Madame Web – Recensione, l’ennesimo passo falso dello Spider-Man Universe

Sony ci riprova con Madame Web, che purtroppo si rivela un film scialbo e realizzato senza impegno, facendo peggio di Morbius: ecco la recensione

Giorgio Maria Aloi
Di Giorgio Maria Aloi - Contributor Recensioni Lettura da 8 minuti
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Madame Web

Madame Web è finalmente nelle sale, ma a quanto pare l’andazzo preso da Sony per il suo Spider-Man Universe non è dei migliori. Il film di S. J. Clarkson è incentrato sull’omonimo personaggio creato da Denny O’Neil e John Romita Jr., apparso per la prima volta nel fumetto The Amazing Spider-Man (Vol. 1) n 210, e come detto fa parte del Sony’s Spider-Man Universe insieme ai due film di Venom con Tom Hardy (un terzo è in uscita l’8 Novembre 2024) e di Morbius con Jared Leto.

Il cast vede come protagonista la talentuosa Dakota Johnson (Anastasia della trilogia di Cinquanta Sfumature), Sydney Sweeney (Cassie Howard di Euphoria e protagonista femminile nel recente Tutti Tranne Te), Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim ed altri.

È davvero peggio di Morbius?

Dopo aver acquisito poteri di chiaroveggenza in seguito ad un incidente quasi mortale, il paramedico Cassandra Web (Dakota Johnson) cercherà di prendere consapevolezza dei suoi poteri e fare pace col suo misterioso passato. Presto, dovrà vedersela con Ezekiel Sims (Tahar Rahim), un misterioso uomo che sta dando la caccia a tre giovani ragazze: Julia Cornwall (Sydney Sweeney), Mattie Franklin (Celeste O’Connor) e Anya Corazon (Isabela Merced). Cassandra farà di tutto per proteggere e mettere in salvo le tre ragazze.

Senza entrare troppo nei dettagli della trama, ci troviamo a dire che, purtroppo, non ci siamo. Ormai è un dato di fatto: Sony non sa sfruttare al meglio questi personaggi, e non sa realizzare dei film su di essi all’altezza, quasi a farci pensare che forse sarebbe meglio puntare su altro (al di là degli incassi, che comunque arriveranno).

Rispondendo alla domanda del titolo del paragrafo, la risposta è “sì”, perché di “Madame Web” non si capisce l’utilità e dove voglia andare a parare: è poco chiaro, e non lascia nulla. Per essere precisi, bisogna fare una distinzione tra “film brutto” e “film dimenticabile”: il primo è un film che si fa davvero fatica guardare e lascia sensazioni negative; mentre il secondo è quello che non lascia particolarmente niente e lo dimentichi, addirittura il giorno dopo la visione. Madame Web si colloca esattamente nel mezzo delle due categorie, perché è un film brutto che fa provare brutte sensazioni e finisce nel dimenticatoio, oltre al far rimpiangere il tempo e i soldi spesi per il biglietto spesi.

Madame Web sembra uscito negli anni 90 o inizio 2000, e non è per via dell’anno in cui si svolge la trama (2003) o per la colonna sonora di quei tempi, che ci può stare (anche se è stata sfruttata quasi a caso, come Toxic di Britney Spears in una scena action). Le ragioni sono la regia totalmente pessima e la CGI realizzata malissimo, tanto da far pensare che non ci sia stato alcun progresso tecnologico.

 

Tutto questo, è accompagnato anche da un montaggio fastidioso, in cui c’è un miscuglio di scene messe lì e che annoiano man mano che la visione prosegue, oltra a una trama in cui non succede assolutamente nulla. Esatto: per un’ora e mezza non succede nulla di entusiasmante, per poi alzare leggermente il livello di coinvolgimento negli ultimi minuti. Nell’atto finale l’azione aumenta, ma tutto quello che succede si risolve con un ritmo troppo rapido e con una comprensione degli eventi molto vaga.

La Madame e il cast

Tra i punti  più gravi, è che non si capisce neanche se il problema sia la pessima scrittura dei personaggi, che spesso influisce sulla capacità attoriale di chi prende parte al film di turno. In questo caso, la pessima scrittura è piuttosto marcata e i protagonisti sono privi di caratterizzazione, e qualcuno è addirittura stereotipato.

Sembrava che Dakota Johnson si trovasse lì per caso, e che non sapesse nemmeno cosa ci facesse. Il suo personaggio è addirittura sociopatico e a tratti odioso, tanto da non portare lo spettatore ad affezionarsi a lei. Sydney Sweeney, invece, ancora una volta è stata sprecata, perché in realtà è una bravissima attrice che potrebbe fare molto di più: nel caso di Madame Web il suo personaggio è palesemente stereotipato, ovvero la classica ragazza timida che tende a reprimere la sua femminilità. Nemmeno le altre due protagoniste, Celeste O’Connor e Isabela Merced, riescono del tutto. In un certo senso sono state tutte sprecate, ed è un peccato, perché apparentemente la cosa poteva funzionare, e l’alchimia tra le quattro ragazze si percepisce anche, ma non è sufficiente per rendere il film almeno godibile. Anzi, non è assolutamente normale che l’unica cosa positiva che resta nella mente di diversi spettatori sia l’estetica delle attrici. Ancora peggio, i costumi mostrati nei trailer del film si vedono solo per un minuto all’interno della pellicola. Tutto ciò non la fa sembrare una presa in giro? Queste sono cose che fanno infuriare, perché viene messo più in evidenza l’aspetto estetico che la sostanza.

È il caso di continuare?

Il modus operandi della Sony è mettere a disposizione un budget limitato, ma che quasi sempre viene gestito in modo pessimo. Infatti il livello tecnico non è mai stato eccellente, ma vige la “regola del 3”, ovvero dove se gli incassi sono tre volte superiori ai costi, il film resta pur sempre una sorta di successo commerciale. Finora, Sony ci è comunque riuscita sempre (o avvicinandocisi, come nel caso di Morbius).

Questo è un metodo che funziona a livello finanziario, ma allo stesso tempo ne risente a livello tecnico. Gli errori sono praticamente su tutti i fronti, e per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, si ha la tendenza a renderli degli antieroi problematici e che si discostano totalmente dalle versioni fumettistiche.

Ad esempio in prima battuta hanno reso Venom eccessivamente comico, poi Morbius è stato reso un film senz’anima e totalmente scialbo. Adesso, è stato il turno di Madame Web e sono arrivati a fare addirittura peggio del film con protagonista Jared Leto (e ce ne vuole). Ci viene quindi spontaneo chiederci se valga davvero la pena sfruttare così (rovinare) questi personaggi, e se dovessi darvi una risposta, vi direi “assolutamente no”.

Madame Web
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Voto 3
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