L’uomo Fedele – I retroscena del film raccontati da Laetitia Casta e Louis Garrel

Emanuele Massetti
Di Emanuele Massetti Analisi Lettura da 4 minuti

Laetitia Casta, la splendida diva francese, fa tappa a Roma per presentare insieme a suo marito (nonché regista) Louis Garrel, il loro ultimo film insieme: “L’uomo Fedele“. La coppia, che ha convolato a nozze poco tempo fa con una cerimonia defilata e sobria, arriva nella capitale per incontrare i giornalisti nella cornice dell’hotel St. Regis, in occasione del festival “Rendez-vous” che promuove il cinema francese nel mondo facendone scoprire novità e tendenze.

I due divi, stupendi nei loro rispettivi anni (40 lei e 35 lui) si mostrano loquaci e disponibili nel rivolgersi ai giornalisti sfoderando un italiano fluido e garbato. I due hanno dichiarato: “Non è stato facile lavorare insieme tutte quelle ore sul set, essendo una coppia nella vita e nella finzione cinematografica“. Lui con un taglio quasi a zero e lei con i  capelli raccolti e una bellezza ancora fresca e giovanile, si aprono al pubblico dei giornalisti. Garrel, che ha la febbre del cinema fin da quando era piccolo (padre regista e madre attrice) prosegue la sua carriera cimentandosi nel suo secondo lungometraggio; sceglie di raccontare una storia a tre per indagare l’enigma amoroso con finezza e ironia. Il regista esordisce con un meraviglioso “Buongiorno a tutti” e continua poi dicendo: “c’è un rapporto speciale fra l’Italia e la Francia, umano e cinefilo, e sono molto contento di essere qui”.L'uomo Fedele

Louis Garrel ci tiene a ribadire che il suo film è parla di sentimenti, ma senza che questi sia “sentimentale”: quest’opera è infatti scritta a quattro mani con il grande drammaturgo Jean-Claude Carrière che, in fase di sceneggiatura, lo ha esortato a essere meno sentimentale di quanto non volesse essere. Garrell conosce bene il ménage à trois, ha infatti girato The Dreamers con Bernardo Bertolucci, dove già veniva trattato questo tema, e originariamente già portato sullo schermo da François Truffaut con Jules e Jim. Garrell parla del suo amore per Truffaut “mi sono intriso di Truffaut”. Laetitia prende il microfono e con voce suadente e flebile ci trasmette la sensazione che non potrebbe mai avere un tono di voce più alto di così; ci spiega che il film era già scritto molto bene e non ha fatto altro che abbandonarsi completamente alla storia. “Mi piace mettere in gioco la vita privata nei film, non ho paura”. Il giovane regista invece afferma che “I francesi sanno come mettere in scena i sentimenti perché è una tradizione.L'uomo Fedele

Garrell spiega il suo essere artista volubile, che cambia figura professionale tra attore e regista a seconda delle sue voglie. Per Laetitia il cinema sentimentale di oggi è troppo commerciale, finto e poco coinvolgente. “Ne L’uomo Fedele la violenza dell’amore viene dal fatto che i nostri sentimenti sono così versatili e soggetti ai cambiamenti più repentini”

Vi ricordiamo che il film L’uomo Fedele uscirà l’ 11 aprile distribuito da Europictures. 

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