Siamo nel 1979 quando un intraprendente Bob Hall, un giornalista dell’epoca, propone a Mazda – una piccola casa di produzione auto giapponese – un’auto sportiva, di lusso ma economica rispetto alla concorrenza: il progetto piacque e dieci anni dopo, precisamente nel 1989, ecco che la prima Mazda MX-5 invade letteralmente il mercato; si, invade, perché da trent’anni a questa parte se cercate un auto sportiva due posti con motore centrale e non avete una somma di denaro immensa, la risposta più rapida in termini di qualità prezzo è Mazda Mx-5. Vediamo cosa è successo dopo trenta anni con la Mazda MX-5 RF.
Kodo Design
La filosofia Mazda non è cambiata molto negli ultimi anni, il che è un buon segno: significa che la loro formula funziona. Quello che di sicuro è stato modificato è l’approccio che ad oggi viene riassunto come Kodo Design; un modo di concepire forme, linee e dimensioni facendo si che tutta l’auto sia un unico concerto di emozioni che portano ad immaginare il movimento anche quando si è fermi, iniziando con l’emozionare il pilota ancor prima che l’auto venga accesa. Ed è dannatamente vero. Guardare una Mazda MX-5 RF può risultare semplice, eppure partendo dall’esterno, se la si osserva con attenzione, si possono notare linee e forme quasi levigate dal vento, fari ad occhio di falco che si inseriscono in modo peculiare nel musetto frontale ma lo fanno in maniera del tutto naturale, come se il vento avesse levigato il metallo e questi fossero stati rivelati al pari di un tesoro, nascosto sotto la sabbia. La presa d’aria frontale incorniciata da un sottile fascio di Led ti sorride come avesse delle fossette luminose ed ecco che alzando lo sguardo scopri il muso lungo, quasi sfacciato che, forte delle due bombature che partono sopra i fari, sembra sfidarti, come a dirti “che fai? Non vieni a fare un giro?”. Passando poi per il parabrezza scopriamo la cabina centrale arcuata come la schiena di una tigre, che termina sul codino posteriore quasi orizzontale, come da tradizione: qui il design si supera, rivelandoci un posteriore che modernizza il passato, mantenendo appunto saldi i dettami del tempo che fu, con i fari a goccia ben fissati nella parte alta, così come accadeva in passato, ma aggiornati da un nuovo gruppo ottico che sfila sul lato trasformando in una piccola cometa quel faro che un tempo era un ovale. Fendinebbia posteriori terminano il tutto dal basso rivelando una doppia marmitta sportiva laterale come vorrebbe la tradizione.
Aprendo lo sportello che da subito fa intuire la validità dei materiali di costruzione, troviamo degli interni che ci incantano: il sedile in pelle è avvolgente e comodo, sportivo ma rifinitissimo, impossibile non notare il logo Bose posto sulla testiera accanto ad una cassa integrata che ci fa già intuire quanto lo spazio disponibile, sia stato valorizzato e sfruttato al massimo. Una volta “calati” in quest’auto le mani non possono che incontrare il volante, pulito ed elegante con tre razze corredate da morbidi tasti atti ad attivare tutta una serie di controlli che vedremo in seguito; lo sguardo incontra poi il quadro centrale a tre cerchi: sulla sinistra un controllo di bordo digitale dal quale valutare consumi, km percorsi e livello del carburante, al centro il contagiri corredato da un pratico schermo a cristalli liquidi che ci dice in che modalità siamo o con quale marcia stiamo percorrendo la nostra corsa, a destra a farla da padrone il contachilometri. Un po’ più in là, sopra ad una bocchetta dell’aria condizionata, uno schermo per controllare tutto, touch e senza compromessi, in basso troviamo i comandi dell’aria condizionata bi-zona e finalmente il pomello del cambio, sia questo automatico o manuale a sei rapporti (la versione da noi provata era automatica per questa MX-5 RF) posta davanti al cambio la pratica levetta per l’apertura e la chiusura del tetto rigido (ma ci torniamo tra poco), dietro al cambio troviamo altri comandi per la tecnologia come lo stick di controllo ed altri tasti posti accanto al freno a mano meccanico (così come deve essere! ndr.) fino a completare il tunnel centrale che di fatto separa pilota da passeggero con un piccolo porta oggetti in rivestito in pelle ed un pratico sportello che, sebbene posto all’altezza della spalla del pilota, vi permetterà di riporre i documenti e diversi oggetti di dimensioni medie. Il cruscotto termina a fuga dal lato del passeggero, dirigendosi verso la terza bocchetta dell’aria condizionata a goccia, anche qui, rispettando la tradizione di pulizia e design che ha da sempre contraddistinto il marchio giapponese.
Tecnologia Viva
All’interno di Mazda MX-5 RF troviamo tutti i sistemi moderni di intrattenimento, come la connessione Bluetooth, i comandi vocali, la predisposizione sia ad Android Auto che Apple CarPlay, il navigatore satellitare e la radio Dab, il tutto accessibile dal pratico schermo interno da otto pollici, che vi farà da assistente posteriore quando inserendo la retromarcia si attiverà la videocamera, che sebbene non abbia una risoluzione da cinema, è comunque ottimale e ci permette di vedere bene ogni ostacolo. Lo schermo ha una peculiarità: se l’auto è in movimento il touch-screen si disattiva, ed ecco che per comandarlo entra in gioco il pratico stick posto al centro del tunnel accanto al freno a mano di cui sopra che grazie ai tasti personalizzabili ci darà rapido accesso ai nostri comandi preferiti che potremo personalizzare, alla musica o al navigatore, oltre che poter alzare o abbassare il volume con la pratica rondella. La tecnologia non finisce qui: ecco che con il sollevamento del tasto tetto posto davanti al cambio e sopra una piccola nicchia per il cellulare, potremo aprire la nostra Mazda MX-5 RF in 12 secondi netti e fino ad un massimo di 10km/h. Aprire il tetto è una delle cose più soddisfacenti che si possa fare da fermi con quest’auto, non solo per la sensazione che ti trasmette, quanto per quello che accade all’esterno: quando avviene questa trasformazione, chi vi sta guardando vi sorriderà, sempre, garantito, potrebbero metterlo per iscritto sul contratto di compravendita come optional “sorriso garantito”: è inebriante! I fari automatici con sistema di spegnimento ed accensione automatica in caso di arrivo di un auto nel senso di marcia opposto vi permetteranno di guidare sempre in modalità abbaglianti, evitando di accecare gli altri automobilisti. Il sistema interno vi parlerà: se incrocerete un autovelox ad esempio, il volume della radio si abbasserà e la macchina pronuncerà due frasi, la prima vi avviserà del suddetto autovelox, poi nel caso stiate viaggiando ad una velocità maggiore rispetto all’ultimo cartello stradale incrociato vi suggerirà di ridurre la velocità, in caso contrario non dirà nulla. Il sistema di anti-collisione in frenata frontale invece non è adattivo, per cui l’auto vi avviserà acusticamente e visivamente con delle immagini che compariranno sullo schermo di sinistra nel cockpit ma non frenerà per voi; viceversa se affrontate una retromarcia, grazie ai sensori di parcheggio l’auto frenerà prima dell’impatto con l’ostacolo.
Kodo Engine
Il motore da noi testato per la Mazda MX-5 RF (Retractable Fastback se volete) è stato il top di gamma, Exceed come allestimento che monta un fenomenale 2.0 L aspirato da 187 CV, in esclusiva per questo allestimento la possibilità di avere il cambio automatico a sei rapporti, a differenza delle altre versioni che montano lo stesso numero di rapporti ma in modalità manuale. Il prezzo di partenza di questo motore si assesta sui €31.150,00 (trentunomilacentocinquanta euro) mentre se voleste avere tutto – ma proprio tutto – quello che c’era nella versione che Mazda ci ha fornito, avrete davanti un prezzo di €39.900,00 (trentanovemilanovecento euro). Parlando sempre di motore, abbiamo davanti uno Skyactiv Technology con quattro cilindri in linea, 200Nm di coppia massima a 4600 giri ed impianto frenante a dischi autoventilanti frontali e dischi posteriori. Quello che colpisce in termini di motore è questa nuova tecnologia che Mazda ha sviluppato, lo Skyactive che ci ha fatto innamorare: la tecnologia in oggetto permette una diversa concezione dell’iniezione, un collettore di scarico potenziato e letteralmente una maggiore compressione nella camera di combustione, il che si traduce in una combustione più pulita (facendovi beneficiare dell’assenza dell’eco-tassa), una minore incisione del calore, permettendovi di utilizzare appieno ogni singola goccia di carburante: ed è dannatamente vero, pensate che siamo riusciti a percorrere oltre duecento km arrivando a percorrere ben sedici chilometri con un solo litro di benzina, un risultato strabiliante per questa cavalleria e questo tipo di auto. Dal punto di vista di guida, l’auto ti sostiene in ogni tua azione grazie alla tecnologia predittiva SkyDrive, che invece di correggere la traiettoria in caso di sbandamenti, li previene del tutto grazie all’impiego di algoritmi adattivi che prevedono il comportamento dell’auto sulla strada; con questo non vogliamo dire che è impossibile far sbandare una MX-5 RF, ma che è abbastanza difficile, e qualora accadesse l’auto è in grado di aiutare significativamente il pilota a riprendere il controllo della situazione. Qualora invece voleste farlo di proposito, in pista ad esempio, vi consigliamo di eliminare ogni tipo di controllo di trazione e fare diversi tentativi prima di capire come si comporta questa piccola furia.
Kodo come Godo
Scusate il titolo del paragrafo, andava inserito! Parliamo adesso di quello che si prova a bordo di questo gioiello di tecnologia: inizialmente l’approccio è da gran turismo anziché da sportiva, la MX-5 RF ti mette a tuo agio (complice sicuramente l’allestimento Exceed a differenza di quello Sport ad esempio), coccolandoti con la sua morbidezza di guida, fluida, quasi come fosse su dei binari del treno; poi, accade l’inaspettato, mentre guidi ti senti sicuro, padrone della strada, è come se improvvisamente sentissi che l’auto è stata scritta per te ed ecco che inizi a prendere confidenza con l’acceleratore, dando sfogo ai 187 CV che hai sotto il cofano, le ruote posteriori si muovono, scalpitano e l’auto sembra dirti “ora si fa sul serio!” ed ecco che la vostra miciona si trasforma nella tigre che è destinata ad essere, mangiando l’asfalto con la stessa voracità del felino che ho nominato. A bordo della MX-5 RF, ho avuto il piacere di muovere il suo Skyactive aspirato in maniera pazzesca, effettuando sorpassi in piena sicurezza, affrontando curve come fossi davvero su dei binari di un treno, sentendo sempre l’asfalto come parte di quest’auto. Dunque, quest’auto non ha difetti? In termini di guida, stabilità ed emozioni la mia risposta è un netto no, non presenta difetti in questo senso. In termini di praticità interna come vani porta oggetti, si poteva fare qualcosa in più ma è davvero cercare il pelo nell’uovo a mio avviso. Un difetto che ho notato è il fatto che il bagagliaio è apribile solo con il motore spento e ad auto ferma, mediante la pressione del tasto sul telecomando (ho cercato ovunque e non ho trovato altro modo per aprirlo). Avrei voluto vedere un cruise control adattivo ed un sistema di frenata anteriore automatica per scongiurare collisioni involontarie, in termini di optional mancano i sensori di parcheggio frontali che dato il muso arcuato avrebbero fatto comodo per evitare graffi indesiderati specialmente quando ci si avvicina ai marciapiedi, data l’altezza da terra molto esigua. Sono tuttavia difetti secondari, piccole sciocchezze se paragonate all’interezza dell’opera. Da possessore di diverse MX-5 d’epoca posso ben dire che questo gioiellino incarna trenta anni di esperienza in termini di auto due posti secchi, dove il pilota è il vero protagonista della scena e lei è una katana che lo accompagna nel suo errare, là dove nel moderno traffico, l’auto che scegli è l’arma con cui vai in guerra ogni giorno!