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Luca – Recensione del nuovo film tutto italiano targato Pixar

Per chi ha amato il cortometraggio Pixar di Enrico Casarosa, La Luna (candidato all’Oscar per il miglior corto d’animazione nel 2012) il passaggio del regista ligure al lungometraggio con Luca era atteso da tempo, ed oggi vi proponiamo la nostra recensione. Il film d’animazione sarà disponibile dal 18 Giugno su Disney+. Attraverso questa storia di formazione ispirata alle vecchie leggende liguri, Casarosa rammenta la sua giovinezza e le estati spensierate in riviera, ma soprattutto il fortissimo rapporto di amicizia con il migliore amico Alberto. A metà tra La Sirenetta (1988) e Stand by me (1986), Luca racconta la storia di una coppia di mostri marini, Luca e Alberto,  affascinati dal mondo in superficie nell’Italia del boom economico che sognano di vedere a bordo di una Vespa, da loro ritenuto un mezzo di trasporto magico in grado di portarli ovunque.

Sfidando le paure della loro gente, i due si mischiano tra la popolazione di Portorosso (un paesino fittizio chiaramente ispirato a cittadine delle Cinque Terre come Monterosso e Vernazza) e fanno amicizia con l’esuberante Giulia, una ragazzina di Genova che passa le estati nel villaggio con il padre pescatore Massimo e il burbero gatto Machiavelli.

luca

 

Ogni estate si tiene la Portorosso Cup, una sorta di triathlon per bambini regolarmente vinta dall’insopportabile bullo del paese Ercole. Giulia è determinata a vincere per dare una lezione al bulletto, mentre Luca e Alberto vogliono usare i soldi del premio per comprare una vecchia Vespa scassata che useranno per vedere il mondo. Il trio unirà così le forze per vincere e l’esperienza renderà l’estate indimenticabile.

In una sorta di Amarcord d’animazione, Luca omaggia i film di Fellini, Visconti (La terra trema) e Rossellini (Stromboli) con un’estetica vicina ai lavori del primo Miyazaki (Le avventure di Lupin III e Il fiuto di Sherlock Holmes) con le sue linee tonde e morbide, dando spazio nel (ricco) repertorio d’animazione Pixar a una storia tutta italiana. Il regista Casarosa ricostruisce perfettamente l’ambientazione della riviera ligure con una grande attenzione alla luce e ai colori del territorio, oltre a una fedele ricostruzione dei bellissimi e pittoreschi paesini che compongono il litorale.

Ma la volontà di introdurre ai più piccoli e al mondo le ambientazioni, le musiche e i sapori dell’Italia al massimo del suo benessere economico e sociale (gli anni 50 e 60 del Boom) si rivela un’arma a doppio taglio perché soffoca una storia dal discreto potenziale e dalla grande originalità che avrebbe giovato di maggiore attenzione.

L’impressione infatti, guardando Luca, è che la tendenza di certi film a giocare su un immaginario italiano fatto di musica popolare, buon cibo e bellezza unica per compiacere un pubblico straniero (come ad esempio Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino o film meno recenti come Io ballo da sola di Bernardo Bertolucci) venga in questo caso un tantino esasperata. Detto questo, il primo lungo di Enrico Casarosa per la Pixar non è di certo un inciampo o un esordio disastroso, anzi.

luca disney pixar

Nei momenti più originali il film rivela quel potenziale e quell’incantevole immaginario che avevamo avuto modo di ammirare ne La Luna e il rapporto di amicizia profonda che unisce i due giovani protagonisti colpisce al cuore nei migliori modi possibili per il suo realismo dal momento che, come abbiamo detto nella recensione, in Luca è ricostruito il rapporto del regista con il migliore amico Alberto, conosciuto a undici anni in una delle tante estati passate nella riviera ligure.

Inoltre, Luca ha la peculiarità di essere un film particolare all’interno della Pixar anche perché esplora il difficile momento della crescita che sta tra l’infanzia e l’adolescenza. E Casarosa conferma questa riflessione:

Ho realizzato che alla Pixar non avevamo ancora fatto un film sui ragazzi che fanno i ragazzi, una storia alla Stand by me per intenderci, e questo è stato parte della decisione di fare questa storia. In più volevo raccontare dell’età pre-innamoramento, quella in cui non pensiamo ancora all’amore, a trovare un fidanzato o una fidanzata ma tutto è ancora incentrato solo sull’amicizia. Queste sono le cose che avrei voluto vedere sullo schermo.

Il problema, però, è che tutto questo potenziale finisce un po’ secondo piano, limitando Luca a un piacevole film per turisti che si annovera tra i film meno potenti della Pixar, il che non è una cosa particolarmente grave considerando che questa conta nel suo repertorio numerosi capolavori dell’animazione mondiale (presenti anche su Disney+).

Luca

7.1

Un'aggiunta originale e piacevole al repertorio della Pixar, Luca ha sicuramente dei momenti brillanti che finiscono soffocati da un'esasperazione del suo immaginario di riferimento. ;s

Pierfranco Allegri
Pierfranco nasce a Chiavari il 1 Aprile 1994. Si diploma presso il liceo Classico Federico Delpino e studia Cinema e Sceneggiatura presso la Scuola Holden di Torino. Al momento scrive recensioni online (attività cominciata nel 2015) presso varie riviste tra cui GameLegnds e Cinefusi.it

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