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La Casa di Carta parte 5: recensione dei primi 5 episodi del finale

La Casa di Carta parte 5, in questa recensione affrontiamo la (seconda? terza?) stagione, ma solamente la tranche di 5 episodi di 10 in totale i cui ultimi 5 saranno disponibili il 3 dicembre 2021. Insomma, una serie che non vuole finire mai e che quando, finalmente, decide di finire, sembra che ci stia ripensando. Avevamo parlato dei primi due episodi, che davano il via a questo ultimo capitolo (speriamo) dell’amatissima serie spagnola iniziata nel 2017, e siamo ormai certi che le cattive impressioni che ci eravamo fatti hanno trovato conferma. Ricordiamo quindi ai lettori che seguiranno spoiler e che sarebbe meglio non continuare la lettura per non rovinarsi la visione. Anche se c’ĆØ ben poco da rovinare…

PerchĆ© rubare l’oro della banca?

Banca Centrale spagnola conquistata dalla banda delĀ professore, che non appagata dalle centinaia di milioni di euro guadagnate dalla rapina alla zecca, ha deciso di mettere a rischio la vita dei propri componenti per quest’altro colpo, che giĆ  di per sĆ© non ha alcuna logica. In primis perchĆ© viola tutte le grandi filosofie di cui lo stesso professore si faceva vanto nelle prime due parti della saga, ricordate? La banda non rubava agli altri, non sottraeva niente, poichĆ© la missione era impadronirsi di una zecca per stampare banconote. Sostanzialmente, per inserire nel circuito banconote che non esistevano fino ad una manciata di ore prima, completamente scollegate dal sistema bancario, senza copertura aurea e che quindi potevano essere “rubate” e spese senza recare danno altrui. Invece, rubare oro alla Banca Centrale non ĆØ affatto la stessa filosofia! La cosa piĆ¹ assurda che siamo costretti a subire durante la visione ĆØ l’appoggio degli spagnoli alla banda. Non solo un appoggio che avviene nonostante la stessa banda abbia degli ostaggi, ma rispetto ad un atto che per la popolazione ĆØ di una gravitĆ  inaudita. Rubare l’oro della Banca Centrale non significa impoverire direttamente la popolazione, ma laĀ Nazione. Senza l’oro da utilizzare come garanzia, una Nazione perde voce in capitolo per ogni tipo di accordo internazionale. Nella serie sembra che nessun abitante della Spagna ci pensi.

la casa di carta parte 5

Come da tradizione, in ogni recensione, anche di questa Casa di Carta parte 5, dobbiamo parlare dell’ammmore con tre M, che continua a spopolare fuori e dentro la banca, alla faccia dei nomi di cittĆ  utilizzati per rendersi anonimi e al divieto di intraprendere relazioni, violato in primis dal professore stesso, che ha trovato in LisbonaĀ un’alleata di vitale importanza per la riuscita del colpo. Quindi, mentre il professore ĆØ alle prese conĀ Alicia Sierra, l’ultimo baluardo di personaggio interessante rimasto in questa serie, ĆØ proprio Lisbona a gestire le cose nella banca, dove si susseguono insensatezze in serie.Ā Gandia immortale che prima uccideĀ Nairobi e poi promette la stessa fine aĀ Tokyo,Ā ArturitoĀ che decide di fare l’eroe e mettere in salvo gli ostaggi della banda rischiando di ottenere l’effetto contrario (neanche la sua exĀ Stoccolma riesce a calmarlo), l’Esercito spagnolo, capeggiato da un personaggio imbarazzante, irrompe dal tetto della Banca con unĀ battaglione composto dalle peggiori persone di Spagna (il vero Esercito sarĆ  molto contento da questa visione caricaturale).

La Casa di Carta parte 5… ore di filler

Questi cinque episodi sono sparatorie, sparatorie e sparatorie dove nessuno si colpisce; dove quando qualcuno colpisce altri, questi altri non muoiono mai. Non esiste l’anatomia, non esiste la fisica, ma soprattutto non esiste la logica. I piani del professore perdono via via di credibilitĆ  e si salvano solo grazie al coinvolgimento dei personaggi secondari, comeĀ Marsiglia, che danno gli ultimi sprazzi di piacere della visione. Oltre alle sparatorie perĆ² non dimentichiamoci iĀ filler, capeggiati daĀ Berlino e il suo nuovo figlio 31enne spuntato dal nulla, che in un attimo, da onestissimo nerd, diventa rapinatore seriale. Per ultima, ma non meno importante, non dimentichiamo la ricorsivitĆ , perchĆ© “squadra che vince non si cambia”. Se qualcosa ha funzionato in passato, perchĆ© non ripeterla? Se una poliziotta (Lisbona), da arcinemica del professore diventa sua amante e poi sua complice, perchĆ© non ripetere lo stesso meccanismo anche conĀ Alicia Sierra?Ā Quest’ultima, scopre il nascondiglio del professore, lo mette sotto scacco e, braccata lei stessa dalla polizia, fabbrica del materiale per difendersi e per vendicarsi dal trattamento ricevuto. Poi perĆ²Ā si ricorda che deve partorire e chi puĆ² aiutarla se non il professore, Marsiglia e ilĀ padre di Manila? Ecco quindi che, almeno apparentemente, il professore e la sua nuova arcinemica diventano amichetti e la rapina puĆ² continuare, verso nuove sparatorie e personaggi che non muoiono mai. Forse.

la casa di carta parte 5

La recensione deĀ La Casa di Carta 5, conferma tutto ciĆ² che ĆØ stato detto in precedenza. LaĀ sceneggiatura continua a non esistere e questa serie ĆØ ormai diventata la brutta copia di sĆ© stessa a parte che nel finale che tutti aspettavano. Peccato per i bei momenti recitativi del personaggio di Alicia Sierra, che avrebbero meritato un contorno di valore. Ci dispiace, ma ci dovremo trovare su queste pagine ancora una volta, dopo cheĀ NetflixĀ avrĆ  sfornato gli ultimi, davvero ultimi cinque episodi il prossimo 3 dicembre. Amen.

La Casa di Carta 5

4.5

I primi 5 episodi della Stagione Finale de La Casa di Carta confermano la discesa di questa serie, che diventa sempre piĆ¹ irrealistica e priva di logica. Filler, sparatorie esagerate, piani senza logica e dialoghi poveri, contornati da qualche buon momento recitativo e giusto un paio di personaggi riusciti.

Claudio Baldacci
Videogiocatore vecchio stampo, purista e rompiscatole. Di quelli cresciuti con Playstation 1, Playstation 2 e Game Boy Color. Amante del cinema e delle serie TV, sempre attento alle nuove uscite e speranzoso che nuovi e interessanti prodotti popolino la nostra vita fino a farci diventare asociali. No, forse questo ĆØ meglio di no. Speaker radiofonico di www.radioeverywhere.it dove il mercoledƬ dalle 18 alle 20 parla di colonne sonore di film, videogiochi e tv e anche giocatore semi-professionista di Texas Hold'em. Basta.

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