Kingdom Hearts IV e non solo, altri giochi anticipati dai leak di NVIDIA?

Kingdom Hearts IV  è solo l’ultimo di una serie di titoli “anticipati”, per così dire, da diversi leak estrapolati da alcune informazioni private “firmate” NVIDIA. Dopo l’ennesimo gioco confermato, è tempo di dare un’occhiata a quella lista e capire cosa aspettarci in futuro.

Oltre a Kingdom Hearts 4, i leak di NVIDIA hanno “preannunciato” anche l’arrivo di God of War su PC, di GTA: The Trilogy – The Definitive Edition e di tantissimi altri titoli come Street Fighters 6 e Crysys 4, due opere annunciate successivamente ma non ancora uscite.

Nei leak erano presenti altrettanti titoli che, invece, non sono stati ancora confermati e/o annunciati, quindi andiamo a vedere di quali giochi si tratta. Su tutti spicca il remake di Resident Evil 4. Su questo remake non si sa ancora molto, ma più di una fonte è sicura che sia già in lavorazione.

Del resto, questo è uno dei capitoli più amati della saga horror e non sarebbe una sorpresa, tenendo conto anche della politica di Capcom, vederlo arrivare tra noi in un tempo più o meno breve. Nelle informazioni trafugate troviamo anche Tekken 8, l’attesissimo prossimo capitolo della celebre serie di picchiaduro del quale si parla da tantissimo tempo.

E ancora Gears 6, Dragon’s Dogma 2, Titanfall 3, Monster Hunter 6, Final Fantasy 9 Remake e una remastered di Half-Life 2. Ovviamente, nessuno di questi titoli è stato annunciato, né confermato da nessuna delle software house sviluppatrici.

È bene, dunque, prendere queste informazioni con le pinze, non essendoci comunicazioni ufficiali in merito. Considerando, però, l’estrema attendibilità del leak in questione, possiamo tranquillamente affermare che sognare è, se non altro, lecito.

Per chi non lo sapesse, questa enorme fuga di dati è avvenuta nel settembre del 2021. Sono, dunque, arrivate a noi diverse informazioni riservate trafugate direttamente dal servizio di cloud gaming NVIDIA GeForce NOW. Lo stesso colosso informatico statunitense è intervenuto sulla faccenda dichiarando che quella lista fosse “speculativa” e non ufficiale.