Jessica Jones – Recensione della Seconda Stagione della Serie TV Netflix

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Recensioni Lettura da 4 minuti
8
Jessica Jones

Siamo a otto. Ben otto serie TV su Netflix dedicate completamente a eroi dell’universo Marvel. Ma non quegli eroi senza macchia che volano, sparano raggi laser dagli occhi e non sbagliano mai: parliamo di eroi più sporchi, eroi che non vogliono esserlo, anti-eroi, quelli che la Marvel nelle sue vecchie testate definiva Marvel Knights. Stavolta si parla di Jessica Jones (Krysten Ritter), della sua seconda stagione, che fin da subito detta un ritmo elevato, quasi a far capire che l’investigazione non deve essere per forza noiosa e lenta, ma che anzi può tenere un ritmo incalzante.

Dopo gli eventi che si sono susseguiti durante la prima stagione di Jessica Jones e di The Defenders, la scapestrata investigatrice si trova a dover affrontare il peggiore dei nemici: il suo passato. Complice una sorellastra con l’impulso della ricerca della verità, si troverà a dover capire effettivamente chi diamine sono le menti dietro la IGH, azienda misteriosa che ha reso lei quello che è. Ma sicuri che si sia fermata soltanto a lei?

Il coraggio di questa seconda stagione sta proprio nel calpestare le paure che potrebbero avere gli sceneggiatori: la gente inizia a stufarsi di queste serie che alternano combattimenti mozzafiato a discorsi legati a tematiche profonde. Eppure, Jessica Jones in questa stagione non si trova a fare a pugni ogni tre secondi, né mastica discorsi legati di alto valore: si trova obbligata semplicemente a capire chi è, perché è in possesso di questi poteri e cosa deve fare per vivere senza doversi scolare una bottiglia di Maker’s Mark al giorno.

Rivisti quindi i comprimari tanto amati della prima stagione, stavolta nuovi personaggi sfondano il muro della serie inserendosi a pie’ pari: un vicino di casa con un passato particolare (J.R. Ramirez), uno strano psicotico con delle paranoie, un nuovo nemico. In aggiunta, i personaggi già visti si evolveranno, a causa di brutte notizie, di ritorni inattesi o a causa di semplici questioni di ordinaria amministrazione.

Stilisticamente la serie mantiene quel tono noir che l’ha contraddistinta, marcando ancora di più le dinamiche che possono rendere questa nuova stagione più investigativa della precedente: la mancanza dell’Uomo Porpora (David Tennant) toglie quel senso di impotenza che era così palpabile nella prima serie, e stavolta la caccia di Jessica non sarà una semplice risposta al dovere, ma quasi più una decisione volontaria. Peccato che nei 5 episodi che abbiamo visionato, purtroppo, sembra quasi che gli avvenimenti di The Defenders non siano mai avvenuti: essi infatti non vengono mai citati – forse per evitare confusione nello spettatore – ma creando al contrario qualche problema a chi invece ha seguito tutte le serie in ordine.

Il giudizio si ferma alle prime cinque puntate, tralasciando quindi più di metà stagione nell’oscurità della sua data di rilascio: se la base da cui parte però servirà a lanciare la seconda parte, allora si può essere ben certi che questa seconda stagione di Jessica Jones punta a rinnovare un po’ il filone narrativo delle tv-comics targate Netflix e Marvel.

Jessica Jones
8
Voto 8
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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.