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Monorail Stories – Recensione, direzioni opposte e storia condivisa

Quella di cui parliamo oggi è un’avventura piuttosto particolare: non ci troviamo di fronte ad una produzione lunga ed impegnativa, né tanto meno di fronte a qualcosa di blando e concettualmente banale. Monorail Stories, che trattiamo in recensione, è una breve esperienza narrativa (definita simpaticamente “casual” dagli sviluppatori) ambientata su una monorotaia, che ci vedrà interagire con i passeggeri, ascoltare le loro storie, e nel frattempo procedere con un’interessante trama che lega a doppio filo il destino di due protagonisti. Facendo squadra con Freedom Games alla pubblicazione, a proporci questa piccola carismatica opera è stato il ben noto team di Stelex Software, che dopo averci deliziati con un’avventura ben più longeva e ludicamente impegnativa (Eselmir e i Cinque Doni Magici, qui potete trovare la nostra recensione) ha deciso di condividere con noi un tipo di esperienza del tutto nuova, che come punto focale ha le persone.

La sospesa linea retta

In Monorail Stories conosceremo da vicino due personaggi, che viaggiano da una città all’altra come pendolari usufruendo della lunga monorotaia che le unisce. Queste sono le città di L. ed M., simili e diverse allo stesso tempo. Ahmal e Silvie sono coloro che controlleremo, due protagonisti molto particolari che tuttavia non si conoscono tra loro, e viaggiando con tragitti inversi e differenti orari non si incontreranno mai… tuttavia, sono le piccole cose a fare grandi le storie, e inevitabilmente finiranno per influenzare ognuno la vita dell’altro con le proprie azioni.

Il nostro destino potrà essere deciso non solo da cosa facciamo, ma anche da come tratteremo gli altri (una massima da imparare anche fuori dal gioco ndr). Infatti all’interno della monorotaia ci saranno sempre altre persone, alcune che incontreremo con uno dei due, alcune che incontreremo con entrambi i protagonisti.

Inutile dire che il modo in cui tesseremo la nostra tela, tra dialoghi e azioni differenti, avrà ripercussioni sul proseguire della storia. Se risponderemo male ad un passeggero se ne ricorderà, così come si ricorderà se lo aiuterete in qualcosa, ma essere eticamente corretti è sempre la scelta più razionale? Lo scoprirete voi stessi.

Abbiamo già detto che l’esperienza è molto breve: si tratta infatti di cinque giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, in cui alterneremo il controllo di Silvie e Ahmal tra mattina e sera, e durante il viaggio decideremo cosa fare, se parlare con tutti i presenti, se dedicarci direttamente al nostro obiettivo di turno, e soprattutto in che modo farlo. Ogni azione e dialogo avrà conseguenze, e man mano si ramificherà un albero di possibili risvolti e, soprattutto, finali che potremo ottenere. Alcuni di questi sono addirittura collegati a dei personaggi secondari.

Chiaramente dialoghi e giornali nascondono anche altro: parlare e leggere vi farà scoprire sempre di più sulla lore delle due città, su ciò che sta accadendo al difuori della monorotaia, e vi regalerà uno sfondo perfetto che sarà necessario assimilare ed abbracciare per comprendere appieno determinate dinamiche, oltre ai risvolti della trama.

Divisi, insieme

Una delle cose di certo più simpatiche di Monorail Stories sta nella sua componente multiplayer. Oltre infatti alla modalità classica dove vivremo la storia di Silvie ed Ahmal tutta d’un fiato, potremo giocare con un amico online, che farà le sue scelte in modo slegato da voi, guidando uno dei due protagonisti. Non saprete quali saranno le cose accadute all’altro, quindi starete all’effettivo simulando ciò che accadrebbe nella realtà (un po’ come nei titoli della Dark Pictures Anthology). E durante l’attesa? Divertitevi con un minigioco, che non spoilereremo perché legato ad uno dei personaggi della trama. Inoltre, per coloro che desidereranno portare Monorail Stories in diretta, esiste una Modalità Twitch per giocare insieme al pubblico.

Prossima fermata: accessibilità

Uno degli aspetti più importanti e moderni di Monorail Stories è senza dubbio il suo essere adatto ad un ventaglio incredibilmente ampio di giocatori: vuoi per la semplicità delle meccaniche e dei comandi, vuoi per la squisita pixel art utilizzata, vuoi per la localizzazione anche in italiano dei testi, il gameplay e il tempo scorreranno leggeri. Monorail Stories, come più volte abbiamo sottolineato nel corso di questa recensione, è quindi un gioco accessibile e che mette le persone e le proprie storie in primo piano, persone in quanto tali, senza nominare mai diversità di cultura o etnia, un velato ma significativo messaggio di uguaglianza.

A cadenza irregolare, ci è stato svelato dal team di sviluppo, verranno rilasciate nuove stagioni a titolo gratuito, stagioni che avranno dalla loro un nuovo personaggio, ma sempre ricollegato alla storia principale di Ahmal e Silvie. Anche in questo caso apprenderemo ancora di più sulla lore, sui personaggi secondari e sull’affascinante mondo di gioco.

Monorail Stories

8

Nonostante la sua brevità, e nonostante ci lasci con una positiva fame di volerne sapere ancora di più, Monorail Stories è un genuino gioiello, un'avventura adatta a tutti i giocatori e che freme di essere rigiocato più volte per scoprire i vari risvolti e le varie combinazioni. La cosa veramente grande è il messaggio nascosto all'interno del gioco, che non si ferma semplicemente alla curiosità e alla profondità delle storie che possono nascondere le vite dei pendolari, ma va oltre, forse senza neanche accorgersene. Attendiamo con curiosità le nuove stagioni, che andranno ad arricchire il gioco con ulteriori dettagli, storie, e chiaramente ore di gioco (di cui ha effettivamente bisogno).

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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