Quando ci si trova di fronte ad un gioco che possiede sia le caratteristiche di uno strategico, sia quelle di un MOBA nell’aria aleggia sempre un po’ di scetticismo, ma occorre cercare sempre di andare oltre i pregiudizi soprattutto quando si tratta di un titolo proveniente dal Bel Paese che non sempre gode delle giuste attenzioni per quanto riguarda l’ambito videoludico. Insidia è uno strategico a turni con delle caratteristiche tipiche dei MOBA, creato dal team italiano Bad Seed e rilasciato il 28 Febbraio 2018 su Steam. Durante ogni partita, il nostro obiettivo sarà quello di distruggere la base della squadra avversaria, e ciò lo si può fare in due modi: penetrando lo scudo difensivo per far esplodere la base dall’interno, oppure esaurirne la scorta energetica eliminando tutti i difensori.
Ciò che salta subuto all’occhio è l’ambientazione post-apocalittica e il character design cartoonesco, genere molto in voga negli ultimi anni. Quando un mondo devastato incontra una tecnologia rudimentale allora tutto si fa più affascinante. Dopo questo primo impatto positivo, si passa subito all’azione: le meccaniche di gioco non sono del tutto intuitive, ma vengono illustrate in maniera esaustiva durante la prima fase del tutorial. Dopo aver preso dimestichezza con i comandi ci si rende conto che il sistema di gioco è, in realtà, semplice ed efficace. All’inizio di ogni partita il giocatore deve comporre la sua squadra, selezionando quattro tra i dieci eroi attualmente disponibili, ognuno appartenente ad una classe e con le sue abilità attive e passive. Una volta entrati in game ci ritroveremo su una piccola arena suddivisa in parte da caselle quadrate, con vari punti di interesse messi in evidenza. Questi sono le piattaforme di spawn, da cui evocare i personaggi, la base della propria squadra e quella degli avversari, entrambe poste sui lati dell’arena, e una croce centrale che fa apparire un cannone che distrugge uno dei tre scudi avversari creando un varco per poter penetrare nella base nemica. Vi è anche la presenza di cristalli energetici utili per caricare le abilità dei personaggi. Come già accennato prima, il sistema di combattimento si svolge a turni: ogni giocatore può far agire un unico personaggio alla volta, e una volta preso un personaggio durante un turno non lo si può riutilizzare in quello successivo. Le varie azioni seguono un ordine preciso, dove le prime mosse saranno dedicate ai movimenti e successivamente si passerà all’attacco vero e proprio. Le azioni dell’avversario saranno un mistero per noi e questo aumenta l’imprevedibilità degli eventi del gioco, rendendo il tutto molto più interessante e competitivo.
Insidia mira evidentemente a far parte degli eSport del momento e ha tutte le carte in regola per riuscirci. Il fatto che le meccaniche siano semplici ed immediate lo rende accessibili a tutti, ma non lo rende un gioco semplice. Anzi, la componente strategica è davvero rilevante e ha un peso considerevole nella riuscita dei match. Difficilmente un casual gamer potrebbe svolgere una partita di qualità e senza troppi intoppi. I personaggi sono ben calibrati fra loro e sono realizzati molto bene, ma c’è un neo che ai più pignoli potrebbe creare dei fastidi: le fattezze di personaggi come Trauma e Gunther potrebbero risultarvi fin troppo familiari (coff… Tracer… coff Torbjorn). Lo stile cartoonesco piace a tutti in questo periodo, lo sappiamo, ma nella schermata di scelta dei personaggi ho avuto più di un deja vu. Anche le arene sembrano troppo simili fra loro e soprattutto sono davvero poche. Questo non va ad intaccare l’esperienza di gioco nel profondo, ma potrebbe essere un vero problema per coloro che ricercano la novità in ogni cosa. Ovviamente, se Insidia dovesse guadagnare il successo che merita, gli sviluppatori aggiungeranno sempre più contenuti a questo titolo interessante e alla portata di tutti, essendo un free-to-play adattabile alla gran parte dei computer.