Infini – Anteprima della psichedelica avventura puzzle di Barnaque

Ecco la nostra anteprima di Infini, un indie game decisamente particolare propostoci da Barnaque e Nakana.io

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Impressioni Lettura da 6 minuti

Quando si tratta di prodotti particolari, o comunque che esulano dall’ormai comune fotorealismo e dai più sbandierati canoni estetici, è facile incappare in pregiudizi prima ancora di mettere effettivamente le mani su una data opera. Infini, progetto dello studio canadese di Barnaque ed edito da Nakana.io, si avvale – forse un pelino troppo – di questa caratteristica, proponendoci un enigmatico titolo che, forse forzatamente, visivamente si accanisce verso il giocatore come un bulldozer. Se però non ci si fa bloccare da tale caratteristica, sarà grande la sorpresa quando ci si renderà conto che l’idea dietro al gioco non sia affatto male, e che tali scelte grafiche si rivelano addirittura funzionali al contesto gameplay. Durante gli ultimi giorni abbiamo potuto provare la demo di Infini, della durata che non supera l’ora, e saggiare di persona quelle che sono le caratteristiche base di questo titolo. Ecco il responso dopo il nostro test.

La speranza nell’infinito

In un universo estremamente stilizzato e filosofico, dove ogni singola caratteristica o personaggio stanno a simboleggiare qualcosa, impersoneremo Hope, la speranza. Narrativamente parlando, da quello che si riesce a comprendere dal piccolo stralcio di gioco che ci è stato proposto, sembra che la speranza si sia persa, scomparsa dal mondo, e dove quest’ultimo inizia fortemente a risentire della sua assenza. Negli estratti che vivremo, vedremo Hope fare su e giù per la linea temporale, e ogniqualvolta faremo uno di questi “salti” la vedremo comparire ai nostri occhi in modo diverso: quando infreddolita, quando con le ali strappate, o quando nel pieno del suo splendore. Quello che però sta accadendo all’effettivo, è una continua salita e discesa all’interno dell’infinito, dove la speranza stessa sta cercando di capire come tornare indietro.

Nel suo viaggio in questa demo abbiamo incontrato un paio di personaggi che stanno a simboleggiare importanti concetti terreni: tra quelli con cui avremo a che fare nel gioco completo ci sono infatti significativi passaggi in cui interagiremo con Tempo, Poesia, Memoria, Tecnologia, ma anche Guerra e Fatalità. Ognuno di questi personaggi è rappresentato dall’unione di diversi oggetti e caratteristiche che ne simboleggiano il concetto, come ad esempio Tecnologia, formato dall’apparente accozzaglia di oggetti che l’uomo ha man mano creato durante la sua evoluzione, oppure Guerra, che come si vede nel trailer del gioco ha un mitragliatore al posto della testa.

Staffetta

Il gameplay di Infini consiste all’effettivo nella risoluzione di puzzle, dove per procedere dovremo raggiungere con Hope dei portali dimensionali. Il nostro compito sarà sfruttare diverse intelligenti caratteristiche: Hope si sposterà nella stessa direzione a una velocità costante sullo schermo, e ogniqualvolta raggiungerà il bordo dello schermo, ricomparirà dalla parte opposta. Sfruttare questa dinamica di base sarà assolutamente essenziale per raggiungere i portali. Non ci vuole molto però prima che la situazione si complichi, perché gli scenari sono disseminati di ostacoli (per la maggior parte delle volte degli antiestetici cubi) che vanno a creare delle pareti invalicabili.

Ogni zona che batteremo, ci insegnerà a sfruttare le diverse capacità di Hope, come rallentare o aumentare la velocità dello spostamento, oppure – quando avremo le ali – come rimanere a mezz’aria o volare verso l’alto. Sarebbe tutto semplice fin qui, ma le difficoltà sono destinate ad aumentare ancora: alcune zone necessitano dello sfruttamento di zoom, tempismo, traslazioni varie e chiaramente dei bordi dello schermo… in contemporanea. Alcuni degli enigmi sono addirittura strutturati su più “strati”, cosa che li rende ancora più intriganti e che costringe il giocatore a risolverli in modo quasi “tridimensionale”.

Multiverso

Il gioco completo, una volta rilasciato, ci farà esplorare un mondo psichedelico, un reame dove manipolare tutte le caratteristiche di cui abbiamo parlato non solo ci farà progredire nel gioco, ma ci farà sbloccare nuove aree ed esplorare il multiverso gremito da personalità a dir poco bizzarre. Infini durerà oltre le 8 ore, e sarà composto da 10 di questi mondi e da più di 100 livelli da completare.

Indubbiamente stiamo parlando si un gioco innovativo, originale, e che soprattutto riesce a stuzzicare la mente grazie ai suoi enigmi. Tuttavia è innegabile, per quanto filosofia e concetti possano arricchire la mente dei giocatori che vi si avvicineranno, che graficamente il gioco sia stato volutamente trascurato… a volte quasi a prenderci in giro con quelli che sembrano disegni riusciti male di un bambino delle elementari, che si tratti di modelli dei personaggi, di fondali o di elementi dei puzzle. É indubbiamente un aspetto secondario all’interno di un puzzle game di questo tipo, ma è anche vero che, almeno un minimo, l’occhio vuole la sua parte.

Al momento della stesura dell’articolo, Infini non ha ancora una data di uscita annunciata, ma senza dubbio non mancheremo di parlarvi del gioco completo una volta in commercio con una nostra review!

Condividi l'articolo
Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.