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Marvel’s Spider-Man: ecco perché sarà migliore della serie Batman Arkham

I paragoni vanno sempre presi con le pinze: il mondo dei videogiochi è pregno di sfide continue dovute a similitudini, che siano esse di genere o di semplici meccaniche di gioco. Ogni anno si consumano sul tavolo imbandito da console e PC delle guerre sanguinolente fatte di fan appassionati di uno o dell’altro brand. La prima volta che abbiamo visto Marvel’s Spider-Man durante l’E3, la prima idea che è saltata in testa alla maggior parte degli amanti dei tie-in fumettistici è stata: “Assomiglia a Batman Arkham Saga”.

Questo articolo non vuole soffermarsi sui giochi Rocksteady Studios, delle pietre miliari del genere, bensì vuole evidenziare dei punti cardine che, ad oggi, posizionano il titolo di Insomniac Games diversi passi avanti rispetto al suo predecessore. Analizziamoli.

Batman

L’atmosfera e l’ambientazione

Batman è sempre stato raffigurato in gran parte delle sue run fumettistiche come un personaggio oscuro: le sue origini lo mostrano come un bambino travagliato che ha scelto la carriera da vigilante un po’ anche per sfogo, e in molte storie si è parlato di come quella tragedia avrebbe potuto trasformare Bruce Wayne in un criminale. Peter Parker, dopo aver ricevuto i poteri, ha agito come uno sbruffone, e ha imparato sulla sua pelle il peso delle responsabilità con la morte dello Zio Ben. Tolte queste origini, diverse sotto alcuni aspetti ma simili sotto altri, la differenza fondamentale tra le varie storie risiede nell’atmosfera. Sebbene Spider-Man abbia avuto dei momenti molto seri e alcune scene comiche con Batman esistano nei vari albi, l’Uomo Ragno prende sempre tutto con sbruffonaggine e comicità, mentre l’Uomo Pipistrello tende a utilizzare la paura contro i suoi nemici. Due meccaniche diverse, stesso obiettivo finale. Ma quale delle due rende meglio in un videogioco?

Le battute viste in alcuni gameplay, il modo in cui interagisce con i nemici e come ci combatte, mostrano in Marvel’s Spider-Man una piacevole aggiunta al combat system: la comicità. Spesso il modo di combattere della serie Batman Arkham è stato criticato per alcune dinamiche monotone, e sembra che queste potrebbero inficiare anche la produzione di Insomniac Games. La comicità di Spider-Man, da sempre una delle sue armi – e metodi per prendere coraggio – potrebbe lenire quel malessere dato dalla monotonia, facendola sentire meno al giocatore.

Marvel's Spider-Man

Tutte queste meccaniche si palesano nell’ambientazione di gioco: Arkham City e Gotham, dalle tonalità scure e cupe, lasciavano poco spazio a paesaggi mozzafiato (anche se vedere dall’alto tutta Gotham aveva il suo perché). La riproduzione di New York invece, grazie ai colori dati dal giorno, regala al primo colpo un’ottica migliore e riesce ad essere più emozionante.

Azione Pura

Batman Arkham Saga ci ha fatto amare le fasi stealth e i combattimenti in campo aperto, ma sappiamo bene che l’alter-ego di Bruce Wayne è sempre stato descritto come il miglior detective del mondo. Un personaggio molto intelligente, e l’intelligenza è un eccellente deus ex machina per alcuni videogiochi. Spider-Man è altresì intelligente ma, puntando di più sul menare le mani e sparare ragnatele che sull’investigare, potrebbe mantenere l’asticella dell’adrenalina ad un livello sempre elevato, rendendo l’esperienza più divertente e diretta, cosa che si sposa bene con il personaggio.

Se ci mettiamo di mezzo anche l’evoluzione dei vari giochi di Rocksteady Studios, il paragone riesce facile: Batman Arkham Asylum era ambientato in spazi ristretti, con Arkham City il rampino e la planata sono diventati mezzi (poco comodi) per muoversi nella città. Arkham Knight si è finalmente ricordato che Batman, tra le altre cose, è schifosamente ricco e pieno di bat-mezzi, ed hanno trovato il nuovo escamotage per il movimento in città. Tutto questo, sebbene sia assolutamente divertente da provare, nasce come un mezzo di game design, qualcosa che se rimosso non snaturerebbe del tutto il personaggio. Spider-Man, al contrario, non esiste senza ragnatele: un personaggio così acrobatico (anche Batman è agile, ma qui parliamo di livelli sovrumani) che può svolazzare nella città, correre sui palazzi, arrampicarsi e muoversi con un dondolio dovuto alle ragnatele è qualcosa di più naturale – si fa per dire – e soprattutto divertente. Togli questo a Spider-Man, e dovrai cambiare anche il nome del gioco.

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La cosa si rispecchia anche nei combattimenti: vedere una tripla capriola con calcio annesso fatta da un Uomo Ragno è quasi più logica che vederla fare da un grande combattente – forse il migliore tra gli umani – ma pur sempre umano. Naturalmente qui si parla di dinamiche separate dal gameplay, che si avvicinano di più alla sfera della credibilità: eppure spesso queste piccolezze impercettibili ad occhio nudo sono rivelatrici nella scelta del migliore.

L’esperienza e il tempo

Abbiamo parlato di ambientazione, atmosfera e contesto: tutte cose molto importanti ma non necessarie. Grandi giochi hanno peccato in queste tematiche e sono comunque riusciti ad avere successo. Ma allora cosa davvero rende Marvel’s Spider-Man – almeno sulla carta – migliore di Batman Arkham Saga? Il tempo.

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Rocksteady Studios ha ridefinito il concetto di tie-in fumettistici, mostrando al mondo come si crea un gioco basato su un supereroe. Ha creato uno standard che molti altri giochi hanno preso (La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor e sequel, Mad Max) e lo ha migliorato anno dopo anno, gioco dopo gioco. Da questo punto di vista Insomniac Games trova una strada già spianata: naturalmente i ragazzi sono riusciti a eguagliare quello standard e a superarlo in alcuni casi, ma il loro lavoro sarebbe stato molto più difficile senza i titoli di Batman.

Marvel’s Spider-Man impara dagli errori di Batman Arkham Saga, lo si è visto fin dai primi gameplay, e le svariate aggiunte di mosse, gadget e combo disponibili, unite alle possibilità conferite da un personaggio simile, ci fa ipotizzare con grande ottimismo che il genere evolverà di nuovo il 7 settembre. Insomniac Games ha anche aggiunto delle sezioni separate dalla ronda in costume, come quelle con Peter Parker civile e con Mary Jane, ricalcando e migliorando quelle brevi sezioni viste nei panni di Bruce Wayne.

Le basi ci sono tutte, i motori ormai sono caldi e meno di venti giorni ci separano dall’arrivo dell’esclusiva PlayStation 4 tanto attesa dai fan dell’Uomo Ragno.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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