Marvel Zombies: Un Gioco Zombicide – Recensione, da che parte stai?

Marvel Zombies: Un Gioco Zombicide ci porta a scoprire com'è stare dalla parte degli zombie, e non solo: ecco la nostra recensione del gioco.

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Recensioni Lettura da 7 minuti
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Marvel Zombies: Un Gioco Zombicide

Di zombie ne abbiamo uccisi a quintali: vedendoli in TV, al cinema o sui fumetti. Ma ne abbiamo uccisi altrettanti sulle mappe di Zombicide, gioco che da anni permette a tantissimi giocatori – che siano appassionati di ambientazioni contemporanee, futuristiche, medievali, fantasy, western e chi più ne ha, più ne metta – di scendere in campo, tirare dadi e combattere orde di mostri. Ora però è il turno dei personaggi Marvel, che da sempre hanno avuto un pallino per gli zombie, e ora scopriremo perché in questa recensione di Marvel Zombies: Un Gioco Zombicide.

Partiamo dalle origini: Marvel Zombies è una serie nata dalla mente di Robert Kirkman (il padre di The Walking Dead) e vede una versione alternativa dell’Universo Marvel (Terra-2149) dove la piaga zombie si è propagata. Nel fumetto è possibile vedere vari personaggi diventare versioni zombie di se stessi, alcuni mantenendo appunto anche un po’ di lucidità dopo un buon pasto a base di cervello. Proprio partendo da questo concetto, Marvel Zombies: Un Gioco Zombicide non sarebbe mai potuto essere “classico” come gioco da tavolo.

Tu quale parte scegli?

Marvel Zombies: Un Gioco Zombicide si compone di una scatola base, che comprende gran parte dei pezzi del gioco, e di una scatola più piccola che comprende una versione alternativa del titolo, Heroes’ Resistance. In futuro arriveranno anche altre confezioni, tra cui quella dedicata agli X-Men, molto importante per il motivo che vedremo tra poco.

Marvel Zombies: Un Gioco Zombicide, di base, vi farà giocare nei panni di eroi zombificati: il vostro obiettivo sarà quello di divorare cervelli e completare obiettivi. I twist che il gioco riceve per cambiare le carte in tavola sono semplici:

  • Ogni eroe avrà due azioni
    • Divorare: attacco molto basilare che però, nel caso portasse alla morte di un nemico, resetterà il valore Fame;
    • Potere Speciale: attacco che sarà esclusivo del personaggio, con un approccio iconico allo stile e al combattimento che quell’eroe sfrutta.

I livelli del personaggio permetteranno inoltre di ricevere abilità extra, che spesso si andranno a incastrare e a fare combo con il potere (per esempio Captain America avrà il suo attacco con lo scudo, ma l’abilità sbloccata dopo aver preso determinati punti esperienza permetterà di lanciarlo anche, colpendo a distanza.

Abbiamo parlato del valore Fame: questo, che salirà ogni volta che inizierà il vostro turno o quando tirerete un 1 con il d6, quando salirà fino al livello 4 vi farà diventare degli zombie senza intelletto, spingendovi solo verso il nemico più vicino, con la sola possibilità di tirare Divorare. Il valore Fame però darà anche un bonus di dadi pari al numero raggiunto, motivo per cui salendo sarà più facile scendere.

Per il resto il gioco propone i classici archetipi dei nemici, con gli Abomini sostituiti dagli eroi (ognuno con punti ferita e abilità proprie): per ucciderli, come per uccidere le Guardie con Scudo, sarà possibile fare 1 danno per ogni successo, eliminando quindi il limite di doverli colpire con il numero di danni necessari in una volta sola.

Presenti anche i Passanti, personaggi speciali (anch’essi presi dalle proprietà Marvel) che vi daranno bonus aggiuntivi una volta divorati, mentre in ogni momento (ma una sola volta per turno) potrete prendere un Tratto Speciale, abilità consumabile che sostituisce i classici oggetti di Zombicide.

E se fossi dalla parte dei buoni?

Abbiamo però parlato anche della scatola Heroes’ Resistance: si tratta di una versione minimal del gioco, pensata per 4 giocatori, che invece vi farà giocare dalla parte degli eroi contro gli zombie. In questo caso, Marvel Zombies: Un Gioco Zombicide diventa più simile al titolo classico, mantenendo comunque qualche differenza.

Ciò che però davvero potrà girare un po’ le carte in tavola sarà l’espansione X-Men Resistance: il manuale del regolamento spiega chiaramente che, usando tale box, sarà possibile giocare dalla parte degli eroi sani anche con il gioco base. Per questo il libro presenta delle missioni pensate per gli Zombie, ma una serie di pagine le dedica anche alle altre tipologie di missioni.

Il Kickstarter infine ci ha anticipato un po’ di cose: possiamo infatti vedere, ad eccezione dei bonus KS, l’arrivo di box tematiche che inseriranno tanti personaggi nuovi, probabilmente sia in versione standard che zombie.

Le nostre impressioni

Marvel Zombies: Un Gioco Zombicide propone un twist interessante. Nonostante non si abbandoni completamente, complice la presenza di scatole che permettono di riportare tutto “alla norma”, c’è da dire che giocare come Zombie è una cosa che non facevamo da tempo (si parla delle prime scatole del gioco, ndr.). Il fatto poi che i supereroi siano più potenti del classico cittadino, porta il titolo ad avere una velocità più elevata, e di conseguenza tutto sembra più dinamico.

I poteri poi, e le abilità che sbloccherete, permetteranno ai vostri eroi di diventare macchine da guerra, in grado di sbranare e smembrare nemici in modo più semplice: attenzione però, semplice non significa peggiore, considerato che il gioco diverte proprio per la sua dinamicità.

CMON si conferma una delle migliori aziende per quanto concerne i giochi di questo genere, e inoltre riesce a sfruttare al meglio la proprietà intellettuale della Marvel regalando un feeling di gioco che si sposa alla perfezione con le storie a fumetti lette e i film visti al cinema.

Un plus da non sottovalutare, inoltre, riguarda il fatto che le illustrazioni sono state create da Marco Checchetto, disegnatore Marvel che ha permesso a tutto il prodotto di avere una linea molto vicina alla controparte cartacea.

Marvel Zombies: Un Gioco Zombicide
8
Voto 8
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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.