Gli ultimi mesi sono stati parecchio turbolenti per quanto concerne il mondo dei videogiochi. Microsoft ha infatti rivoluzionato l’industria videoludica prima acquistando Bethesda per 7,5 miliardi e in seguito Activision Blizzard, per una cifra pari a 68,7 miliardi di dollari.
A questa mossa PlayStation ha risposto con l’acquisizione di Bungie per 3,6 miliardi di dollari, ma è evidente che la mossa fatta da Microsoft sia decisamente più predominante in ottica futura visto il numero di proprietà intellettuali in mano ad Activision.
In tal senso, l’antitrust europeo ha convocato Sony e Nintendo per sentire la loro opinione circa la già citata acquisizione di Activision Blizzard e delle possibili conseguenze sul mercato videoludico.
Pochi giorni fa era emerso che della faccenda si stava già occupando l’antitrust inglese, ma adesso pare che anche la Commissione Europea Qualcosa si stia muovendo per indagare sulla portata di quest’acquisizione.
Secondo un recente report, il regolatore antitrust ha espresso preoccupazione per possibili restrizioni all’accesso di franchise come Call of Duty su piattaforme diverse da Xbox una volta completato il processo d’acquisizione.
Inoltre è stata analizzata anche la possibilità che il servizio Xbox Game Pass possa sbarcare su piattaforme rivali, una questione già affrontata in passato dalla stessa casa di Redmond, e tale scenario è stato accolto con disapprovazione da parte sia di Sony che di Nintendo.
Era ovvio che un’acquisizione di tale portata avrebbe causato numerose conseguenze, ed è probabile che nei prossimi mesi arrivino nuovi sviluppi a riguardo.