Settembre è la gallina delle uova d’oro per il videogiocatore appassionato di titoli sportivi: a partire dall’eterna sfida tra FIFA e Pes, massimi espositori del calcio su console, sino ad arrivare alle garanzie donataci negli anni grazie ai ragazzi di 2K con NBA… ne abbiamo assolutamente per tutti i gusti. Settembre è però anche il mese d’uscita della serie sportiva più longeva in circolazione, e che nel tempo ha saputo ritagliarsi la sua schiera di fan anche in Europa, pur essendo piuttosto di nicchia per tutte le persone fuori dall’America: stiamo parlando di Madden NFL 17, arrivato quest’anno alla sua ventottesima versione. Scopriamo insieme ciò che hanno creato i ragazzi di EA con questa simulazione di football americano!
Aria di cambiamento
Una volta inserito Madden NFL 17 nella nostra console, verremo catapultati immediatamente in un finale di partita al cardiopalma, dove dovremo tentare di vincere partendo da una posizione di svantaggio; questo escamotage serve a presentare le rinnovate funzioni d’attacco del titolo, quasi completamente riviste rispetto al capitolo dello scorso anno. Sarà infatti intuibile da subito come la corsa, e di conseguenza il ruolo del running back, siano stati notevolmente affinati: grazie a movimenti come lo spin e il juke (finalmente utili a livello di gameplay e non solo accessori) uniti ad una IA della linea d’attacco finalmente adeguata, sarà possibile creare dei veri e propri pericoli in questo senso; questo con top player del genere in grado di uscire finalmente da situazioni scomode e portarci letteralmente alla vittoria. In tal senso sono stati rivisti anche i lanci in generale, con un bilanciamento notevolmente migliorato e finalmente vari efficaci modi di completare un’azione da quarterback, non più costretto a utilizzare il singolo lancio che funzionava praticamente sempre; impersonare il ruolo più affascinante del football americano sarà finalmente appagante e motivante, con la possibilità di impostare e scegliere tra svariati schemi d’attacco, donando longevità e freschezza a tutto il gameplay.
Modalità su modalità
Una volta finita la splendida partita di presentazione, con tanto di cutscene doppiata, ecco un altro elemento che contraddistingue questo Madden NFL 17 dalle scorse versioni: una modalità tutorial immediata che parte in automatico una volta aperto il menù di gioco; oro colato per i neofiti, questa modalità permetterà a tutti di familiarizzare con i comandi di gioco vecchi e nuovi, dimostrandosi di fatto utile sia per i nuovi che per i giocatori affezionati della serie. La modalità centrale del titolo EA è però la Franchise Mode, la classica carriera che, nei panni di head coach, proprietario o di giocatore, ci permetterà di arrivare sino al SuperBowl. Le novità principali riguardano soprattutto le attività accessorie: finalmente sarà possibile gestire la squadra a 360 gradi, svolgendo manualmente il draft, gli allenamenti e tutte le attività secondarie presenti fra una partita e l’altra; saranno poi disponibili diverse attività di gestione manageriale, come la gestione delle finanze e la possibilità di costruire uno stadio e di trasferire la squadra: tutte piccole cose che danno un senso di profondità e realismo maggiore rispetto alle versioni passate. La grande novità del Franchise Mode è però il Play of the Moment: grazie a questa feature sarà possibile giocare solo le azioni salienti offensive e/o difensive della partita, a nostra discrezione: grazie a un livello di simulazione finalmente adeguato e un’ottima intelligenza artificiale. Sarà possibile snellire di molto la durata di una stagione intera, senza però perdere nessuna emozione di essa: tutto sarà ovviamente selezionabile e “settabile” a piacimento, ma troviamo questa aggiunta veramente ottima vista la grande durata di una singola partita giocata punto a punto di questo fantastico sport. Per chiudere questa sezione dobbiamo assolutamente menzionare la modalità Ultimate Team che, con l’introduzione del concetto di intesa, vede la sua profondità aumentare notevolmente: nulla a che vedere con FIFA, ma risulta comunque appagante e divertente, specialmente da giocare online.
Tecnica generale
Madden NFL 17 è mosso nuovamente dal motore grafico Ignite, sistema che probabilmente risulta un po’ datato nel 2017. Il titolo presenta una buona grafica, con animazioni in game realistiche e un impatto visivo più che buono, comprensivo di stadio e pubblico; i punti deboli si notano soprattutto durante le cutscene, con animazioni d’intermezzo non proprio all’avanguardia ed espressioni del viso un po’ vuote, senza donare anima al personaggio videoanimato. Con l’ottimo lavoro svolto dal Frostbite in questo FIFA 2017, siamo certi che EA non tarderà a portare il nuovo motore di DICE anche nella sua simulazione di Football Americano. Discorso diverso invece possiamo fare per il comparto sonoro, assolutamente fantastico: enconmiabile il lavoro svolto in telecronaca da Brandon Gaudin e Charles Davis, coppia che ha sostituito i soporiferi Jim Nantz e Cris Collinsworth, uno dei gravi punti deboli della scorsa edizione.