La sonda New Horizons, lanciata nel 2006, ha finalmente portato a termine la sua missione raggiungendo il pianeta Plutone così che potesse catturare e trasmettere alcune foto ad alta risoluzione.
L’impresa spaziale gestita dalla NASA è stata resa possibile anche grazie all’utilizzo del processore MIPS R3000, lo stesso impiegato nella prima PlayStation che nonostante i suoi 11 anni di età, è stato in grado di gestire e coordinare il viaggio portando la sonda sana e salva sino a destinazione.
D’altro canto, non ci stupisce troppo l’idea di voler utilizzare la stesso processore, modello MIPS R3000, che un tempo faceva girare titoli come Final Fantasy 7 e Metal Gear Solid in quanto, installate le dovute protezioni e precauzioni contro le radiazioni cosmiche, si tratta di un modello ben congegnato e, dopo anni ed anni di commercializzazione, assolutamente affidabile.
La NASA non ha infatti bisogno di pura potenza di calcolo, ma di processori affidabili. Infatti, anche la navicella Orion, che dovrebbe portare l’umanità su Marte, utilizzerà un processore costruito da IBM nel 2002.