Modena Play 2023 – Reportage e prove dei giochi durante le tre giornate di fiera

Abbiamom passato un weekend all’insegna del gioco da tavolo (e delle tigelle): eccovi il racconto delle prove del nostro Play Modena 2023.

Claudia Pintore
Di Claudia Pintore Impressioni Lettura da 8 minuti
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Era dal 2021 che non partivamo alla volta di Modena per il fine settimana più atteso dei giocatori da tavolo italiani, ed eravamo quindi impazienti di camminare nuovamente fra quei padiglioni, alla ricerca di un tavolo dove sederci a provare qualche nuovo titolo, magari addentando una tigella.

Le nostre aspettative non sono state disattese, siamo riusciti a testare molti nuovi titoli che avevamo in lista, dove alcuni ci hanno davvero entusiasmato (e non siamo riusciti a portarli a casa per un pelo… sì, The Wolves, parliamo di te), e dove altri ci hanno stupiti e lasciati con la voglia di una nuova partita. Ma andiamo con ordine e vediamo più nel dettaglio cosa abbiamo provato al Modena Play 2023.

Oak

La prima giornata di fiera è iniziata a un tavolo di Cranio Creations, dove abbiamo avuto la possibilità di provare Oak. Non abbiamo potuto fare una partita completa con questo titolo di questo piazzamento lavoratori, che ci è sembrato mettesse insieme un po’ di meccaniche già viste, coniugate a un’ambientazione particolare (druidi). Non ci ha detto nulla di nuovo, però ci piacerebbe provarlo per intero con più calma, magari vedendo un po’ come si sviluppa sul finale.

Namiji

Siamo poi passati da Mancalamaro per provare il successore di Tokaido, Namiji. Le meccaniche ricordano il suo predecessore, con qualche twist in più che ce lo ha fatto apprezzare maggiormente. Abbiamo fatto in tempo a terminare una partita e ci siamo divertiti parecchio. Bella anche la grafica e i materiali. Sicuramente uno dei titoli più piacevoli della giornata.

Twilight Inscription

Dopo aver gustato qualche tigella, come da tradizione al Play, ci siamo diretti verso lo stand di Asmodee incuriositi da Twilight Inscription. Si tratta di un roll and write imponente ambientato nell’universo del ben noto Twilight Imperium. Niente paura se non lo conoscete o non vi piace: Twilight Inscription è un gioco con meccaniche del tutto differenti. Il primo impatto visivo, senza conoscere le regole, è spiazzante. Tantissimi simboli e plance. Ma una volta spiegato scorre davvero liscio e senza particolari intoppi. Molto bello per il genere roll and write, ci ha stupiti in positivo e presto arriverà una recensione approfondita poiché ci ha convinti tanto da procurarcelo!

Red Cathedral

Non tutti fra noi avevano ancora avuto modo di giocare a Red Cathedral di Devir, per cui ci siamo seduti per una partita. Il gioco si è riconfermato un piacevole peso medio, con regole e meccaniche semplici ma sicuramente profondo.

My Shelfie

Sempre da Cranio si è concluso il nostro venerdì, con My Shelfie, un simpatico puzzle game filler che ci ha stupiti in positivo (è sicuramente in lista per i prossimi acquisti). Ottimo anche come introduttivo o family.

Pampero

Il secondo giorno è stato indubbiamente anche il più affollato, ragion per cui siamo riusciti a giocare meno purtroppo, dato l’enorme afflusso di persone ai tavoli. Fortunatamente avevamo un posto prenotato per Pampero di Tesla Games, un gestionale ambientato in Sudamerica. Sembra esattamente il nostro genere, ma sfortunatamente data la mole di regole e la complessità del gioco siamo riusciti a fare solo qualche turno. Ci ha lasciati certamente con la voglia di una partita vera. I materiali non erano ancora quelli definitivi (si trattava di un prototipo, ma in realtà esteticamente già molto bello), siamo proprio curiosi di vedere come sarà una volta uscito.

The Wolves

Ci siamo poi diretti ai tavoli di Giochi Uniti per provare finalmente The Wolves, uno dei titoli più chiacchierati di questa edizione del Play. Ci ha colpiti parecchio, in particolare per una meccanica che non avevamo ancora mai visto e che funziona molto bene! Avremmo voluto procurarci una copia, ma è andato sold out il venerdì. Sicuramente arriverà una recensione anche di questo titolo!

Una puntata allo stand dei piccoli

Visto che fra noi c’era anche un bimbo piccolo, abbiamo dedicato un po’ di tempo anche agli stand di Haba e Djeco, che hanno una linea per i più piccoli (a partire dai due anni). Se siete genitori giocatori e volete iniziare a proporre giochi da tavolo prima possibile, quindi, non potete lasciarvi sfuggire:

  • Coniglietto fa il bagno, di Haba
  • Little Balance e Little action, di Djeco

Mille Fiori

Abbiamo concluso la giornata da Devir con Mille Fiori. Il gioco ci aveva attratto per i materiali e la grafica, molto carina, ma la meccanica di draft non ci ha entusiasmato e ci ha lasciato la sensazione di avere poco controllo e che fosse tutto un po’ casuale. Peccato.

Bitoku

La domenica è iniziata da Devir, dove abbiamo giocato un round di Bitoku, gioco abbastanza pesante (e ciò non ci dispiace) ambientato in Giappone. La grafica è un po’ confusionaria ma comunque il gioco ci è sembrato interessante, anche se meriterebbe di essere provato in un contesto più tranquillo per comprenderlo meglio.

Lacrimosa

Ci siamo spostati solo di un tavolo per provare Lacrimosa, un titolo con meccaniche di Deck Building e maggioranze e un particolare sistema di selezione azione. Lo abbiamo apprezzato ancor più di Bitoku, assolutamente promosso.

Compagnie delle Indie

Ci siamo poi spostati da Giochi Uniti per provare l’altra loro novità, Compagnie delle Indie. Graficamente a dire il vero non ci attirava per nulla, eppure fortunatamente ci siamo fermati a provarlo perché ne siamo rimasti poi piacevolmente stupiti. Si tratta di un gestionale economico semplice da spiegare e con meccaniche lineari, con elementi anche azionari: un ottimo introduttivo per il genere (ma piacevole anche per giocatori più esperti). Una piccola perla inaspettata che vorremmo avere.

Mosaic

Da Pendragon abbiamo poi avuto di nuovo l’onore di testare un gioco con l’autore: parliamo di Mosaic di Glenn Drover. Imponente (a dir poco) gioco di civilizzazione e maggioranze, che ci è piaciuto parecchio.

Autobahn

Da Cranio ancora per un interessante titolo che ci è sembrato molto bello, ma che non abbiamo potuto provare con la dovuta calma, da rivedere sicuramente in un altro contesto.

Earth

Infine ci siamo diretti da Lucky Duck per giocare a un altro boardgame particolarmente chiacchierato, Earth (alcuni ne parlavano come nuovo Terraforming Mars ma più semplice). Si tratta di un gioco di carte con meccaniche di gestione mano e combo carte. Non ha deluso le nostre aspettative e sicuramente anche lui entra in lista per le prossime recensioni.

Così si è conclusa questa edizione del Play. Come sempre è stata una bellissima occasione per provare titoli nuovi e passare tre giorni di puro divertimento e buon cibo. Non vediamo già l’ora di tornare.

 

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Disegnatrice e appassionata di libri, serie tv, cinema e giochi da tavolo