Kingdom Hearts III – aspettative e speranze in vista dell’E3 2018

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia Analisi Lettura da 9 minuti

Kingdom Hearts III è sicuramente uno dei giochi più attesi dell’anno. Proprio per questo motivo le attenzioni sul videogame sono altissime, e se pensiamo anche al materiale mostrato nel corso del tempo possiamo capire perfettamente il motivo di tutto l’hype che circonda la produzione. Nonostante questo ci sono elementi che, sicuramente, non sono stati ancora mostrati, dunque ci sembra logico pensare che Square Enix si stia tenendo in mano qualche carta ancora da giocare. In questo editoriale, infatti, vi elencherò quali sono le feature che, dalle informazioni rilasciate a ora, spero vengano implementate nel gioco.

Città vive

Uno degli elementi sempre molto discussi in Kingdom Hearts è sicuramente la staticità delle città. Spieghiamo meglio: nella saga in generale vi ritroverete sempre, che si voglia o no, a girare in un centro abitato. E’ difficile pensare che grandi location come Crepuscopoli o La Città di Mezzo siano abitate sempre dagli stessi personaggi. Vedere più vivacità nei centri abitati sarebbe un tocco di stile non indifferente, anche perché con le tecnologie attuali la scusa della presenza degli hartless non regge più. Da quanto emerso nei trailer si vede chiaramente la volontà della software house di accontentare i giocatori nel creare un ambiente più interattivo: infatti potete osservare come gli elementi presenti sullo scenario reagiscono ai vari stimoli, come il vento sull’erba o la caduta di un robot su uno scaffale di giocattoli. Trovo però personalmente che non sia ancora abbastanza, anche se dalle foto emerse di nascosto la situazione sembra essere sotto controllo.

Più mondi

Si, è scontata come richiesta, ma un numero maggiore di mondi vuol dire anche una longevità maggiore. Aumentare le location vuol dire anche incontrare nuovi amici e stringere legami diversi dai soliti. Le uniche ambientazioni che già si conoscono e che sicuramente saranno presenti in Kingdom Hearts III sono Il Monte Olimpo, Crepuscopoli e la torre di Yen Sid. Toy Story, Monster & Co. e Big Hero 6 sono ben accetti, ma ci sono davvero ancora tanti film da cui prendere ispirazione. Oceania potrebbe essere attinente alla causa, così come Ribelle, la possibilità di aggiungere qualcosa in più c’è, e dopo tutto questo tempo sarebbe anche obbligatorio farlo.

Boss segreti

Sicuramente i boss segreti non sono mai stati la punta di diamante di Kingdom Hearts, anche se nel loro piccolo contribuivano ad arricchire il gioco di contenuti interessanti. Se vi ricordate, infatti, nel primo Kingdom Hearts, troviamo la bellezza di quattro boss segreti, salvo poi diminuire drasticamente negli anni. Le versioni Final Mix hanno riportato in auge questa formula, ma adesso è l’ora di dire basta ai soliti nemici come i membri dell’Organizzazione XIII e tirar fuori qualcosa di inedito. Ci sono molti cattivi Disney che non sono stati utilizzati, sarebbe bello poterli affrontare.

Arricchire la formula generale e soprattutto l’end game

Questo paragrafo si collega inevitabilmente a quanto detto in precedenza. Così come i boss, anche qualche nuova introduzione non sarebbe male. Come è noto l’end game è ora molto importante per un videogioco, mentre storicamente in Kingdom Hearts era piuttosto povero. Certo si potevano trovare materiali, creare oggetti e vincere i tornei del Monte Olimpo, ma nulla di tutto ciò era veramente impegnativo. Proprio per questo sarebbe bello vedere un sistema di missioni secondarie, che sarebbe anche inedito per la serie, così da dare un valido motivo per continuare a giocare anche al termine dell’avventura principale. Probabilmente passeranno parecchi anni prima di rivedere un nuovo episodio, proprio per questo è importante tenere viva l’attenzione con una mole importante di attività e non solamente con minigiochi fini a se stessi.

Il ritorno delle fusioni

I keyblade dotati di tre trasformazioni sono indubbiamente affascinanti e donano inoltre un tocco di stile davvero da non sottovalutare perché sono frutto di un impegno creativo esorbitante. Nonostante questo però, conservato nel cuore di tutti gli appassionati, c’è un posticino dedicato alle fusioni viste in Kingdom Hearts II. Oltre a donare una maggiore frenesia al gameplay, davano quel pizzico di variazione che mancava agli scontri, oltre che a un incredibile senso di potenza. Sbloccare la fusione finale e livellarle tutte al massimo era un obbligo quasi morale, ritrovarle nel terzo capitolo della saga sarebbe una gioia inimmaginabile.

Evocazioni davvero utili

Le evocazioni sono state parti integranti del gameplay di Kingdom Hearts. Nonostante questo però il loro utilizzo era piuttosto superfluo, soprattutto nel secondo capitolo dato che consumavano totalmente la barra degli MP, e a dirla tutti i danni inferti non erano nemmeno così ingenti. Square Enix ha già mostrato nei filmati di Kingdom Hearts III le Attraction Flow, ovvero quelle evocazioni come le tazze o il vascello che prendono ispirazione direttamente dalle giostre del parco a tema Disney. Nonostante siano un colpo d’occhio entusiasmante, mi piacerebbe poterle sfruttare di più nel corso della storia.

Vere battaglie Gummiship

La Gummiship è da considerare un vero e proprio minigioco all’interno di Kingdom Hearts. Purtroppo la formula su come è stato inserito questo elemento è abbastanza discutibile, poiché si basa semplicemente su far fuori navi Hartless come se non ci fosse un domani. Ripetitiva e noiosa in passato, spero che in questo nuovo capitolo la funzione legata alla Gummiship sia più dinamica e divertente, che permetta all’utente di avere un reale controllo della nave e, magari, poter girare liberamente nello spazio alla ricerca di materiali specifici. Più che cambiare la Gummiship, infatti, mi piacerebbe averne soltanto una da potenziare man mano che si progredisce nell’avventura.

Prospettiva Riku

Sappiamo bene che gli ultimi rumor rilasciati su Kingdom Hearts III confermano che nel gioco si controlleranno ben tre personaggi. Nel prologo, infatti, sembra che vestiremo i panni di un giovane Eraqus, mentre l’avventura vera e propria si dividerà tra la prospettiva di Sora e Riku. Nonostante sia complesso da sviluppare, l’idea che ci possa essere una divisione di ruoli mi piace. In questo senso però stiamo parlando di voci di corridoio, niente di confermato ovviamente. Se però fosse vero sarebbe interessante vedere il diramarsi della trama.

La chiusura di un cerchio

La trama creata da Nomura, come è noto a tutti i fan, si è dimostrata articolata e ricca di sfaccettature. La casa di sviluppo è riuscita comunque a creare collegamenti tra i vari capitoli che, man mano, hanno diramato la coltre di mistero che circondava la storia principale. Il Game Director ha spiegato più volte che questa non sarà la fine di Kingdom Hearts, bensì terminerà unicamente la saga di Xheanort. Proprio per questo motivo il desiderio sarebbe di veder chiuse tutte le questioni in sospeso, evitando ulteriori buchi narrativi o accenni ai futuri capitoli.

Questo  erano le mie personali aspettative su Kingdom Hearts III. Ovviamente è scontato dirvi che quanto elencato sono solo desideri che si basano su speranze e rumor, quindi nulla di ufficiale. Se cercate qualche informazione più concreta sul gioco noi vi rimandiamo all’analisi dell’ultimo trailer. Vi ricordiamo comunque che l’E3 2018 si sta avvicinando, dunque non è da escludere che sarà rilasciato un nuovo filmato da cui attingere interessanti dettagli.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.