Moving Out – Recensione del titolo targato Team17

Ecco la nostra recensione del divertente Moving Out! Uno strampalato party game che ci vedrà impegnati come addetti ai traslochi.

Paolo Saccuzzo
Di Paolo Saccuzzo - Staff Writer Recensioni Lettura da 7 minuti
7.5
Moving Out

Il modo più semplice per descrivere in poche parole il titolo preso in analisi oggi è questo: Moving Out è Overcooked ma con i mobili al posto del cibo. Non a caso, infatti, i due titoli hanno in comunque l’editore, ovvero Team17. Le somiglianze sono molteplici dallo stile artistico e alla visuale isometrica, per poi passare ai personaggi stravaganti e alla trama irriverente. Se avete giocato ad Overcooked sperando di poter diventare degli chef provetti ma fallendo nel tentativo, Moving Out è la vostra occasione per cimentarvi nel magico mondo del trasloco. Attenzione però, non siete assicurati!

Pivot!

La premessa di Moving Out è abbastanza semplice: Tu e i tuoi amici siete nuovi dipendenti dello Smooth Moves Furniture Removalists, la società di traslochi più irresponsabile al mondo. Il vostro compito sarà quello di caricare gli effetti personali dei clienti sul vostro camion, senza curarvi dei danni alla proprietà e alla sicurezza tua e dei tuoi colleghi. Tutto ciò che conta, quindi, è riuscire a trasportare tutti gli oggetti e i mobili dalla dimora al camion nel minor tempo possibile.

Moving Out

Le varie missioni disponibili, con il proseguire dell’avventura, saranno via via sempre più complesse. Si partirà con il dover semplicemente portare i mobili fino al camion, a mappe decisamente più intricate, tra ostacoli, piattaforme mobili, pacchi contenenti materiale fragile e tanto altro. Durante alcune missioni avremo a che fare anche con dei fantasmi che cercheranno di metterci i bastoni (o gli ectoplasmi?) tra le ruote.

Moving Out si divide in trenta missioni principali (senza contare quella tutorial), nelle quali in base al tempo impiegato potremo ottenere una medaglia di bronzo, d’argento e d’oro. Ovviamente, minore sarà il nostro tempo maggiore sarà il valore della medaglia ottenuta. Inoltre, per rendere le varie missioni rigiocabili, avremo tre obiettivi extra per ogni mappa, come rompere tutte le finestre della casa (o non romperne nessuna) o evitare tutti gli ostacoli presenti. Compiere uno di questi obiettivi secondari ci darà in cambio dei gettoni.

Finite le trenta missioni (che risultano pochine, a conti fatti), la longevità viene decisamente risollevata dalle missioni extra. Alcune sono accessibili tramite il “Negozio di VHS“, che verranno sbloccate tramite l’ottenimento delle medaglie d’oro, altre invece verranno rese disponibili presso “l’Arcade” con l’utilizzo dei gettoni avuti con il completamento degli obiettivi secondari.

Se le missioni del “Negozio di VHS” saranno delle varianti più complesse delle missioni principali, quelle dell’Arcade si baseranno maggiormente sul platforming.

Così come Overcooked, anche qui ci viene data la possibilità di giocare in singolo o in cooperativa locale fino a quattro giocatori. A differenza di quest’ultimo però, dove per ottenere il massimo risultato bisognava coordinarsi alla perfezione con i propri amici, in Moving Out il tutto è stato semplificato, e la collaborazione è pressoché nulla. Cioè non significa che il titolo sia meno divertente in compagnia, anzi il caos che ci potrebbe generare in cooperativa comporterà comunque svariati minuti di divertimento. Pare però chiaro il fatto che il Moving Out la cooperativa sia più un giocare alla stessa mappa al contempo piuttosto che collaborare per riuscire a finire al meglio il livello.

Inoltre, i giocatori non avranno degli obiettivi da completare con un ordine specifico, e il tutto si traduce in un caos disastroso… ma divertente proprio per questo.

Niente giorni liberi a chi si fa male

Il gioco, come detto in precedenza, seppur concepito per la cooperativa locale è perfettamente fruibile in single player, e sorprendentemente a differenza di altri Party Game non annoia quando giocato in singolo. Giocare in single player, comunque, comporta tutte le difficoltà del caso, e cercare di ottenere la medaglia d’oro da soli potrebbe rivelarsi un compito tutt’altro che semplice. Per far fronte a questo sbilanciamento è possibile attivare la “Modalità Assistita“, tramite la quale si possono ottenere alcune semplificazioni al gameplay, come ad esempio alleggerire i mobili troppo pesanti per un solo giocatore, limiti di tempo più lunghi, oppure far scomparire gli oggetti una volta caricati sul camion.

Moving OutOltre a questo viene data la possibilità di poter controllare due personaggi con un unico controller, ma il gioco stesso avverte che la cosa potrebbe creare confusione. Ed è così. Per cui è fortemente sconsigliata se si vuole mantenere stabile la propria sanità mentale.

Altra caratteristica che rende il titolo molto godibile è il suo umorismo. Certo, non parliamo di grande comicità, ma alcuni dialoghi trai i personaggi sono decisamente dissacranti, per non parlare dei vari riferimenti al mondo videoludico, come ad esempio l’Ufficio AAAAAH-tari teatro di una missione, alcune scatole a forma blocchi di Tetris, un livello che omaggia Frogger e un altro che cita Pac-Man. Non mancano nemmeno citazioni legate all’ambito cinematografico, come l’immancabile riferimento ai Ghostbusters.

Datemi una leva e vi solleverò il mobile

Moving Out, in definitiva, è questo, ovvero un divertente Party Game che è fruibile anche in singolo. Seppur perda la complessità del suo fratello maggiore Overcooked, Moving Out riesce comunque a divertire nonostante la sua breve longevità. Finito il gioco al 100%, purtroppo, difficilmente ci ritornerete, ma se cercate un titolo mordi e fuggi da giocare in compagnia potrebbe fare al caso vostro.

Il gameplay semplice di Moving Out rende il titolo adatto ai bambini più piccoli, magari giocando in cooperativa assieme al proprio padre videogiocatore. Il titolo di Team17 riesce quindi a rivolgersi a più target, con un umorismo e citazioni anni ’80 che possono essere colte solo dai giocatori più adulti e un gameplay semplice e fresco per i più giovani.

Non stiamo di certo parlando di un capolavoro, e non è esente da difetti (il comparto sonoro è alquanto anonimo e alla lunga l’esperienza potrebbe risultare ripetitiva), ma in generale Moving Out fa benissimo il suo compito, ovvero divertire senza troppi fronzoli.

Il titolo sarà disponibile dal 28 aprile 2020 per Xbox One, Playstation 4, Nintendo Switch e PC.

Moving Out
7.5
Voto 7.5
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Staff Writer
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.