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Marvel’s Midnight Suns – Recensione, eroi allo sbaraglio

Firaxis tenta con scarsi risultati di emulare il successo ottenuto con la serie X-COM, e stavolta con un brand altisonante. Ecco che sugli scaffali fisici e virtuali compare Marvel’s Midnight Suns, titolo che avrebbe dovuto di fatto rappresentare l’approdo del team di sviluppo in un mondo più blasonato, una sorta di “ora giochiamo con i grandi”, ma che invece si è rivelato tutt’altro. Andiamo a imbarcarci in quest’avventura.

Marvels-Midnight-Suns

Il sole a mezzanotte

Crossbone, mercenario al soldo dell’Hydra, è agli ordini del folle Faustus che lo comanda di ritrovare la tomba perduta di Lilith, un demone dell’antichità rimasto sigillato per secoli. L’intenzione del gruppo armato è quella di farla risorgere e avverare la profezia del sole di mezzanotte (Midnight Sun). Un volta che il demone è stato risvegliato, i nostri eroi come Iron Man e Stephen Strange si rendono conto che qualcosa nel mondo non quadra e, dopo essersi riuniti e aver trovato validi alleati, riportano in vita l’avatar del giocatore, colui che come in passato dovrà sconfiggere Lilith e portare la pace sulla Terra.

Il protagonista è del tutto personalizzabile e la sua presenza e crescita nel gioco porterà diversi vantaggi agli eroi che seguiranno le sue avventure: eroi che di fatto conosciamo per i film come Spider-man, Iron Man, Dr.Strange, Captain Marvel o Venom, mentre altri che non hanno ancora avuto un ruolo nel MCU saranno la vera scoperta del titolo. Tuttavia gli approfondimenti su questi nuovi eroi saranno banali e poco profondi, e quindi un’occasione mancata da parte del team di sviluppo, che poteva rendere “reali” dei personaggi ignoti al grande pubblico, ma che di fatto risultano essere piatti come fogli di carta.

Marvel's Midnight Suns

Combatti o annoiati

Marvel’s Midnight Suns è un titolo tattico che miscela le basi di X-Com a un gioco di carte: all’inizio di ogni missione sceglieremo tre eroi che verranno messi in piccole arene ricche di elementi, ad esempio una biblioteca con sedie, scrivanie e librerie oppure un hangar con veicoli e aerei, casse di legno, e quant’altro. Alcuni elementi saranno fissi, di conseguenza potranno essere sfruttati per saltarci sopra ed effettuare attacchi dall’alto, mentre altri saranno mobili, come ad esempio le casse di legno di cui sopra, che potranno essere scaraventate contro i nemici (che a loro volta potranno caracollare contro altri avversari o pareti, subendo ed infliggendo danni contestuali).

La scelta di permettere nel gioco questa sorta di carambola/Subbuteo è interessante nelle prime fasi dell’avventura, ma rende il gioco dannatamente semplice per molti aspetti, quando sebbene non esistano coperture per gli eroi, avremo quasi sempre il vantaggio tattico di sapere dove andrà a finire il nemico una volta colpito.

Marvel's Midnight Suns AnteprimaAll’inizio del turno avrete sei carte in mano che rappresenteranno le azioni che potrete compiere: queste carte vengono rimpiazzate ogni turno. C’è poi un’azione comune a tutti gli eroi, ovvero lo spostamento: in qualsiasi turno potrete muovere un solo eroe in qualsiasi direzione gli sia consentito, la scelta sta nel capire quale muovere e dove posizionarlo. Potenziando gli eroi potrete aumentare e cambiare la natura delle carte del vostro mazzo, in modo da controllare diversi aspetti del personaggio e di fatto creando delle vere tattiche pre-partita. Tutto ciò è interessante all’inizio, ma frustrante mentre si prosegue nell’avventura, in quanto ogni missione chiede sostanzialmente la stessa cosa: entra in una stanza e sconfiggi tutti i nemici. Certo, possono esserci delle micro differenze, come ad esempio “nel corso della partita non far rompere questo oggetto”, oppure “metti in salvo questo eroe/persona”, ma di base il discostamento dal solito “entra e sconfiggi tutti” non avverrà.

Risolto il combattimento entrerete in una fase tediosa e alquanto inutile: la vita nella base! Nel gioco vi sarà richiesto di girovagare per la mappa dell’abbazia e della base di cui sarete i padroni, per chiacchierare con gli eroi che porterete in battaglia. L’esplorazione sarà inoltre guidata da muri invalicabili e aree non accessibili se non con la progressione della storia. Avverranno poi delle scelte basate sulle relazioni con gli eroi: ad esempio vi verrà chiesto di partecipare ad una festa a sorpresa per un membro del gruppo il quale non ama tali sorprese. La scelta sull’esito dell’evento sarà vostra, ma il tutto sembra essere una mera scusa che fa da riempitivo in un gioco che poteva dare molto di più data l’importanza del nome che porta.

Marvel's Midnight Suns

In ritardo di dieci anni

Marvel’s Midnight Suns è un gioco vecchio, datato sotto il profilo ludico e narrativo: sarebbe stato perfetto se fosse uscito nel 2010 o nel 2012 in quanto la metrica che segue sembra essere quella dei giochi che andavano bene in quell’epoca videoludica. Se il combattimento soddisfa a sufficienza, nonostante alcune sbavature e personaggi che risultano essere troppo forti rispetto ad altri (limitando di fatto la scelta), la parte di “vita nella base” con domande agli eroi a risposta multipla, situazioni giornaliere tediose e percorsi binari stabiliti senza lasciare effettiva libertà al giocatore mina inesorabilmente il divertimento. 

Sotto il profilo estetico poi, possiamo stendere un velo pietoso: la grafica è datata, senza ombre e restituisce un colpo d’occhio da gioco mediocre, di uno studio minore con pochissimo budget. Terreni, piante ed elementi degli eroi che restano fissi come il mantello di Stephen Strange che sembra non subire il tocco del vento o del movimento del personaggio, o le catene di Ghost Rider che risultano pendenti e in movimento solo quando usate. Il senso visivo sembra quello di un gioco da smartphone del 2016 e non è certo questo che ci si aspettava da un titolo come Marvel Midnight Suns. L’occasione per Firaxis sembra essere stata sprecata ed è un vero peccato.

Marvel's Midnight Suns

5.5

Marvel's Midnight Suns è un gioco vecchio, datato sotto il profilo ludico e narrativo. Se il combattimento soddisfa a sufficienza, nonostante alcune sbavature e personaggi che risultano essere troppo forti rispetto ad altri, la parte di vita nella base, tediosa e poco interessante, mina inesorabilmente il divertimento. la grafica è datata e restituisce un colpo d'occhio da gioco mediocre, di uno studio minore con pochissimo budget. L'occasione per Firaxis sembra essere stata sprecata ed è un vero peccato.;s

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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