoché qualunque superficie, nonché essere sincronizzati fino a raggiungere un collegamento di 500 pezzi, tutti collegati ma pronti a essere disposti creando qualunque tipo di forma. I Nanoleaf Canvas emettono una luce alquanto potente, che da sola riesce anche a illuminare ambienti più o meno piccoli – in base al numero di pannelli posizionati – il che può fungere come completa sostituzione ai classici metodi d’illuminazione.

È chiaro che sotto questo punto di vista delle lampadine smart possano fare lo stesso, pur costando molto di meno, ma questi particolari quadrati permettono di creare delle vere e proprie figure e di abbellire delle pareti dando pieno spazio alla fantasia, dopo essersi assicurati ovviamente di avere un numero sufficiente di articoli per realizzare quello che si ha in mente. I loro effetti non sono inoltre formati da semplici luci statiche, in quanto è possibile – attraverso la comoda app sul telefono – ordinare qualunque movimento e animazione per i colori, che verrà subito eseguita in sincronia da tutti i pannelli associati fra loro. Non manca la possibilità di  regolare l’alternarsi dei colori attraverso la funzionalità del suono: questi possono quindi essere sincronizzati con della musica o con il tono di voce di chi sta dialogando nella stanza. L’ultima feature risiede invece nel touchscreen presente, che permette di generare effetti – seppur alquanto limitati – attraverso il semplice sfioramento della superficie.

Basta quindi scannerizzare il codice QR presente nel Kit e munirsi di una rete Wi-Fi per cambiare con uno schiocco di dita la superficie dei Nanoleaf Canvas, creando particolare effetti a tema con la propria fantasia. Per chi vuole invece testare delle combinazioni già collaudate, sono presenti diversi preset che possono bene o male accontentare tutta l’utenza, che potrà quindi stupirsi dopo aver ammirato delle combinazioni inaspettate.

Nanoleaf Canvas
8.4
Voto 8.4
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Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.