Minecraft: Story Mode riceve la sua seconda stagione a quasi due anni di distanza dal rilascio della pubblicazione originale di Telltale Games. Questa stagione si apre con l’uscita del primo episodio “Hero in Residence” arrivato proprio in questi giorni sulle varie piattaforme. La nuova trama riprende le vicende dell’attuale Ordine della Pietra dopo la conclusione dell’ottavo capitolo del titolo scorso. Concedendoci la possibilità di caricare i dati della nostra precedente partita nel caso volessimo continuare a giocare con le stesse scelte operate in passato (come in ogni titolo dello studio) andremo dunque a vedere che fine avranno fatto i nostri eroi dopo il successo della loro ultima impresa.
Il ritorno degli eroi
Ritornati nuovamente a fa parte del fantastico universo cubettato che che ci eravamo lasciati alle spalle, noteremo che le cose sono parecchio cambiate nel corso del tempo. Il gruppo di eroi della leggenda si ritroverà infatti sempre più sporadicamente riunito sotto lo stesso tetto oramai. Nel prologo troveremo infatti Jesse rilegato a dover amministrare Beacon Town mentre Olivia e Axel torneranno a trovarlo giusto in occasione del Founding Day.
Impegnati sempre di meno con le escursioni e sommersi da impegni sempre più complessi, la cerchia di amici finirà per disgregarsi. Solamente l’intervento di Petra porterà il nostro protagonista sui binari di una nuova avventura mirata a salvare l’insediamento da un’antica minaccia attirata dal ritrovamento di un antica reliquia. Insieme a vecchi e nuovi personaggi inediti e mai visti prima, partiremo per questo viaggio all’insegna di nuovi mondi da esplorare.
Per concludere
Questo episodio introduttivo della seconda stagione di Minecraft: Story Mode parte molto lentamente in confronto agli altri episodi ai quali eravamo abituati. Fortunatamente nel corso del gioco il racconto evolve esponenzialmente fino ad arrivare ad una conclusione veramente interessante. Nel corso di queste due ore di storia le scelte alle quali verremo sottoposti, però, non saranno certamente delle più incisive o pressanti (se non durante le parti finali). Purtroppo, nonostante il lungo lasso di tempo avuto a disposizione per farlo, solo poche cose sono state implementate rispetto al suo predecessore. Tra queste possiamo notare giusto l’introduzione di una barra stamina nei combattimenti e la rivisitazione del banco da lavoro utilizzato per il crafting di oggetti. Con una breve introduzione alla costruzione manuale che ammicca al Minecraft originale di Mojang (prettamente superflua) finiscono così le novità introdotte finora.
La resa grafica di questo capitolo rimane invariata così come il suo comparto sonoro. Inoltre, come in altri titoli del genere, questo sarà disponibile esclusivamente in lingua inglese rendendo il prodotto non fruibile a chiunque non la conoscesse troppo bene. In fin dei conti ci troviamo davanti ad un’esperienza di gioco abbastanza leggera e frivola che non brilla di certo ma nemmeno annoia. Prettamente consigliato ai seguaci di questo franchise in cerca di qualcosa di nuovo a cui giocare e curiosi di vedere come si evolveranno le proprie scelte.
Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del gioco dopo aver completato per intero l’episodio.