Lamù è una nota serie di manga giapponesi degli anni 80, che ha nel corso del tempo ottenuto un proprio spazio nel mondo dell’animazione nipponica, e un certo successo, probabilmente anche grazie all’iconico cast di bizzarri e simpatici personaggi. Ebbene, con un teaser trailer è stata annunciata nelle scorse ore, una nuova serie animata per Lamù che sarà probabilmente rilasciata nel corso del 2022.
Per coloro che non conoscessero gli eventi del manga, parliamo di una storia alquanto bizzarra e quasi parodistica della società nipponica, oltre che in generale del modo di vivere occidentale. Protagonista della vicende è proprio Lamù una giovane “ragazza” appartenente dalla razza aliena degli Oni.
Un giorno la specie di queste creature decide di attaccare il pianeta Terra, ma prima di sferrare l’attacco decisivo, viene offerta all’umanità un’occasione sotto forma di sfida che potrebbe salvare tutti. La challenge alquanto stramba, richiede che un individuo umano scelto a caso da un super computer, riesca ad avvicinarsi a Lamù e a toccare le sue “corna” che ha fra i capelli.
Per rendere le cose però un poco impari, ci pensa la sfortuna che fa ricadere l’onere di salvare la razza umana nelle imbranatissime mani di Ataru Moroboshi, un giovane ragazzo impacciato come non mai e pessimo nelle relazioni con l’altro sesso.
Lamù, come potete vedere dal teaser in copertina a questo articolo, ha le sembianze di un’avvenente ragazza, fattore che porta ancora di più Ataru a commettere errori imbarazzanti nel disperato tentativo di “avvicinarsi” alla giovane.
Peccato inoltre per Ataru (e per l’intera umanità) che Lamù abbia anche la capacità di volare, fattore questo che rende il processo di avvicinamento apparentemente impossibile. La storia quindi prosegue con il giovane che deve ingegnarsi per salvare il mondo e con il resto delle persone che lo insultano continuamente per la sua inefficienza e con i genitori che rimpiangono di averlo messo al mondo per quanto è imbranato.
Questa è solo l’introduzione di un insieme di vicende che fanno delle situazioni assurde la principale ragione d’essere. Tuttavia, i toni e i riferimenti utilizzati sono quelli tipici della comicità giapponese degli anni 80 e 90, con un approccio a tratti superato per quanto riguarda l’interazione con la sessualità, e siamo quindi piuttosto curiosi di vedere come tali delicate tematiche verranno trattate in questa nuova iterazione.