Welcome back su Indie-pendence Day come nostro solito in questo appuntamento renderemo omaggio a un titolo videoludico emerso dal mondo delle piccole software house indipendenti, questa volta parleremo di Machinarium.
Machinarium è una classica avventura ad enigmi in 2D nella quale, problema dopo problema, ci avvicineremo sempre di più alla nostra meta.
Nel gioco noi interpreteremo un piccolo robot che si rimette in sesto (letteralmente) in una discarica dove è stato gettato, presumibilmente certi che non avrebbe avuto la possibilità o il coraggio di tornare, invece noi (il robottino) il coraggio lo abbiamo e cercheremo di ritornare all’interno della grande e leggendaria metropoli che da il titolo a Machinarium per poter liberare la sua fidanzata dalle tenaglie della minacciosa Confraternita dei Berretti Neri.
Peculiarità del titolo come potete notare dalle immagini in questo articolo è l’ambientazione in cui si svolgono le vicende, un mondo abitato unicamente da robot e ricoperto di macchine di vario tipo che strizza l’occhio pesantemente allo steampunk o al dieselpunk che risulta magistralmente disegnato a mano dagli sviluppatori.
Venendo al gameplay Machinarium possiede i classici parametri di un avventura ad enigmi, arrivati in una zona dovremo cercare di superare gli ostacoli che si manifestano sotto forma di enigmi ambientali, per poter giungere alla successiva. Il nostro robottino potrà raccogliere e conservare oggetti trovati durante l’avventura (nel capiente spazio al suo interno) ed eventualmente combinarli per sfruttarli nella sua avanzata verso il suo robo-amore. Feature carina è la capacità del nostro prode eroe di “regolare la sua altezza” letteralmente comprimendosi o estendendosi fino al suo limite diventando circa dalla metà al doppio della sua altezza per poter meglio interagire con l’ambiente circostante.
Altra feature interessante è la completa assenza di dialoghi nel corso del gioco o almeno di parole, infatti ogni personaggio del titolo comunicherà tramite un pratico balloon che mostrerà graficamente i concetti dei dialogo.
Venendo a una conclusione, Machinarium è un titolo che non sprizza di originalità per le meccaniche di gioco che restano alquanto standard ma riesce tramite un accattivante stile (grazie anche ad una azzeccatissima colonna sonora) a rendere il gioco interessante e dargli quel brio di particolarità che lo fa emergere dalla massa.
Lasciamo la pagina Steam di Machinarium per chi è solleticato da questo videogame.