Marvel Ultimate Alliance 3 The Black Order – Recensione dell’esclusiva Nintendo

Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order torna, dopo 10 anni, e lo fa in esclusiva Nintendo Switch. Ecco la nostra recensione.

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Recensioni Lettura da 7 minuti
7.8
Marvel Ultimate Alliance 3 The Black Order

Essere nel settore dei supereroi ad oggi è molto remunerativo: i film del Marvel Cinematic Universe continuano a incassare milioni su milioni, gadget e accessori impazzano nei negozi e ogni lettore di fumetti sta ritrovando, grazie anche all’arrivo di scrittori davvero bravi, nuova linfa vitale negli albi venduti in edicola e nelle fumetterie. Per questo, all’annuncio di Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order come esclusiva Nintendo Switch, la cosa era stata presa decisamente con entusiasmo. Oggi nei negozi esce il titolo di Team Ninja: andiamo a scoprirlo per bene.

Old but Gold

La formula che Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order propone è la stessa, nel bene e nel male: quattro eroi a scelta, ognuno con le sue abilità di attacco base (leggero e pesante) e quattro skill sbloccabili salendo di livello, si fanno strada in corridoi che portano a delle stanze un po’ più grandi dove combattere orde di nemici di vario genere. Potendo utilizzare le skill in combinazione tra di loro, il gioco vi regalerà un grado di sfida sempre crescente, richiedendo ogni tanto un pizzico di intelletto e astuzia per sconfiggere determinati nemici e boss. Se quindi tutti i fan della serie potranno ritrovare i grandi pilastri di gameplay del passato, d’altro canto ben poco viene inserito all’interno per svecchiare un titolo che esce circa 10 anni dopo il precedente.

In termini di personalizzazione, alcune dinamiche permetteranno al giocatore di potenziare determinati attributi, così da rendere lo stile di gameplay più adatto al suo modo di giocare: una sorta di “sferografia” infatti permetterà di spendere monete e collezionabili per potenziare alcuni valori della propria squadra. A questo si affiancano la gestione e il potenziamento dei materiali ISO-8: veri e propri minerali che potrete trovare o potenziare, questi andranno a conferire un upgrade singolare al personaggio equipaggiato. Tutto questo purtroppo però si riduce ad un semplice lavoro d’equazione, lasciando appunto il tutto relegato ai soli numeri.

Ad aggiungere pepe ad una storyline che, comunque, saprà regalarvi qualche sfida divertente, ci pensano le Prove Infinity: queste missioni particolari, dotate di obiettivi specifici, oltre a rendere più alto il livello di sfida del gioco, al completamento vi daranno vari oggetti come i cristalli ISO-8, i cubi ESP (per dare esperienza ad uno degli eroi), qualche collezionabile (come illustrazioni o altro) e persino dei costumi alternativi di alcuni personaggi (o addirittura, i personaggi stessi).

Multi è meglio

Sebbene il gioco sia godibile anche in single player, c’è da dire che in multiplayer Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order sia davvero di un altro livello: tolto che la IA degli alleati non spicca di genialità (rendendosi più volte alla mercé degli attacchi nemici), avere da uno a tre alleati affianco rende il tutto più divertente, specialmente nelle Prove Infinity. Le combinazioni degli attacchi poi sono ciò che viene reso meglio a schermo, anche se ogni tanto tutto questo porti a dei rallentamenti fastidiosi (che sicuramente risolveranno tramite patch).

Le possibilità multiplayer che il gioco offre al giocatore sono molteplici e davvero per tutti i gusti: Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order è infatti giocabile in locale (sia con due Joy-Con su stessa Switch o TV, sia con due Switch diverse) e persino online.

Lo Yin e lo Yang

Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order gode di una duplice anima: se dal lato storytelling il gioco spicca di una luce propria, purtroppo tecnicamente invece la luce è un leggero bagliore. Parlando prima di quest’ultima, il gioco presenta dei problemi sia sulla telecamera sia sulla stessa grafica di gioco. La prima alcune volte, specialmente negli spazi aperti, sfarfallerà un poco (ma le patch stanno già risolvendo in parte questo); la seconda, invece, sarà abbastanza curata nei filmati ma ogni tanto, specialmente in modalità portatile, evidenzierà i limiti tecnici della console, perdendo quella nitidezza che però in modalità docked riguadagna un po’. Naturalmente abbiamo parlato di opposti, e se la tecnica del gioco non è così sublime, la scelta della storyline, degli eroi e di come incastrarli è geniale: il titolo è slegato dai precedenti due Ultimate Alliance, presentando una sorta di universo alternativo che fonde ogni singolo dettaglio memorabile del MCU, delle serie televisive Netflix e dei fumetti. Sfruttando di nuovo Thanos, il suo Ordine Nero e le Gemme dell’Infinito, la trama che collegherà ogni vicenda sarà quella di trovare le gemme prima di Thanos, sottraendogliele e salvando l’universo.

Potrete incontrare ogni personaggio nella sua location “tipica”: un esempio è Daredevil, che incontrerete mentre combatterete contro la Mano e Kingpin. Proprio lui, all’interno di un corridoio, evidenzierà come gli piaccia combattere in quel tipo di spazio, citando quindi la famosa scena della serie tv Netflix. Tutto questo trova riscontro anche nel design dei personaggi: da una Scarlet Witch più vicina al fumetto ad un Iron Man davvero simile a RDJ, il lavoro che ad un primo colpo d’occhio può sembrare un accozzaglia di concetti, è invece sintesi e risultato di un minuzioso studio di ogni contenuto uscito della Marvel. Ad accompagnare il tutto, il doppiaggio in inglese sarà pressoché perfetto, con tanto di traduzione italiana nei sottotitoli sempre adeguata. Non ci resta ora che attendere, sperando che la già grande offerta di gioco, riceva nuova linfa vitale (magari più al passo coi tempi) con delle Prove Infinity a tempo, creando una sorta di End-Game da poter giocare in compagnia.

Marvel Ultimate Alliance 3 The Black Order
7.8
Voto 7.8
Condividi l'articolo
Editor in Chief
Segui:
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.