Quando parliamo di console come Switch, o più in generale di Nintendo stessa, siamo soliti associare ad essa subito una determinata schiera di titoli, quali i vari Mario, Kirby, Zelda, Pokémon, Star Fox e tanti altri giochi first party con protagonisti dei personaggi diventati ormai icone del mercato videoludico. Tali associazioni spesso però, confondono il pubblico facendogli credere che le console della grande N sia una macchina con dei software dedicati esclusivamente ai bambini e pochi altri, incapace di attrarre un pubblico più grande e soprattutto più hardcore. La storia chiaramente smentisce, e infatti l’ultima fatica di NetherRealm Studios vede il suo Mortal Kombat 11 essere il gioco più venduto del mercato statunitense nel mese di aprile. Stiamo parlando di un gioco violento, sanguinolento, consigliato ad un pubblico maggiorenne, e che, dopo 14 anni dall’uscita di Resident Evil 4 per GameCube, stabilisce un ulteriore record, essendo Mortal Kombat 11 un titolo third party proprio come lo era Resident Evil 4.
Nintendo fin dall’esordio di Switch ha sempre detto di voler puntare molto di più ai titoli third party rispetto a quanto fatto con le precedenti console. Che sia la volta buona per cambiare il trend che da sempre ha contraddistinto Nintendo dalle altre console? O è semplicemente stato un ottimo gioco capace di far breccia nei cuori di più persone?