Lucca Comics and Games 2018: reportage della quarta giornata

Claudia Pintore
Di Claudia Pintore Analisi Lettura da 5 minuti

Sabato 3 Novembre è stato il quarto giorno di Lucca Comics e anche stavolta ci siamo messi all’opera per testare più giochi possibili – andate a leggere qui, qui e qui per i resoconti delle prime tre giornate. Complice il sole, che dopo i giorni precedenti sembrava un miraggio, l’atmosfera al padiglione Carducci era decisamente vivibile e non abbiamo avuto difficoltà a trovare tavoli liberi per giocare – per la nostra gioia. Ovviamente, terminata la nostra quotidiana scorpacciata di boardgames, abbiamo approfittato anche noi del clima clemente per passeggiare lungo le viuzze del centro e ammirare gli altri stand e i bellissimi cosplay.

Welcome to

Questo è l’anno dei roll and write: anche Fever Games ha infatti localizzato un board game con questa meccanica, Welcome to. A dire il vero, qui non ci sono dadi da tirare, bensì tre mazzetti di carte da girare, che indicano di volta in volta cosa inserire nella nostra città di carta. Ogni giocatore dispone di un foglio in cui sono rappresentate delle casette in fila e, a ogni turno, sarà necessario scrivere su una di queste uno dei numeri da 1 a 15 – i civici- usciti sulle carte, insieme ad un particolare bonus associato al numero scelto. Inutile dire che lo scopo è fare più punti degli avversari creando la città migliore. Divertente, veloce e non c’è limite al numero di giocatori. Piacevole scoperta.

welcome to

Crypt

Ci siamo poi recati allo stand GateOnGames per provare un simpatico filler, Crypt. In questo gioco di carte ci troveremo a interpretare gli eredi di un defunto sovrano, in lotta fra loro per spartirsi l’eredita. La meccanica è semplice è divertente: si utilizzano 3 dadi da posizionare sulle carte tesoro, a turno, scegliendone il valore; i giocatori successivi potranno scalzare i dadi avversari posizionandone uno di valore più alto. Tuttavia, utilizzare dadi di valore troppo alto può essere rischioso, dal momento che a fine turno, per riottenerli nuovamente disponibili, bisogna tirarli sperando di ottenere un risultato pari o superiore a quello scelto durante il posizionamento. Simpatico, divertente e semplice.

crypt

Roll Player

La tappa successiva è stata allo stand Raven, dove ci siamo fermati presi dalla curiosità per Roll Player. Si tratta di un boardgame in cui ogni giocatore dovrà fare del suo meglio, gestendo i dadi a disposizione, per creare un classico personaggio da gioco di ruolo, decidendo quindi quali statistiche aumentare, che equipaggiamento fornirgli e quali abilità sviluppare. Idea sicuramente carina, merita una seconda partita.

roll player

Kingdomino: Age of Giants

Da Oliphante2 abbiamo poi testato la nuova espansione per Kingdomino, il vincitore dello Spiel dello scorso anno, nonché gioco dell’anno 2017. Age of Giants introduce 2 varianti (oltre a una bellissima torre portatessere): la prima è la possibilità di risolvere due obbiettivi durante la partita, relativi al posizionamento delle tessere attorno al proprio castello; la seconda riguarda, come dice il nome stesso, i giganti, che fanno la loro comparsa su alcune tessere e procurano un malus a fine partita. Proprio quest’ultimo modulo è molto carino da giocare e aggiunge un pizzico di interazione dato appunto dalla possibilità di rifilare i giganti agli avversari. Gli obbiettivi sono parsi invece un pochino squilibrati, alcuni decisamente difficili da realizzare, ma con qualche home rule possono costituire anch’essi una variante interessante.

age of giants

King of Tokyo

Abbiamo poi voluto provare King of Tokyo allo stand Mancalamaro. Ogni giocatore è un cattivissimo mostro in competizione per la conquista/distruzione di Tokyo. Sicuramente un gioco non proprio profondo – basta avere fortuna con i dadi – ma comunque divertente, specie se si gioca con dei bambini.

king of tokyo

Bunny Kingdom

L’ultimo gioco della giornata è stato Bunny Kingdom, sempre da Mancalamaro, non propriamente una novità – era già presente al Modena Play quest’anno – ma non avevamo ancora avuto modo di giocarlo, per cui ci siamo seduti di buon grado al tavolo. Avevamo sentito parlare di questo boardgame, tanto “puccioso” nell’aspetto quanto profondo e assolutamente non banale. Ogni giocatore è il leader di un popolo di conigli che deve prosperare, cercando di ottenere il maggior numero di carote d’oro (punti vittoria) possibili. Le meccaniche sono basate sul draft di carte, utilizzabili per posizionarsi sulla mappa o come obbiettivi da realizzare entro la fine della partita. Le aspettative non sono state deluse e ci ha lasciato la voglia di rigiocare.

bunny kingdom

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Disegnatrice e appassionata di libri, serie tv, cinema e giochi da tavolo